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Chi fissa i valori limite di esposizione all'elettrosmog?
Governo e Rai contrapposti alla regione Toscana per la definizione dei valori limite di esposizione all'elettrosmog.
Il Governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la delibera della Regione Toscana che fissa nuovi limiti di esposizione ai campi elettromagnetici generati dagli impianti di radiocomunicazione più restrittivi rispetto alla normativa nazionale. Anche Raiway, la società che gestisce gli impianti della Rai, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
In particolare la delibera ha come obiettivo il raggiungimento in 3 anni del valore limite di 0.5 volt/metro per tutti gli impianti collocati entro 50 m dalle aree definite "sensibili": scuole, asili, ospedali, case di cura, aree verdi o di particolare densità abitativa.
La nuova limitazione della regione Toscana si basa sulla legge quadro sull'elettrosmog (36/2001) la quale, in mancanza di decreti attuativi, consente alle regioni di fissare obiettivi di qualità.
Il Governo, pur nel confermare l'assenza di decreti attuativi che regolino in dettaglio la materia, ribatte che i limiti fissati devono essere uguali per tutto il territorio nazionale. I limti da prendere in considerazione sono quindi quelli fissati dal DM 381/98 a cui fa riferimento la legge 36/2001: 6 volt/metro.
Il Governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la delibera della Regione Toscana che fissa nuovi limiti di esposizione ai campi elettromagnetici generati dagli impianti di radiocomunicazione più restrittivi rispetto alla normativa nazionale. Anche Raiway, la società che gestisce gli impianti della Rai, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
In particolare la delibera ha come obiettivo il raggiungimento in 3 anni del valore limite di 0.5 volt/metro per tutti gli impianti collocati entro 50 m dalle aree definite "sensibili": scuole, asili, ospedali, case di cura, aree verdi o di particolare densità abitativa.
La nuova limitazione della regione Toscana si basa sulla legge quadro sull'elettrosmog (36/2001) la quale, in mancanza di decreti attuativi, consente alle regioni di fissare obiettivi di qualità.
Il Governo, pur nel confermare l'assenza di decreti attuativi che regolino in dettaglio la materia, ribatte che i limiti fissati devono essere uguali per tutto il territorio nazionale. I limti da prendere in considerazione sono quindi quelli fissati dal DM 381/98 a cui fa riferimento la legge 36/2001: 6 volt/metro.
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