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Avete un dominio web? La vostra privacy potrebbe essere a rischio...

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

27/06/2003

I Garanti europei presentano un parere sull’utilizzo degli elenchi "Whois".

I Garanti europei si pronunciato contro l’uso indiscriminato dei dati contenuti negli elenchi “Whois”, consultabili sulla Rete, che contengono le informazioni per contattare i responsabili dei domini o delle reti Internet.

In un parere hanno precisato che tali elenchi, gestiti dall’ente ICANN (International Corporation for Assigned Names and Numbers), non possono essere resi pubblici in maniera indiscriminata o resi accessibili a chiunque.
E’ necessario inoltre che nella creazione degli elenchi si distingua fra dati assolutamente necessari e dati opzionali.

Gli elenchi consultabili attraverso i servizi Whois contengono dati personali relativi, in particolare, alla persona da contattare in caso di problemi con i servizi forniti nell’ambito di un determinato dominio (spesso chi ha registrato il dominio oppure le figure tecniche preposte alle gestione dei servizi di rete): numero di telefono, indirizzo e-mail, altri dati personali.

La finalità per cui questi elenchi sono stati costituiti è chiaramente di tipo tecnico; quindi la loro utilizzazione per finalità di marketing, come purtroppo è accaduto, non è ammissibile.
In un caso i dati erano stati venduti…

I Garanti hanno ritenuto, quindi, opportuno segnalare ai partecipanti alla Conferenza di ICANN, conclusasi ieri, “che i principi di protezione dati trovano applicazione anche in questo contesto e devono essere adeguatamente rispettati.”

Questa una sintesi delle indicazioni dei Garanti, riportate nella newsletter del Garante italiano:
- il fatto che dati personali siano accessibili al pubblico non significa che essi siano sottratti alle garanzie previste dalla legislazione in materia di protezione dati.
- E’ necessario che ICANN definisca chiaramente quali sono le finalità di Whois e quali attività sono compatibili con tali finalità. Sinora l’apposita task force costituita da ICANN non è riuscita nell’intento.
- In base alla direttiva europea (ed alle leggi nazionali di recepimento), i dati devono essere “pertinenti e non eccedenti” rispetto alle finalità del trattamento. E’ dunque necessario limitare la quantità dei dati personali inseriti nel registro, e soprattutto distinguere fra la registrazione di nomi di dominio effettuata da singoli e quella effettuata da imprese o altre persone giuridiche. Nel primo caso, infatti, non è necessario che i dati personali (indirizzo, numero di telefono) utili per contattare il titolare del dominio siano resi pubblici.
I Garanti consigliano un approccio simile a quello adottato in alcuni Paesi europei i dati personali del titolare sono noti ai fornitori dei servizi di registrazione, che provvedono eventualmente a contattarlo qualora insorgano problemi relativamente al sito.
- Il principio di proporzionalità impone, inoltre, di limitare l’accesso ai dati disponibili nel registro senza renderli indiscriminatamente di dominio pubblico.
- L’utilizzazione dei dati contenuti nei registri Whois per scopi di marketing diretto non è compatibile con le finalità di tali registri; inoltre l’utilizzazione di indirizzi di posta elettronica (presenti nei registri Whois) per fini di marketing diretto deve basarsi sul previo consenso espresso dell’interessato.

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