Infortuni nelle attività zootecniche
L’allevamento degli animali, e in particolare le operazioni di governo del bestiame, possono dare origine a infortuni. Le principali cause degli incidenti nel settore argrozootecnico sono dovute a “scivolamento e inciampo”, “urto” e “schiacciamento”, ma in zootecnia non sono infrequenti gli infortuni causati da calci, morsi, graffi e punture, cornate o testate , nonché malattie direttamente trasmesse dagli animali (zoonosi) o derivanti dall’ambiente (allergie, irritazioni, infezioni, ecc.).
Purtroppo gli incidenti, nelle aziende familiari possono coinvolgere anche altre persone che frequentano l’ambiente. E’ dei giorni scorsi un grave episodio di cronaca, che ha visto protagonista un bambino, ucciso dal calcio di una mucca che il padre stava mungendo.
Anche animali per natura non aggressivi lo possono diventare se spaventati, molestati o maltrattati.
E’ importante, quindi, che chiunque debba trattare con gli animali lo faccia con la massima cautela, evitando urla, movimenti improvvisi, rumori, percosse.
Contro il rischio di ferite, contusioni da schiacciamento, da aggressione, da scalciamento è consigliato di installare rastrellieri autocatturanti o altri mezzi di cattura (corridoi, ecc.). E’ possibile inoltre utilizzare museruole e briglie.
“Nel 2004 sono stati circa 2.500 i casi indennizzati dall’INAIL per infortunio sul lavoro avvenuti nel settore dell’allevamento animali a causa del contatto uomo/animale. – ha riferito Alessandro Salvati, della Consulenza Statistico Attuariale dell’Istituto - Di questi, un centinaio ha determinato conseguenze di menomazione permanente e 1 addirittura la morte. Gli infortuni sono concentrati soprattutto nel Nord (circa il 60%), e in particolare nelle regioni della Lombardia (16% del totale nazionale), Emilia Romagna (13%), Piemonte (12%) e Veneto (10%).”
Consigli e linee guida per la sicurezza delle attività zootecniche sono state pubblicate sui numeri 1227 e 1108 di PuntoSicuro.