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Senza cravatta…per l’ambiente
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Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Più leggeri in ufficio, senza l’obbligo di indossare giacca e cravatta, per ridurre il consumo di energia elettrica e, di conseguenza, migliorare l’ambiente.
Una iniziativa lanciata dal ministero per l’ambiente del Giappone nel 2005 per gli uffici pubblici è stata ripresa nei giorni scorsi dall’Eni in alcune delle sue sedi.
L’azienda ha proposto ai dipendenti di adottare per tutta l’estate un abbigliamento più informale “salva-energia”, cioè pur mantenendo uno stile appropriato al luogo di lavoro, i dipendenti potranno optare per un abbigliamento più fresco e leggero (ad esempio evitando giacca e cravatta, se non per incontri fuori dall’azienda o con personale esterno).
L’iniziativa “Eni si toglie la cravatta”, che per quest’anno verrà avviata in via sperimentale nelle sedi di Roma e San Donato Milanese, contribuirà ad un uso più razionale dell’aria condizionata, permettendo di alzare la temperatura di 1°C, con una consistente riduzione di emissioni per l’ambiente e risparmio per l’azienda.
“Un solo grado in più negli edifici - afferma l’Eni - ci consente di risparmiare circa il 9% di energia elettrica e una proporzione equivalente di CO2. Ad esempio, per il solo 5° Palazzo Uffici di San Donato M.se, si potranno risparmiare durante il periodo estivo 217.000 kWh con una diminuzione di CO2 di 126 tonnellate – equivalente a 140 dipendenti che vengono in ufficio con i mezzi pubblici per un anno, rinunciando alla propria auto.”
“Eni si toglie la cravatta” rientra nelle iniziative Eni per l’efficienza energetica e la sostenibilità, un impegno testimoniato anche dalla campagna 30% volta a sensibilizzare le famiglie italiane ad un consumo più razionale delle risorse energetiche.
L’iniziativa è stata apprezzata anche da Legambiente. “Un’ottima iniziativa quella di risparmiare sul condizionamento degli ambienti togliendo l’obbligo d’indossare la cravatta e visto il numero cospicuo di persone che lavorano all’ENI questo gesto contribuirà a contrastare l’effetto serra non solo in modo simbolico - ha commentato Roberto Della Seta, presidente di Legambiente.”
“Ora sarebbe auspicabile che anche altre grandi aziende – aggiunge Della Seta – come FIAT, Enel, Telecom, le grandi Banche e i palazzi delle Istituzioni, Parlamento, Ministeri, Regioni, facessero altrettanto. Sarebbe il segnale concreto che anche il mondo dell’impresa e della politica hanno finalmente capito che fermare i cambiamenti climatici è una priorità assoluta”.
Una iniziativa lanciata dal ministero per l’ambiente del Giappone nel 2005 per gli uffici pubblici è stata ripresa nei giorni scorsi dall’Eni in alcune delle sue sedi.
L’azienda ha proposto ai dipendenti di adottare per tutta l’estate un abbigliamento più informale “salva-energia”, cioè pur mantenendo uno stile appropriato al luogo di lavoro, i dipendenti potranno optare per un abbigliamento più fresco e leggero (ad esempio evitando giacca e cravatta, se non per incontri fuori dall’azienda o con personale esterno).
L’iniziativa “Eni si toglie la cravatta”, che per quest’anno verrà avviata in via sperimentale nelle sedi di Roma e San Donato Milanese, contribuirà ad un uso più razionale dell’aria condizionata, permettendo di alzare la temperatura di 1°C, con una consistente riduzione di emissioni per l’ambiente e risparmio per l’azienda.
“Un solo grado in più negli edifici - afferma l’Eni - ci consente di risparmiare circa il 9% di energia elettrica e una proporzione equivalente di CO2. Ad esempio, per il solo 5° Palazzo Uffici di San Donato M.se, si potranno risparmiare durante il periodo estivo 217.000 kWh con una diminuzione di CO2 di 126 tonnellate – equivalente a 140 dipendenti che vengono in ufficio con i mezzi pubblici per un anno, rinunciando alla propria auto.”
“Eni si toglie la cravatta” rientra nelle iniziative Eni per l’efficienza energetica e la sostenibilità, un impegno testimoniato anche dalla campagna 30% volta a sensibilizzare le famiglie italiane ad un consumo più razionale delle risorse energetiche.
L’iniziativa è stata apprezzata anche da Legambiente. “Un’ottima iniziativa quella di risparmiare sul condizionamento degli ambienti togliendo l’obbligo d’indossare la cravatta e visto il numero cospicuo di persone che lavorano all’ENI questo gesto contribuirà a contrastare l’effetto serra non solo in modo simbolico - ha commentato Roberto Della Seta, presidente di Legambiente.”
“Ora sarebbe auspicabile che anche altre grandi aziende – aggiunge Della Seta – come FIAT, Enel, Telecom, le grandi Banche e i palazzi delle Istituzioni, Parlamento, Ministeri, Regioni, facessero altrettanto. Sarebbe il segnale concreto che anche il mondo dell’impresa e della politica hanno finalmente capito che fermare i cambiamenti climatici è una priorità assoluta”.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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