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Inquinamento atmosferico: mappa della qualità dell’aria ed ecorivestimento
Segrate è uno tra i primi comuni in Italia a tracciare la "mappa cromatica" degli agenti inquinanti primari (benzene) e secondari (biossido di azoto) sul territorio per individuare e adottare adeguate ed efficaci misure preventive e correttive della qualità dell’aria.
Il progetto, partito lo scorso novembre (vedi Punto Sicuro n° 667 del 20 novembre 2002) quando è stata testata la soluzione ecologica del cemento fotocatalitico ecorivestimento su un tratto di una via del comune, è finalizzato a determinare le aree maggiormente esposte alle sostanze responsabili dell’inquinamento atmosferico, per prepararsi a fronteggiare le problematiche ambientali dei mesi autunnali e invernali, periodo di massima concentrazione degli inquinanti dell’aria, in cui al traffico veicolare si sommano le emissioni degli impianti di riscaldamento degli edifici.
Attraverso il protocollo elaborato dall’ARPA della Regione Lombardia, saranno posizionati sull’intero territorio 52 campionatori passivi per la rilevazione del biossido di azoto e del benzene. Tali campionatori, applicati ad un’altezza di 1,7 metri da terra, saranno esposti all’aria per una campagna che durerà da una a tre settimane, secondo il grado di umidità presente nell’ambiente.
Al termine della esposizione, i campionatori saranno inviati alla Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia, istituto autonomo competente nell’analisi della qualità dell’aria, che avrà il compito di estrapolare i dati delle sostanze “adsorbite” durante le campagne di esposizione.
Dati che verranno poi raccolti per tracciare la “mappa cromatica” che evidenzierà le aree di isoconcentrazione degli inquinanti e costituirà, per il Comune, lo strumento fondamentale per impostare una mirata strategia ambientale, attivando tutte le misure e gli interventi che l’innovazione tecnologica può mettere in campo, proprio a partire dall’applicazione dell’Ecorivestimento, prodotto che il Comune utilizzerà progressivamente, e compatibilmente con un investimento di lungo termine, per la copertura di strade, marciapiedi e facciate di edifici”.
Il progetto, partito lo scorso novembre (vedi Punto Sicuro n° 667 del 20 novembre 2002) quando è stata testata la soluzione ecologica del cemento fotocatalitico ecorivestimento su un tratto di una via del comune, è finalizzato a determinare le aree maggiormente esposte alle sostanze responsabili dell’inquinamento atmosferico, per prepararsi a fronteggiare le problematiche ambientali dei mesi autunnali e invernali, periodo di massima concentrazione degli inquinanti dell’aria, in cui al traffico veicolare si sommano le emissioni degli impianti di riscaldamento degli edifici.
Attraverso il protocollo elaborato dall’ARPA della Regione Lombardia, saranno posizionati sull’intero territorio 52 campionatori passivi per la rilevazione del biossido di azoto e del benzene. Tali campionatori, applicati ad un’altezza di 1,7 metri da terra, saranno esposti all’aria per una campagna che durerà da una a tre settimane, secondo il grado di umidità presente nell’ambiente.
Al termine della esposizione, i campionatori saranno inviati alla Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia, istituto autonomo competente nell’analisi della qualità dell’aria, che avrà il compito di estrapolare i dati delle sostanze “adsorbite” durante le campagne di esposizione.
Dati che verranno poi raccolti per tracciare la “mappa cromatica” che evidenzierà le aree di isoconcentrazione degli inquinanti e costituirà, per il Comune, lo strumento fondamentale per impostare una mirata strategia ambientale, attivando tutte le misure e gli interventi che l’innovazione tecnologica può mettere in campo, proprio a partire dall’applicazione dell’Ecorivestimento, prodotto che il Comune utilizzerà progressivamente, e compatibilmente con un investimento di lungo termine, per la copertura di strade, marciapiedi e facciate di edifici”.
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