Gli "euroallergici"...

Già nel gennaio del 2002, a pochi giorni dall'introduzione delle nuove monete dell’Euro, erano spuntati i primi dubbi che la composizione dei metalli con le quali sono realizzate potesse creare problemi alle persone allergiche ai metalli.(Si veda Puntosicuro n.479, n.621.)

Un problema non da poco se si considera che l'allergia ai metalli e' una patologia che colpisce il 15% delle donne ed il 5% degli uomini dei paesi industrializzati.
Inoltre vi sono categorie, quali ad esempio i cassieri, che hanno un contatto prolungato con le monete.

Anche i dermatologi italiani hanno avviato uno studio sperimentale al riguardo, condotto da cinque centri di dermatologia allergiologica.
I risultati della ricerca saranno presentati nel corso del 78° Congresso nazionale della Sidev (Società Italiana di Dermatologia e Venereologia).

In un’intervista a Repubblica, la dott.ssa Seidenari, dell’Università di Modena, ha anticipato l’esito dello studio.
100 allergici al metallo sono stati sottoposti a test che prevedevano l’applicazioni di tutte le monete euro sugli avambracci per 48 ore e lo studio della soglia di sensibilizzazione, cioè l’intensità dell’allergia.

I test hanno evidenziato che il metallo delle monete dell’Euro, in particolare di quelle da 1 e 2 euro, è in grado di scatenare una dermatite da contatto, soprattutto nei soggetti più allergici.

La dott.ssa Seidenari consiglia, quindi, a tali soggetti di evitare anche di mettere le monete in tasca, soprattutto d’estate, per evitare reazioni allergiche.