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Rifiuti in Campania: uscirne si puo'

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

16/01/2008

In Campania 145 Comuni raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, e li avviano al riciclaggio. La denuncia e le iniziative di Legambiente.

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“No all’emergenza permanente, no all'ecomafia che ci avvelena la vita, no ai demagoghi che soffiano su ogni protesta. Sì a una politica che sa decidere, sì ai sindaci che fanno la raccolta differenziata, sì agli impianti di riciclaggio e compostaggio”.
 
Questa le denunce e le proposte di Legambientein tema di rifiuti campani.
 
“In Campania 145 Comuni raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, e li avviano al riciclaggio al pari delle migliori esperienze del Nord Italia;
200 Piccoli Comuni hanno reagito all’abbandono e al degrado delle aree marginali, valorizzando il loro patrimonio e costruendo una vera "economia della qualità" per tornare a competere.
Numerose aziende campane, capaci di costruire e gestire impianti di riciclaggio, tecnologicamente avanzati, sono costrette, paradossalmente, ad importare materie prime-seconde (contenitori in plastica, vetro, carta e cartone) da fuori regione per far funzionare a regime i loro impianti.”
 
 

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Legambiente si schiera contro la schiavitù dell’ecomafia e contro l’utilizzo della Campania “come discarica illegale di rifiuti pericolosi prodotti nel resto del Paese”. “Noi sappiamo – continua Legambiente - che l’emergenza rifiuti in Campania è il prodotto del potere dell’ecomafia e della demagogia e dell’incapacità della classe politica che da sempre hanno fatto leva sulle paure della gente comune. L’emergenza rifiuti in Campania si può risolvere se si completa e ammoderna tutta la filiera impiantistica necessaria per realizzare il ciclo integrato dei rifiuti a partire da politiche di riduzione dei rifiuti, di raccolta differenziata spinta, fino al riciclo delle materie prime-seconde e al recupero energetico, implementando corrette pratiche di gestione e coinvolgendo i cittadini”.
 

 

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Rispondi Autore: Rino Serrini - likes: 0
15/01/2008 (22:38)
Sono daccordo su tutto ma mi piacerebbe che invece di parlare in maniera sibillina di recupero energetico si dicesse una volta per tutte che gli inceneritori o meglio i termovalorizzatori sono una necessità perchè non tutto si può riciclare e piuttosto che interrare è meglio bruciare recuperando calore per il teleriscaldamento e la produzione di energia elettrica

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