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Morti bianche: ancora troppe
Gli infortuni mortali sul lavoro sono diminuiti del 3% nel primo semestre del 2003 rispetto allo stesso periodo del 2002 (da 716 a 694). Ciononostante la media giornaliera delle morti bianche è ancora elevata: ogni giorno sul lavoro perdono la vita circa 4 persone (3,8).
La diminuzione degli infortuni mortali si è registrata nel nord-ovest (-7,4%), nel sud (-14%) e nelle isole (-9,8).
Consistente la riduzione degli infortuni in Emilia Romagna, dove gli infortuni sono passati da 91 a 68 (-25,2%), ben 23 casi in meno.
Le altre regioni nelle quali si osserva un maggior calo sono Lazio (-29%) , Puglia (-29%) e Piemonte (-20%).
Gli infortuni mortali sono aumentati nel Centro (+4,8%) e nel Nord-Est (+6,8%); in particolare nel Veneto nei primi sei mesi del 2003 ci sono state 23 morti bianche in più rispetto al semestre precedente (da 63 a 86; +36%). L’incremento percentuale più consistente è quello delle Marche (+84%), dove gli infortuni mortali sono passati da 19 a 35.
La diminuzione degli infortuni mortali si è registrata nel nord-ovest (-7,4%), nel sud (-14%) e nelle isole (-9,8).
Consistente la riduzione degli infortuni in Emilia Romagna, dove gli infortuni sono passati da 91 a 68 (-25,2%), ben 23 casi in meno.
Le altre regioni nelle quali si osserva un maggior calo sono Lazio (-29%) , Puglia (-29%) e Piemonte (-20%).
Gli infortuni mortali sono aumentati nel Centro (+4,8%) e nel Nord-Est (+6,8%); in particolare nel Veneto nei primi sei mesi del 2003 ci sono state 23 morti bianche in più rispetto al semestre precedente (da 63 a 86; +36%). L’incremento percentuale più consistente è quello delle Marche (+84%), dove gli infortuni mortali sono passati da 19 a 35.
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