L'APPELLO DI PUNTO SICURO SULLE NOTIZIE SPAZZATURA

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Molti lettori hanno raccolto e condiviso il nostro appello lanciato ieri relativamente alle notizie spazzatura date nei tiggì da sostituire con notizie più utili sotto l’aspetto della sicurezza.

Molti vostri messaggi inviati ai direttori dei telegiornali sono stati postati infatti in copia anche alla nostra redazione, corredati anche da importanti commenti e valutazioni personali.

Come purtroppo ci aspettavamo nessuna tv si è fatta viva ma l’appello è comunque partito e riteniamo già questo importante e nella nostra linea editoriale: cercare di diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione.

Riportiamo alcuni pensieri di lettori che ci hanno messo in copia conoscenza, rispettando il loro anonimato e ringraziandoli di cuore.
 

“Mi sono sempre domandato perchè il telegiornale ed altri programmi televisivi parlino sempre di morti, spiegando dettagliatamente come uno viene ucciso, questo non è diritto di cronaca ma una scuola.

Non parlano mai o raramente di come si poteva evitare un incidente, questo lo trovo in alcuni spot pubblicitari (es. Momendol) ma mai sui telegiornali.Anche se la mia voce non conta vi Chiedo:" FATE CULTURA DELLA SICUREZZA : IN CASA, SULLA STRADA, SUL LAVORO, QUANDO SI VA IN VACANZA. "
Informando sulla sicurezza contribuirete di più a salvare vite umane e a insegnare a rispettare l'ambiente.Solo così i telegiornali e i vostri programmi di informazione saranno utili.”

“(al direttore del telegiornale)Chiedo solo la sua attenzione affinchè, nei limiti del possibile, lenotizie siano scelte e presentate in modo che abbiano valore educativo oltreche informativo e non risveglino il senso di emulazione nell'animo degliinnumerevoli (e miserevoli) figli di quella tal madre perennemente incinta.

Immagino la lotta per quadagnare sugli indici di ascolto, ma forse undecimale in meno ed un po' di stima in più......”

Terremo aggiornati su eventuali risposte da parte degli interessati al nostro appello.
SCRIVICI anche tu cosa ne pensi!

Luigi Matteo Meroni