Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Gli impatti sull’ambiente marino dei terminali di rigassificazione e dei gasdotti

Gli impatti sull’ambiente marino dei terminali di rigassificazione e dei gasdotti
Federica Gozzini

Autore: Federica Gozzini

Categoria: Ambiente

28/11/2024

Pubblicate da SNPA  le "Linee Guida per la valutazione degli eventuali impatti sull'ambiente marino derivanti dai terminali di rigassificazione e dai gasdotti di collegamento"

Sono state pubblicate da SNPA  le "Linee Guida per la valutazione degli eventuali impatti sull'ambiente marino derivanti dai terminali di rigassificazione e dai gasdotti di collegamento". Queste Linee Guida sono i principi che ISPRA e le Agenzie territoriali utilizzano per verificare i potenziali impatti associati alla realizzazione e all'esercizio dei terminali di rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL) e dei gasdotti di collegamento, principi che dovrebbero essere presi in considerazione nella progettazione del monitoraggio ambientale marino.

Il documento specifico i piani di campionamento per i diversi componenti ambientali marini, i parametri da monitorare, le procedure analitiche e tutti gli elementi da includere in un piano di monitoraggio, fornendo le informazioni ei dati necessari per verificare gli eventuali impatti sull'ambiente marino.

Queste Linee Guida rappresentano un utile strumento di supporto per l'ISPRA e le Agenzie, che l'Autorità competente incarica abitualmente di svolgere queste verifiche. Sono il frutto di un'efficace collaborazione all'interno del SNPA, che ha permesso di condividere principi, competenze ed esperienze, al fine di rendere le future attività di ISPRA e delle Agenzie più efficaci, efficienti e uniformi su tutto il territorio.


Pubblicità
MegaItaliaMedia
Sintesi del documento
"Il monitoraggio ambientale rappresenta uno strumento fondamentale per l’identificazione delle possibili alterazioni ascrivibili ad attività antropiche. Nell’elaborazione di un piano di monitoraggio ambientale è necessario acquisire un quadro conoscitivo di base, considerando tutte le componenti ambientali biotiche e abiotiche potenzialmente influenzate dalle opere, con la finalità di individuare i loro possibili cambiamenti nel tempo e ricondurre, ove possibile, questi cambiamenti alle opere medesime. 

In relazione alla condizione geopolitica e alla conseguente crescente domanda per la realizzazione di nuove strutture di rigassificazione di gas naturale posizionate in aree costiere o in aree marine, si è ritenuto necessario elaborare le presenti Linee Guida per definire gli obiettivi di un piano di monitoraggio che possa individuare precocemente i possibili impatti sull’ambiente marino dovuti alla realizzazione ed all’esercizio di rigassificatori GNL e dei relativi gasdotti di collegamento. 

Nella definizione delle Linee Guida sono state tenute in considerazione le principali norme di riferimento per gli aspetti autorizzativi e per la protezione ambientale, unitamente agli aspetti tecnici-progettuali degli impianti, alle pressioni e ai possibili impatti sull’ambiente marino.

Per analizzare le pressioni e gli impatti sono state prese in considerazione le diverse tecnologie per il processo di rigassificazione e le due principali tipologie di impianti a mare attualmente presenti in Italia: Gravity Based Structure (GBS), una struttura di calcestruzzo armato posata sul fondale marino, e Floating Storage Regassification Unit (FSRU), una nave gasiera equipaggiata con un impianto di rigassificazione. 

Le Linee Guida forniscono nello specifico le indicazioni tecnico scientifiche delle indagini ambientali da condursi per il monitoraggio marino in tre differenti fasi: prima dell’installazione delle strutture (fase ante operam), durante la messa in posa delle strutture (fase di cantiere), durante la produzione del gas (fase di esercizio). 

Per consentire una valutazione degli effetti sull’ecosistema marino, è stato adottato un approccio che permetta di integrare i campi di indagine della chimica (presenza delle sostanze nell’ambiente e nei tessuti degli organismi), della tossicologia ambientale (effetti a diversi livelli biologici) e dell’ecologia (processi che regolano la struttura e la funzione degli ecosistemi e le interazioni tra la componente biotica ed abiotica). Sono state fornite indicazioni riguardo alle matrici ambientali significative (acqua, sedimenti e biota) connesse ai possibili impatti, individuando le indagini, i parametri da analizzare e le relative metodiche di riferimento. In particolare, sono stati considerati i parametri fisico-chimici ed ecotossicologici nella colonna d’acqua e nei sedimenti, le analisi di bioaccumulo e di biomarkers in organismi bioindicatori, l’analisi delle comunità planctoniche (fitoplancton, zooplancton, ittioplancton), delle comunità bentoniche di fondi mobili e duri, delle fanerogame marine, delle risorse alieutiche e degli allevamenti di bivalvi e pesci. È stata inoltre considerata particolarmente rilevante l’applicazione di modelli previsionali per lo studio della dispersione delle acque di scambio termico dei rigassificatori e della dispersione dei sedimenti durante le attività di movimentazione dei fondali. Infine, sono state indicate ulteriori indagini, quali i rilievi morfo-batimetrici dei fondali e le indagini relative al rumore subacqueo, così da completare il quadro conoscitivo per la verifica degli effetti ambientali. "


Linee Guida per la verifica degli eventuali impatti sull’ambiente marino dei terminali di rigassificazione e gasdotti di collegamento (pdf)

Federica Gozzini


Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!