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Mare inquinato: l'allarme viene dai fiumi

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

22/05/2003

Lo afferma l’ultimo rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con la protezione civile. Quali le foci più inquinate?

I fiumi italiani non sono in buona salute. Lo affermano i dati sugli indicatori microbiologici misurati nell’ambito di “Operazione Fiumi”, il monitoraggio realizzato da Legambiente, in collaborazione con la protezione civile, sullo stato di salute dei corsi d’acqua italiani.

Diciotto i fiumi presi in esame, per complessivi 300 i punti di campionamento: Simeto, Neto, Arno, Bisagno, Argentina, Dora Baltea, Po, Piave, Ticino, Basento, Volturno, Pescara, Chienti, Adda, Ombrone, Tevere, Aniene, Nera.

Le analisi sono state condotte sia sulle foci dei fiumi, sia lungo il corso.
Il 78,5% dei campioni alle foci dei fiumi è risultato inquinato, mentre risalendone il corso sono risultati inquinati la metà dei campioni analizzati.
Sono state misurate le pressioni esercitate da attività umane, attraverso il calcolo del carico organico, del bilancio dell'ossigeno, dell'acidità, del grado di salinità e del carico microbiologico.
Analizzando nel dettaglio le situazioni registrate nei vari fiumi, spiccano in negativo l'Aniene e il Pescara dove il 100% dei prelievi effettuati risultano inquinati.
La situazione migliore è stata riscontrata sull'Ombrone, dove solo il 6,7% dei campioni analizzati è risultato inquinato. Tra i grandi fiumi il peggiore è risultato l'Arno con in 66,6% dei risultati negativi.

Queste le percentuali di prelievi inquinati rilevati: Aniene e Pescara 100%, Basento 78,6%, Dora Baltea 67%; Arno 66,6%; Chienti 64,4%; Simeto 60%; Po 58%; Volturno e Adda 54,5%; Tevere 40%; Bisagno e Argentina 37,5%; Neto 36,4%; Ticino 33,3%; Nera 13,3%; Piave 14%; Ombrone 6,7 %.

"Nei corsi d'acqua - ha detto il presidente nazionale di Legambiente Ermete Realacci – si riversano gli scarichi di tutti i centri abitati che essi attraversano, spesso senza depurazione. E poi c'è l'elevato uso di pesticidi e fertilizzanti in agricoltura. L'identikit tracciato da Operazione Fiumi dimostra l'urgenza di intervenire in modo massiccio sulla depurazione, ma anche sul fronte della prevenzione e del ripristino delle aree degradate: i fiumi infatti, dove conservano intatto il loro habitat naturale, mantengono anche una forte capacità di autodepurazione."

I fiumi sono anche tra i principali responsabili dell'inquinamento marino. “La pessima salute delle foci, infatti, è tanto più preoccupante per il fatto che il carico inquinante nella maggior parte dei casi finisce in mare senza venire nemmeno misurato”

A minare la salute dei fiumi vi sono, secondo Legambiente, anche discariche illegali, estrazioni indiscriminate di sabbia, scarichi fognari illegali, cementificazioni selvagge degli argini, prelievi idrici.
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