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Preoccupazioni sul fronte dell'ambiente per il servizio Umts
Preoccupazioni sul fronte dell'ambiente per il servizio Umts.
Riguardo all'asta pubblica indetta per l'assegnazione delle licenze Umts, detto anche ''videofonino'', c'e' chi solleva alcuni quesiti.
Quale incremento subira' la rete dei ripetitori per la telefonia quando sara' avviato il servizio Umts? Chi paghera' i costi per la determinazione dei rischi ambientali derivanti dall'installazione di nuove antenne?
Anche se non sono ancora disponibili dati precisi, e' certo che l'incremento delle antenne sara' notevole; in Lombardia ad esempio si ipotizza un incremento del 120% dei ripetitori; nella citta' di Milano si dovrebbe passare da 280 a 600 antenne, mentre a Roma per la gestione del servizio sarebbero necessari 500 nuovi ripetitori.
A tale proposito si e' pronunciato l'assessore dell'Ambiente del Comune di Roma sottolineando che l'installazione di nuovi impianti comporta oneri anche per quanto concerne i controlli necessari alla stima dell'elettrosmog generato dalle antenne; costi che si aggirano attorno ai dieci milioni annui per ogni antenna. Queste spese, secondo l'assessore, dovrebbero essere sostenute dai gestori.
Dello stesso avviso e' anche Edoardo Croci, presidente dell'Arpa lombarda (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente). Croci ha infatti manifestato l'intenzione di proporre al consiglio delle agenzie ambientali di richiedere al Governo di destinare loro almeno l'1% degli introiti della gara pubblica per la concessione delle licenze Umts.
Queste risorse dovrebbero essere destinate non solo all'attivita' di monitoraggio dell'elettrosmog, ma anche a studi sugli effetti dell'elettromagnetismo sulla salute ed a campagne di informazione.
Riguardo all'asta pubblica indetta per l'assegnazione delle licenze Umts, detto anche ''videofonino'', c'e' chi solleva alcuni quesiti.
Quale incremento subira' la rete dei ripetitori per la telefonia quando sara' avviato il servizio Umts? Chi paghera' i costi per la determinazione dei rischi ambientali derivanti dall'installazione di nuove antenne?
Anche se non sono ancora disponibili dati precisi, e' certo che l'incremento delle antenne sara' notevole; in Lombardia ad esempio si ipotizza un incremento del 120% dei ripetitori; nella citta' di Milano si dovrebbe passare da 280 a 600 antenne, mentre a Roma per la gestione del servizio sarebbero necessari 500 nuovi ripetitori.
A tale proposito si e' pronunciato l'assessore dell'Ambiente del Comune di Roma sottolineando che l'installazione di nuovi impianti comporta oneri anche per quanto concerne i controlli necessari alla stima dell'elettrosmog generato dalle antenne; costi che si aggirano attorno ai dieci milioni annui per ogni antenna. Queste spese, secondo l'assessore, dovrebbero essere sostenute dai gestori.
Dello stesso avviso e' anche Edoardo Croci, presidente dell'Arpa lombarda (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente). Croci ha infatti manifestato l'intenzione di proporre al consiglio delle agenzie ambientali di richiedere al Governo di destinare loro almeno l'1% degli introiti della gara pubblica per la concessione delle licenze Umts.
Queste risorse dovrebbero essere destinate non solo all'attivita' di monitoraggio dell'elettrosmog, ma anche a studi sugli effetti dell'elettromagnetismo sulla salute ed a campagne di informazione.
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