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Ritardo dell'Italia nei ''piani di gestione dei rifiuti''
La Corte di giustizia europea, con una sentenza che risale al 24 gennaio, ha condannato il nostro Paese per non aver comunicato alla commissione UE i 'piani di gestione dei rifiuti e degli imballaggi'.
Infatti la direttiva 442 del 1975, e successive modificazioni, prevede che ogni stato rediga diversi piani di gestione dei rifiuti a livello territoriale, in modo da poter controllare la reale applicazione della direttiva, che si propone una riduzione dei rifiuti, in quanto in grado di creare danni alla salute umana e all'ambiente.
In Italia tale direttiva è stata recepita dal decreto Ronchi nel 1997, che affidava la redazione di tali piani di gestione alle regioni, in collaborazione con le province e i comuni. Sempre con questa legge si recepiscono altre due direttive: la 698 del 91 sui rifiuti pericolosi e la 62 del 94 relativa agli imballaggi. Per questi due aspetti è obbligatorio integrare i piani di gestione dei rifiuti.
La sentenza della Corte di giustizia europea giunge dopo tre anni dalla prima diffida inviata dalla Commissione Europea all'Italia riguardo alla gestione dei rifiuti: nel gennaio del 1999, infatti, considerate la mancata consegna dei piani relativi alla Sicilia, Basilicata, Toscana, l'incompletezza degli altri piani e considerata la totale assenza di quelli relativi agli imballaggi, la commissione UE aveva iniziato la contestazione inviando una diffida e nel dicembre dello stesso anno aveva presentato l'ufficiale ricorso alla Corte.
Infatti la direttiva 442 del 1975, e successive modificazioni, prevede che ogni stato rediga diversi piani di gestione dei rifiuti a livello territoriale, in modo da poter controllare la reale applicazione della direttiva, che si propone una riduzione dei rifiuti, in quanto in grado di creare danni alla salute umana e all'ambiente.
In Italia tale direttiva è stata recepita dal decreto Ronchi nel 1997, che affidava la redazione di tali piani di gestione alle regioni, in collaborazione con le province e i comuni. Sempre con questa legge si recepiscono altre due direttive: la 698 del 91 sui rifiuti pericolosi e la 62 del 94 relativa agli imballaggi. Per questi due aspetti è obbligatorio integrare i piani di gestione dei rifiuti.
La sentenza della Corte di giustizia europea giunge dopo tre anni dalla prima diffida inviata dalla Commissione Europea all'Italia riguardo alla gestione dei rifiuti: nel gennaio del 1999, infatti, considerate la mancata consegna dei piani relativi alla Sicilia, Basilicata, Toscana, l'incompletezza degli altri piani e considerata la totale assenza di quelli relativi agli imballaggi, la commissione UE aveva iniziato la contestazione inviando una diffida e nel dicembre dello stesso anno aveva presentato l'ufficiale ricorso alla Corte.
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