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Primo passo verso l’approvazione del Testo Unico
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E’ stato compiuto ieri un importante passo nell’approvazione del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, che secondo le intenzioni del Governo dovrebbe vedere la luce entro il marzo 2005.
Il Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri ha approvato lo schema di decreto legislativo, con ben 187 articoli e 13 titoli, che opera il riassetto della normativa in vigore in materia di salute e sicurezza del lavoro, in attuazione della delega attribuita al Governo dalla legge n. 229 del 2003, che ne prevede “il riordino, il coordinamento, l’armonizzazione e la semplificazione nel quadro del dettato comunitario e delle Convenzioni internazionali in materia”.
“L’obiettivo primario - si legge in un comunicato del Governo - è innalzare la qualità e la sicurezza del lavoro anche a mezzo di una vera e propria strategia di prevenzione non basata su meri adempimenti formali; nel rispetto del carattere concorrente della materia il testo propone una disciplina di principio, ferma restando la potestà delle Regioni di adottare discipline in deroga, ma solo se migliorative e nel rispetto della normativa comunitaria.”
Una impostazione, quella presenta nella bozza che circola da alcune settimane, che ha ricevuto critiche da più parti.
Lo schema di decreto verrà ora trasmesso alla Conferenza Stato - Regioni e alle competenti Commissioni parlamentari per i relativi pareri.
E’ stato compiuto ieri un importante passo nell’approvazione del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, che secondo le intenzioni del Governo dovrebbe vedere la luce entro il marzo 2005.
Il Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri ha approvato lo schema di decreto legislativo, con ben 187 articoli e 13 titoli, che opera il riassetto della normativa in vigore in materia di salute e sicurezza del lavoro, in attuazione della delega attribuita al Governo dalla legge n. 229 del 2003, che ne prevede “il riordino, il coordinamento, l’armonizzazione e la semplificazione nel quadro del dettato comunitario e delle Convenzioni internazionali in materia”.
“L’obiettivo primario - si legge in un comunicato del Governo - è innalzare la qualità e la sicurezza del lavoro anche a mezzo di una vera e propria strategia di prevenzione non basata su meri adempimenti formali; nel rispetto del carattere concorrente della materia il testo propone una disciplina di principio, ferma restando la potestà delle Regioni di adottare discipline in deroga, ma solo se migliorative e nel rispetto della normativa comunitaria.”
Una impostazione, quella presenta nella bozza che circola da alcune settimane, che ha ricevuto critiche da più parti.
Lo schema di decreto verrà ora trasmesso alla Conferenza Stato - Regioni e alle competenti Commissioni parlamentari per i relativi pareri.
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