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Carta d’Identità elettronica e Carta Nazionale dei Servizi: al via uno standard unico

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Altro

15/05/2003

Firmato protocollo d’intesa tra Governo ed aziende produttrici.

Più vicino il momento in cui tutti i cittadini italiani avranno la Carta di Identità Elettronica (CIE) e potranno utilizzare la Carta Nazionale dei Servizi (CNS)?

Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, è ottimista, anche alla luce del protocollo di intesa siglato nei giorni scorsi dai Ministeri dell’Innovazione e dell’Interno con le nove aziende italiane e straniere produttrici di microchip per le smart card. I protocollo fissa un nuovo standard condiviso e che sancisce l'interoperabilità tra Carta d'Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi. Quest’ultimo documento differisce dalla CIE solo per l'assenza della fotografia del titolare e, quindi, non è documento di identificazione, ma al contempo è di più immediata e facile emissione da parte delle Pubbliche amministrazioni.

“Lo standard - si legge nel comunicato stampa del Ministero - è aperto a diverse altre applicazioni a sostegno dello sviluppo dell'e-Government, tra cui la Firma digitale, la Carta sanitaria, il codice fiscale, il voto elettronico.”

Con l'accordo i due Ministeri e aziende si impegnano reciprocamente a garantire i requisiti di standardizzazione dei microprocessori presenti all'interno di CIE e CNS.
"Questo contribuirà non solo alla loro rapida diffusione e l'erogazione dei servizi ai cittadini, ma garantirà al tempo stesso un contenimento dei costi alle Pubbliche amministrazioni che devono predisporre l'infrastruttura tecnologica di accesso ai servizi.
La struttura del microchip è stata progettata in modo da garantire l'indipendenza delle applicazioni dai sistemi operativi delle carte e consentire la realizzazione di servizi qualificati che sfruttino al meglio le caratteristiche di versatilità e sicurezza delle carte a microprocessore, per fornire a tutti gli italiani un strumento sicuro che consenta di fruire dei servizi erogati in rete dalla Pubbliche Amministrazioni."

“In sostanza – afferma il ministro Stanca- la pluralità di fornitori e, quindi, la conseguente economia stessa del progetto portano ad un abbassamento dei costi e innescano una maggior facilità della diffusione perché le aziende, avendo attivamente condiviso lo standard, possono assicurare le quantità necessarie, prima non disponibili”.

Secondo il sen. Antonio d'Alì, che ha firmato il protocollo d’intesa per il Ministero dell'Interno, la carta di identità elettronica rappresenta uno strumento di dialogo tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione “destinato a rivoluzionare totalmente il rapporto tra cittadino e P.A. in un'ottica fornitore-cliente. Obiettivo finale è che nei prossimi due anni il nuovo documento d'identità diventerà sempre più la carta dei diritti con cui il cittadino potrà fruire di tutti i sevizi erogati dalla P.A.”
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