Infortuni nel…pallone
Anche i calciatori professionisti denunciano gli infortuni all’Inail e possono ottenere un indennizzo. Dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione, esteso agli sportivi professionisti dal D.Lgs 38/2000, cominciano ad arrivare le prime denunce ed i primi indennizzi.
Tra i risarciti del 2002, ad esempio, ci fu anche Roberto Baggio per un importo di 676 euro. [Si veda PuntoSicuro n.690].
In Italia ci sono 135 Società di calcio, di cui 20 militano nel campionato di serie A, 22 in serie B e 93 nei vari gironi della serie C1 e C2. “Nel 2004 – riferisce Franco D’Amico dell’Inail - sono state oltre 650 le denunce presentate dalle società per infortuni occorsi a calciatori; di questi oltre 500 hanno comportato una inabilità temporanea superiore a 3 giorni e 15 casi hanno avuto esiti di menomazione permanente.”
In termini assoluti, il fenomeno è più diffuso al Nord (404 denunce pari al 61,5% del totale) rispetto al Centro (23,3%) e al Mezzogiorno (15,2%). Gli infortuni più gravi sono avvenuti nel Nord Est (6 casi di menomazione permanente) e nel Mezzogiorno (5 casi).
Riguardo alla natura della lesione prevalgono le lussazioni (62,9%), contusioni (13,2%), fratture (11,9%) e ferite (2,6%).
Le lesioni interessano in prevalenza gli arti inferiori, in particolare coscia (21,6%), ginocchio (21,2%), caviglia (13,4%) e gamba (7,2%), ma una percentuale non trascurabile delle lesioni è a carico della testa (7%) e del tronco (9,1%).
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