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L'Europarlamento promuove le fonti energetiche rinnovabili
L'europarlamento ha approvato una serie di emendamenti, che hanno l'obiettivo di rendere più vincolanti le misure previste dalla proposta di direttiva per la promozione delle fonti rinnovabili, per la produzione di energia elettrica.
I punti affrontati nella votazione del 4 luglio scorso riguardano l'incenerimento dei rifiuti, gli obiettivi nazionali in materia di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e il regime comune da adottare per la promozione delle fonti energetiche rinnovabili stesse.
In merito all'incenerimento dei rifiuti si è affermato, che il sostegno alle energie rinnovabili dovrebbe essere compatibile con gli altri obiettivi comunitari, in modo da non scardinare la gerarchia di trattamento dei rifiuti.
Nei confronti degli Stati membri che non abbiano compiuto progressi verso il raggiungimento degli obiettivi nazionali, la Commissione presenterà proposte che possano favorire questo processo.
Ciascuno Stato dovrà fare in modo che, entro il 2010, il 12% del consumo interno lordo di energia provenga da fonti rinnovabili, come indicato nell'obiettivo globale europeo.
Per favorire l'incremento di questo tipo di utilizzo, sarà importante che, all'elettricità proveniente da fonti rinnovabili, non si imputino spese aggiuntive per la distribuzione, l'allacciamento in rete e il trasporto.
Il parlamento ha, inoltre, previsto l'istituzione di autorità nazionali incaricate di controllare il rilascio delle garanzie di origine, che specificheranno la fonte energetica, le date e i luoghi di produzione dell'elettricità.
I punti affrontati nella votazione del 4 luglio scorso riguardano l'incenerimento dei rifiuti, gli obiettivi nazionali in materia di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e il regime comune da adottare per la promozione delle fonti energetiche rinnovabili stesse.
In merito all'incenerimento dei rifiuti si è affermato, che il sostegno alle energie rinnovabili dovrebbe essere compatibile con gli altri obiettivi comunitari, in modo da non scardinare la gerarchia di trattamento dei rifiuti.
Nei confronti degli Stati membri che non abbiano compiuto progressi verso il raggiungimento degli obiettivi nazionali, la Commissione presenterà proposte che possano favorire questo processo.
Ciascuno Stato dovrà fare in modo che, entro il 2010, il 12% del consumo interno lordo di energia provenga da fonti rinnovabili, come indicato nell'obiettivo globale europeo.
Per favorire l'incremento di questo tipo di utilizzo, sarà importante che, all'elettricità proveniente da fonti rinnovabili, non si imputino spese aggiuntive per la distribuzione, l'allacciamento in rete e il trasporto.
Il parlamento ha, inoltre, previsto l'istituzione di autorità nazionali incaricate di controllare il rilascio delle garanzie di origine, che specificheranno la fonte energetica, le date e i luoghi di produzione dell'elettricità.
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