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Infortuni in…viaggio
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Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
E’ altalenante il numero di morti bianche registrate nel settore dei trasporti nell’ultimo quinquennio; dopo un calo tra il 2002 ed il 2004, gli infortuni mortali hanno subito una crescita tra il 2004 ed il 2005 per tornare poi a decrescere nel 2006.
Una analisi del fenomeno infortunistico nel settore trasporti e nei settori ad essi collegati, come la movimentazione merci e il magazzinaggio, è stata fornita dal periodico Dati Inail di giugno.
Nel nostro Paese il settore trasporti conta circa 130 mila aziende e 600 mila addetti, dal settore ferroviario a quello aereo, dal trasporto merci al servizio taxi.
Nel 2006 sono state circa 53.629 le denunce di infortunio sul lavoro, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (53.614), ma in tendenziale ribasso negli ultimi anni. Per i casi mortali, oltre 150 nel 2006, si registra una riduzione di circa il 10% rispetto al 2005.
Nell’ambito delle attività di trasporto esiste un variegato manipolo di attività collaterali, ma essenziali per l’attività principale, tra le quali le attività di “carico e scarico” e di “movimentazione merci e magazzinaggio”.
Il rischio connesso a tali attività risulta più marcato di quello dei Trasporti veri e propri; gli infortuni denunciati nel corso dell’ultimo quadriennio sono passati da circa16.000 a 17.000 casi, subendo un lieve aumento in linea con l’analoga crescita del numero degli addetti (da 65.000 a 70.000 unità).
“Tuttavia – afferma l’Inail - si tratta di un rischio a gravità non elevata, come si puo’ evincere analizzando la composizione per tipologia degli indennizzi rappresentati dalla quasi totalità di inabilità temporanee (99%) e dall’esiguità di permanenti e morti, peraltro in sensibile calo dal 2003 ad oggi.”
Una analisi del fenomeno infortunistico nel settore trasporti e nei settori ad essi collegati, come la movimentazione merci e il magazzinaggio, è stata fornita dal periodico Dati Inail di giugno.
Nel nostro Paese il settore trasporti conta circa 130 mila aziende e 600 mila addetti, dal settore ferroviario a quello aereo, dal trasporto merci al servizio taxi.
Nel 2006 sono state circa 53.629 le denunce di infortunio sul lavoro, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (53.614), ma in tendenziale ribasso negli ultimi anni. Per i casi mortali, oltre 150 nel 2006, si registra una riduzione di circa il 10% rispetto al 2005.
Nell’ambito delle attività di trasporto esiste un variegato manipolo di attività collaterali, ma essenziali per l’attività principale, tra le quali le attività di “carico e scarico” e di “movimentazione merci e magazzinaggio”.
Il rischio connesso a tali attività risulta più marcato di quello dei Trasporti veri e propri; gli infortuni denunciati nel corso dell’ultimo quadriennio sono passati da circa
“Tuttavia – afferma l’Inail - si tratta di un rischio a gravità non elevata, come si puo’ evincere analizzando la composizione per tipologia degli indennizzi rappresentati dalla quasi totalità di inabilità temporanee (99%) e dall’esiguità di permanenti e morti, peraltro in sensibile calo dal 2003 ad oggi.”
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