Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Inail ed ispezioni
Il Presidente dell'Inail Vincenzo Mungari in occasione di una audizione nei giorni scorsi alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, impegnate nell'esame dello schema di decreto sulla razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia previdenziale, ha prsentato i dati relativi alle ispezioni effettuate nel corso del 2003.
Purtroppo quasi nel 60% delle aziende visitate sono state riscontrate irregolarità dal punto di vista assicurativo; infatti nel 2003 l'INAIL ha visitato oltre 28.000 aziende, di cui 16.733 sono risultate non regolari.
L’Istituto ha recuperato premi assicurativi per circa 86 milioni di euro.
Riguardo allo schema di decreto in esame, il Presidente dell’Inail ritiene valido l’impianto generale del provvedimento legislativo e le sue finalità socio-economiche, ma ritiene necessaria l’adozione di “un modello più coerente con i principi statutari di autonomia degli Enti previdenziali che salvaguardi le esigenze di governo della loro essenziale attività di vigilanza.”
Le modifiche suggerite da Mungari intendono evitare le possibili difformità nell'individuazione dei settori, dei tempi e dei modi di intervento e le difficoltà a definire preventivamente la disponibilità delle risorse ispettive.
"L'impianto generale dello schema di decreto è senz'altro condivisibile - ha dichiarato Mungari - nell'ottica di una sempre più efficace azione di contrasto al lavoro sommerso e irregolare, ma occorre tenere conto della indeclinabile specificità dell'azione ispettiva dei singoli Enti. Ciò vale in particolare per l'INAIL, la cui attività ispettiva non si esaurisce nel contrasto al lavoro irregolare, ma è anzi prevalentemente diretta a supportare la sua funzione assicurativa. Gli accertamenti infatti sono per lo più rivolti a verificare la sussistenza dei requisiti per l'obbligo assicurativo, la corretta applicazione della Tariffa dei premi, l'indennizzabilità degli eventi denunciati e relative responsabilità."
Purtroppo quasi nel 60% delle aziende visitate sono state riscontrate irregolarità dal punto di vista assicurativo; infatti nel 2003 l'INAIL ha visitato oltre 28.000 aziende, di cui 16.733 sono risultate non regolari.
L’Istituto ha recuperato premi assicurativi per circa 86 milioni di euro.
Riguardo allo schema di decreto in esame, il Presidente dell’Inail ritiene valido l’impianto generale del provvedimento legislativo e le sue finalità socio-economiche, ma ritiene necessaria l’adozione di “un modello più coerente con i principi statutari di autonomia degli Enti previdenziali che salvaguardi le esigenze di governo della loro essenziale attività di vigilanza.”
Le modifiche suggerite da Mungari intendono evitare le possibili difformità nell'individuazione dei settori, dei tempi e dei modi di intervento e le difficoltà a definire preventivamente la disponibilità delle risorse ispettive.
"L'impianto generale dello schema di decreto è senz'altro condivisibile - ha dichiarato Mungari - nell'ottica di una sempre più efficace azione di contrasto al lavoro sommerso e irregolare, ma occorre tenere conto della indeclinabile specificità dell'azione ispettiva dei singoli Enti. Ciò vale in particolare per l'INAIL, la cui attività ispettiva non si esaurisce nel contrasto al lavoro irregolare, ma è anzi prevalentemente diretta a supportare la sua funzione assicurativa. Gli accertamenti infatti sono per lo più rivolti a verificare la sussistenza dei requisiti per l'obbligo assicurativo, la corretta applicazione della Tariffa dei premi, l'indennizzabilità degli eventi denunciati e relative responsabilità."
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.