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Assistenza per esposti ed ex-esposti all’amianto

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Nuove iniziative ad hoc per l’assistenza a esposti ed ex-esposti all’amianto sono realizzate dalla regione Toscana, nell’ambito del Piano regionale amianto.

Il lavoro svolto, a partire dal 1997, l’attuale situazione epidemiologica, le nuove prospettive e i nuovi strumenti, sono discussi in questi giorni nella “Conferenza regionale amianto” a Pistoia.

 
 
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In Toscana sono stati censiti (attraverso l’obbligo di denuncia delle aziende alle Asl) oltre 4500 lavoratori esposti (in genere si tratta di addetti alle coibentazioni). Questi lavoratori segnalati sono anche i più protetti, ma la regione calcola che circa 27-28.000 lavoratori siano comunque esposti sul territorio toscano.
Per la difesa della salute dei decoibentatori, cioè di quei lavoratori che sono dedicati alle operazioni di rimozione dell’amianto sono stati organizzati corsi di formazione per dirigenti e lavoratori addetti alle operazioni di bonifica.

Dal 1988 al 2004 sono stati archiviati in Toscana 764 casi di mesotelioma della pleura, in particolare, 67 casi sono stati registrati nel 2000, 73 nel 2001, 62 nel 2002, 55 nel 2003 e 55 nel 2004.
Le maggiori incidenze vengono complessivamente segnalate in questi settori: tessile, cantieristica e attività portuale, produzione di energia elettrica, edilizia, costruzione di materiale rotabile, trasporti, produzione di cemento-amianto, siderurgia, coibentazione, chimica.
Le aree di massima incidenza di questo tumore in Toscana sono nelle Asl di Livorno e Massa Carrara, in relazione alle attività di antieristica e cemento-amianto, seguite da Prato in relazione al settore tessile. In questo settore in passato c’è stato il fenomeno che riguardava i cernitori, che venivano in contatto con sacchi contenenti gli stracci in cui c’erano tracce di amianto, ma esiste anche una casistica del settore più in generale non ancora del tutto compresa.

Per quanto riguarda la prevenzione, la Regione intende monitorare costantemente le denunce sulla presenza dell’amianto nei luoghi di lavoro, realizzare iniziative di prevenzione per lo smaltimento in sicurezza delle coperture in cemento-amianto (da inserire nella legge urbanistica), definendo la mappa completa dei siti contaminati.

Sotto il profilo sanitario verranno aggiornate e sviluppate ulteriormente le Linee guida regionali, con l’apporto dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL.

Considerata la lunga latenza del mesotelioma, causato dall’esposizione all’amianto, la Regione ha in programma di elaborare anche una procedura delle valutazioni epidemiologiche per gli ex esposti in pensione.


 

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