Presentato a Bruxelles ''Segnali ambientali 2002''

E' stato presentato a Bruxelles nei giorni scorsi ''Segnali ambientali 2002'', l'ultima valutazione annuale dell'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) sulla pressione ambientale svolta dai paesi della UE.

In termini generali vi sono segnali positivi nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, responsabili dei cambiamenti climatici, nella generazione di rifiuti e nell'inquinamento dell'acqua, ma soltanto da parte di alcuni paesi e di pochi settori economici.

Le emissioni di gas a effetto serra sono, infatti, diminuite del 3,5% rispetto al 1990 e l'introduzione di nuovi impianti di trattamento delle acque reflue favorisce una riduzione degli scarichi inquinanti nei fiumi e nelle altre riserve idriche, ma la lentezza con cui queste riduzioni si traducono in un effettivo miglioramento della qualità ambientale, mostra quanto la pressione di questi fattori sull'ambiente sia ancora preoccupante.

I dati presentati evidenziano, inoltre, che molte zone destinate a terreno agricolo sono ancora sottoposte a processi di acidificazione e che buona parte della popolazione europea è ancora esposta a elevate concentrazioni di ozono e particelle fini a livello del suolo.

In Europa è maggiore anche l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, ma questo segnale positivo è in parte compromesso dall'aumento generale del consumo di energia, soprattutto di elettricità.

Il contributo delle famiglie alle pressione ambientali deve essre, inoltre, considerato con maggiore attenzione, come ha sottolineato il direttore esecutivo EEA, Domingo Jiménez-Beltràn in conclusione del convegno.
E' importante, infatti, coinvolgere i consumatori sulle problematiche ambientali e diffondere informazioni sul tema mediante adeguate campagne di sensibilizzazione.

Una sintesi di ''Segnali ambientali 2002'' è disponibile al seguente indirizzo  https://selectra.co.uk/guides/european-environmental-agency