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Le paure degli italiani secondo la Confcommercio
Nei giorni scorsi e' stato presentato, alla presenza del ministro dell'Interno, il Dossier di Confcommercio, realizzato dal Cirm, su terrorismo e criminalità.
L'indagine ha coinvolto 900 cittadini italiani con eta' superiore a 18 anni.
Il 72% degli intervistati ritiene che la criminalità sia in aumento e si stia espandendo anche in settori nuovi; mentre il 60% è preoccupato per l'infiltrazione della criminalità in settori importanti della nostra economia.
Il sondaggio rivela che il 40% dei commercianti è stato vittima almeno una volta del racket o dell'usura.
Almeno il 20% delle strutture commerciali e il 15% delle imprese è controllato dalla malavita.
Le categorie piu' a rischio sono le tabaccherie, i distributori di carburante e le gioiellerie.
Riguardo all'azione di contrasto per combattere la penetrazione nel tessuto economico delle grandi organizzazioni criminali, il 70% degli intervistati la ritiene insufficiente.
Sfiora invece l'80% la percentuale degli operatori commerciali che ritiene indispensabile misure e incentivi statali all'acquisto di sistemi e strumenti di sicurezza.
Il sondaggio indica che la criminalità di strada e' percepita in aumento. Secondo il 27% degli intervistati la causa maggiore per l'aggravarsi di questo fenomeno è da ricercare nel dissesto delle aree metropolitane; per il 21% e' attribuibile invece al maggior numero di immigrati clandestini, mentre per il 20% ad una insufficiente opera di prevenzione e sorveglianza.
Il dossier riporta inoltre i dati forniti dal Ministero dell'Interno riguardo ai furti e alle rapine in Italia; dai dati relativi al primo trimestre 2001 si puo' ipotizzare un calo rispetto al 1999 e al 2000.
Infatti se nel 1999 si sono registrati 1.480.637 furti e 39.397 rapine, nel 2000 si e' scesi rispettivamente a 1.367.216 e 37.726; nel primo trimestre 2001 invece sono stati denunciati 320.098 furti e 9.414 rapine.
Il Ministro dell'Interno, intervenendo alla conferenza stampa, ha illustrato le misure che sono state attuate e che il Governo intende portare avanti per combattere la criminalità diffusa, il terrorismo e la criminalità organizzata.
La sintesi del dossier.
L'indagine ha coinvolto 900 cittadini italiani con eta' superiore a 18 anni.
Il 72% degli intervistati ritiene che la criminalità sia in aumento e si stia espandendo anche in settori nuovi; mentre il 60% è preoccupato per l'infiltrazione della criminalità in settori importanti della nostra economia.
Il sondaggio rivela che il 40% dei commercianti è stato vittima almeno una volta del racket o dell'usura.
Almeno il 20% delle strutture commerciali e il 15% delle imprese è controllato dalla malavita.
Le categorie piu' a rischio sono le tabaccherie, i distributori di carburante e le gioiellerie.
Riguardo all'azione di contrasto per combattere la penetrazione nel tessuto economico delle grandi organizzazioni criminali, il 70% degli intervistati la ritiene insufficiente.
Sfiora invece l'80% la percentuale degli operatori commerciali che ritiene indispensabile misure e incentivi statali all'acquisto di sistemi e strumenti di sicurezza.
Il sondaggio indica che la criminalità di strada e' percepita in aumento. Secondo il 27% degli intervistati la causa maggiore per l'aggravarsi di questo fenomeno è da ricercare nel dissesto delle aree metropolitane; per il 21% e' attribuibile invece al maggior numero di immigrati clandestini, mentre per il 20% ad una insufficiente opera di prevenzione e sorveglianza.
Il dossier riporta inoltre i dati forniti dal Ministero dell'Interno riguardo ai furti e alle rapine in Italia; dai dati relativi al primo trimestre 2001 si puo' ipotizzare un calo rispetto al 1999 e al 2000.
Infatti se nel 1999 si sono registrati 1.480.637 furti e 39.397 rapine, nel 2000 si e' scesi rispettivamente a 1.367.216 e 37.726; nel primo trimestre 2001 invece sono stati denunciati 320.098 furti e 9.414 rapine.
Il Ministro dell'Interno, intervenendo alla conferenza stampa, ha illustrato le misure che sono state attuate e che il Governo intende portare avanti per combattere la criminalità diffusa, il terrorismo e la criminalità organizzata.
La sintesi del dossier.
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