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Protocollo per la sicurezza all’Ilva di Taranto
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Intensificare i controlli tra le imprese appaltatrici e subappaltatrici, maggiore potere di intervento dei sindacati, formazione dei lavoratori e una campagna di sensibilizzazione in materia di sicurezza sul lavoro.
Sono i punti qualificanti del protocollo d'intesa relativo all'Ilva di Taranto, sottoscritto ieri dai Ministeri della Salute e del lavoro, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Taranto, dalla Prefettura di Taranto, dall’INAIL, dal Gruppo Riva, dal Comune di Taranto, e da rappresentanti dell'Ausl, dell'Arpa, dell'Ispesl, e delle organizzazioni sindacali.
"L'obiettivo dell'accordo è abbattere del 25% gli infortuni sul lavoro entro il 2012 in linea con i traguardi fissati dalla Commissione Europea", ha dichiarato Antonio Gaglione, sottosegretario alla Salute.
In base all’accordo i sindacati potranno esercitare maggiore potere di intervento nei confronti delle decine di piccole imprese che operano all'interno dello stabilimento attraverso un complesso sistema di subappalti.Pubblicità
"Si tratta di interventi prevalentemente orientati sulle ditte del sistema di appalti e subappalti", ha spiegato il responsabile delle relazioni industriali del Gruppo Riva, Pietro De Biasi. "In materia di sicurezza le grandi imprese a cui appaltiamo i lavori non costituiscono un problema, ma le grandi aziende utilizzano il subappalto e, mediamente, si tratta di aziende che hanno organizzazioni più ristrette e quindi presentano le problematiche maggiori".
"Dopo il porto di Genova, quello di Napoli e la Fincantieri", ha affermato il sottosegretario alla Salute Giampaolo Patta, "si chiude questo importante accordo in un'area come quella dell'impianto dell'Ilva di Taranto, il più grande stabilimento siderurgico d'Italia, dove è presente purtroppo anche la più grande incidenza infortunistica".
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