MENO INFORTUNI NEI TRASPORTI, MA ANCORA ELEVATO IL NUMERO DEI MORTI
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Cresce la domanda di trasporto di merci e persone in Europa e in particolare in Italia, favorita da una posizione geografica che facilita il collegamento con i Paesi dell’Est e del Nord Africa. Storicamente la crescita della domanda ha interessato quasi esclusivamente il comparto del trasporto su strada che dispone oggi di circa 120 mila aziende di autotrasporto merci, pari al 27% di tutte quelle presenti nell’U.E. e di un parco veicolare che conta complessivamente oltre 43 milioni di veicoli, che collocano l’Italia al secondo posto tra i Paesi europei a più elevata motorizzazione.
In questo contesto appaiono positive le statistiche sugli infortuni sul lavoro: circa 53 mila casi denunciati nel 2004 che confermano la tendenza al ribasso che si era già registrata nell’anno precedente, soprattutto nel settore dei trasporti terrestri. Rimane ancora elevato, invece, il numero degli infortuni mortali: quasi 200 casi l’anno, un pesante contributo del settore al tragico rituale degli incidenti stradali.
Secondo i dati INAIL, il numero di infortuni accaduti nei trasporti terrestri nel 2002 è pari a 32.045 per gli uomini e 1.484 per le donne; nel 2003 si è invece verificato un lieve calo dei numeri, pari a 29.500 per gli uomini e 1.354 per le donne; anche nel 2004 secondo i dati ottenuti si ha un netto calo degli infortuni pari a 28.532 per gli uomini e 1.364 per le donne.
Anche nei trasporti specifici su strada si è verificato un lieve calo di infortuni, ottenendo così un totale di infortunati pari a: 18.754 nel 2002, 18.439 nel 2003 e di 17.862 nel 2004.
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