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Biometria e trattamento dei dati

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Altro

14/03/2003

Pronto un linguaggio standard per consentire ai vari sistemi biometrici di dialogare. Dubbi sulla privacy.

L’Organizzazione per il progresso degli standard informativi strutturati (OASIS), un consorzio no profit costituito dalle maggiori aziende hardware e software a livello mondiale, ha presentato di recente la versione preliminare di un linguaggio standard XML che dovrebbe consentire ai vari sistemi biometrici di “dialogare” e che faciliterà ricerche incrociate e scambi di dati fra i singoli database.

Dell’argomento si è occupata la newsletter del Garante italiano per la privacy, che ha messo in luce anche le polemiche innescate dalla creazione di questo standard, denominato “XML Common Biometric Format 1.0” (XCBF 1.0), la cui versione definitiva sarà rilasciata nel mese di novembre 2003.

L’OASIS ha sviluppato una serie di specifiche, scritte secondo lo standard XML (un linguaggio utilizzato per scrivere numerosi programmi, soprattutto per la gestione di database), che intendono consentire lo scambio di informazioni fra sistemi biometrici così da facilitare la visualizzazione, la registrazione e l’interrogazione di banche dati contenenti informazioni biometriche.
Lo standard non piace però a Epic, uno degli organismi più attivi nella tutela della privacy e dei diritti civili.

Secondo Epic nella creazione dello standard i ricercatori si sarebbero concentrati esclusivamente sugli aspetti di sicurezza (garantire l’integrità dei dati, impedire accessi non autorizzati) al fine di promuovere l’interoperabilità dei sistemi biometrici e favorire la creazione e l’analisi di database contenenti informazioni biometriche. Non avrebbero però tenuto in dovuto conto le problematiche di privacy, soprattutto alla luce dei rischi derivanti dall’uso di un linguaggio ampiamente diffuso come XML che facilita l’accumulo e l’aggregazione di dati provenienti dalle banche dati più diverse.

Epic ha quindi invitato i creatori dello standard a sviluppare nei prossimi mesi alcune specifiche che servano a tutelare la privacy dei soggetti i cui dati biometrici saranno raccolti ed elaborati secondo lo standard messo a punto.

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