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Gli acquisti on-line riducono l'inquinamento atmosferico?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

31/01/2002

Alcuni consigli utili per la tutela delle vie respiratorie ed i risultati di un'indagine realizzata dal politecnico di Torino.

L'elevata concentrazione di Pm10, le polveri sottili inquinanti sospese nell'aria, ha portato recentemente alla limitazione del traffico in molte città italiane.

E' significativo ricordare che le polveri sottili piu' dannose, prodotte da auto, riscaldamenti ed emissioni industriali sono individuabili soltanto al microscopio e sono in grado di passare attraverso le mascherine spesso utilizzate da chi si muove nel traffico a piedi o su due ruote.

Quali regole adottare allora per tutelare la salute delle vie respiratorie?
Può essere utile andare al mare o in montagna nel weekend?
Gli esperti sottolineano che andare in un ambiente salubre può favorire un miglioramento complessivo della salute a beneficio delle funzioni respiratorie e cardiache, ma l'effetto accumulo delle sostanze nocive da inquinamento atmosferico rimane.
Per i bambini e gli anziani, il beneficio è riscontrabile soprattutto in chi soffre di forme infiammatorie respiratorie croniche, come bronchiti o enfisema, mentre permangono i danni causati da un'esposizione prolungata e il rischio cancerogeno.

Tuttavia anche restare in casa non riduce necessariamente i rischi per la salute derivanti dall'inquinamento atmosferico.
In casa l'aria ristagna e le chiusure ermetiche non consentono un ricambio. Se in casa ci sono dei fumatori si aggiunge anche il rischio del fumo passivo.
Continua ad essere sconsigliata la permanenza all'aperto dei bambini nei momenti di punta del traffico, specialmente quando le condizioni climatiche sono favorevoli all'accumulo di ozono nell'atmosfera, l'ozono è un inquinante secondario derivato dagli inquinanti primari.
In ogni caso sarebbe meglio abitare ai piani alti di un edificio: chi abita ai piani bassi è, infatti, più esposto alle sostanze nocive che si accumulano in prossimità del suolo.

Per quante cautele si possano adottare per la tutela delle vie respiratorie, tuttavia il problema dell'inquinamento atmosferico permane e, soprattutto in questo ''periodo di emergenza'', si cercano di individuare comportamenti che possano contribuire alla sua riduzione.

A tale proposito un quotidiano di informatica ha dato notizia che il sito di shopping ''www.volendo.com'' ha realizzato, con il Consorzio Politecnico di Torino, un'indagine per determinare quanti chilometri, e quindi quante emissioni di gas di scarico, potrebbero essere ''risparmiati'' facendo acquisti on-line.
La ricerca rivela che un campione statisticamente significativo composto da mille clienti, nell'ambito dell'area urbana di Milano, per raggiungere il supermercato più vicino dovrebbe percorrere in media km. 9,1 ogni settimana, per un totale di 149.367 km annui.
Un veicolo addetto alle consegne di ''volendo.com'' percorre invece mediamente km 5,9 per ogni ordine, per un totale annuo di 96.842 km.

Gli autori dell'indagine, effettuata per il Master in Trasporti e Mobilità Sostenibile del Politecnico, ritengono che i chilometri risparmiati possano tradursi in un minor numero di auto circolanti (circa -6.965 al mese) e di conseguenza in una riduzione delle emissioni di gas nocivi e di polveri sottili.

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