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Rischio stress: quale deve essere il ruolo del medico competente?

Rischio stress: quale deve essere il ruolo del medico competente?
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio psicosociale e stress

17/07/2023

Un intervento si sofferma sul ruolo del medico del lavoro, sulle criticità e opportunità in relazione alla valutazione dello stress lavoro correlato e alla prevenzione dei rischi psicosociali. Il contributo del medico competente.

Milano, 17 Lug – Come ricordato anche nell’articolo di presentazione del documento “ Primo documento di consenso. Dallo stress lavoro correlato alla prevenzione dei rischi psicosociali”, prodotto dal gruppo di lavoro sullo stress lavoro correlato (SLC) della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione ( CIIP), le indicazioni normative e scientifiche degli ultimi anni “convergono sulla necessità ed opportunità di aprire la prospettiva della prevenzione ad una analisi più ampia e corrispondente ai nuovi fattori di rischio (es. telelavoro) ed alla dimensione individuale che ne può derivare”. E la Consulta CIIP propone, infatti, di “interrogarsi sul passaggio dalla prevenzione dello stress lavoro correlato ai rischi psicosociali attraverso lo scambio di esperienze”, la presentazione del documento di consenso indicato sopra e attraverso momenti di confronto come il convegno “Dallo stress lavoro correlato alla prevenzione dei rischi psicosociali” che, organizzato dalla Consulta, si è tenuto alla Clinica del lavoro di Milano il 29 marzo 2023.

 

Il convegno ha permesso di approfondire anche diverse tematiche connesse al ruolo del medico competente in relazione ai rischi psicosociali e ci soffermiamo brevemente, oggi, sull’intervento e sulle slide dal titolo “Il ruolo del medico del lavoro tra complessità e opportunità” a cura di D. Bontadi, R. Montagnani, P. Patanè, P. Torri (Gruppo di lavoro ANMAdi Padova).

 

Nell’articolo di presentazione dell’intervento ci soffermiamo, in particolare, sui seguenti argomenti:


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Valutare il rischio stress lavoro correlato: gli elementi contraddittori

Riguardo al contenuto del Primo documento di consenso CIIP gli autori si soffermano sulle perplessità espresse in merito all’efficacia del metodo di valutazione del rischio stress lavoro correlato in Italia, “in relazione a mancata o limitata:

  • cultura del benessere da parte di molte aziende (sottovalutazione del problema, difensivismo, paura di contenziosi medico-legali, burocratismo)
  • adozione dell’Accodo Quadro SLC come strategia di miglioramento dell’efficienza delle aziende (art.1 com3) e partecipazione dei lavoratori nella ricerca delle soluzioni (art.4 com3)
  • valorizzazione delle competenze, conoscenze interne all’impresa e frequente affidamento ad esterni della VDR
  • attivazione di strumenti di ascolto e partecipazione informata e formata di lavoratori e RLS
  • coinvolgimento dei medici competenti
  • corretta identificazione ed analisi per gruppi omogenei, aspecificità, mancato coinvolgimento degli RLS
  • attenzione ai problemi man mano rilevati e scarsa attitudine alle soluzioni (ergonomiche, formative, organizzative) dei problemi individuati
  • attenzione agli aspetti di progettazione, organizzazione, gestione del lavoro e predilezione per interventi di prevenzione rivolti al singolo ed al sostegno delle sue capacità di far fronte allo stress”.

 

E con particolare riferimento al ruolo del medico competente si riportano alcuni elementi contraddittori nel processo di valutazione del rischio stress nelle aziende.

 

Ad esempio riguardo al datore di lavoro si indica che “a distanza di anni questa valutazione di rischio rimane spesso una attività ‘estranea’”:

  • “non è ancora stato compresa la sua vera finalità
  • le modalità di affronto rimangono immutate, senza introdurre modifiche e quindi ridotte a rituale.
  • fatta in casa; la partecipazione di esperti è limitata
  • l’azienda comunque ne deve uscire ‘bene’”.

Tuttavia in alcuni casi la valutazione è stata:

  • “una occasione importante per fare un check-up della propria organizzazione
  • la possibilità di un confronto lungo la catena delle responsabilità”.

 

Mentre riguardo al medico competente si indica che “non c’è stata una rivendicazione del ruolo di valutatore in quanto ‘esperto’, per cui, come per altre valutazioni di rischio, il MC rimane ai margini”. E in questo caso “c’è anche un aggravante: se non partecipi, difficilmente puoi fare dei rilievi utili”.

Senza dimenticare che la partecipazione:

  • Richiede una preparazione importante ed un coinvolgimento non formale
  • Evidenzia il valore aggiunto del MC
  • Valorizza il ruolo di garanzia trasversale del MC”.

 

Rischio stress: l’inserimento del medico competente nel contesto aziendale

Ma cosa vuol dire l’inserimento del medico competente nel contesto aziendale?

 

Gli autori indicano che “non si può parlare di medico competente e tanto meno del suo impegno, senza una definizione che identifichi bene il suo ruolo e la sua specificità. Tanto più su un tema come quello dello stress lavoro correlato e la prevenzione del rischio psicosociale”.

 

Si sottolinea poi che il medico competente svolge un ruolo importante nei casi di disagio psicosociale che si manifestano sul posto di lavoro: “si trova al centro dei dinamismi aziendali”, conosce le “relazioni tra le diverse parti coinvolte”, conosce “le persone e il contesto lavorativo”, “può proporre azioni preventive”. In questo senso il medico competente è “un’antenna sensibile perché uno dei suoi compiti specifici è l’osservazione diretta della realtà lavorativa”.

 

L’intervento ricorda poi che i risultati delle valutazioni del rischio stress lavoro correlato “non rispecchiano quelli degli altri paesi europei”. E se in Italia “vi è frequentemente un anacronistico e tranquillizzante ‘semaforo verde’”, le esperienze in cui si attuano entrambi i tipi di valutazione (preliminare e approfondita) “permettono un’analisi più completa della condizione di rischio dei lavoratori e consentono un loro maggior coinvolgimento nell’identificazione delle misure di prevenzione e delle priorità di intervento”.

 

Valutazione dello stress lavoro correlato e contributo del medico competente

Veniamo, infine, al contributo del medico competente in materia di stress lavoro-correlato.

 

Si sottolinea che “il valore del MC nella valutazione dello stress lc sta innanzitutto nel suo coinvolgimento che può essere:

  • nella fase di progettazione
  • nella in-formazione
  • valutazione critica di eventi sentinella
  • nell’analisi del lavoro
  • nella condivisione di azioni correttive
  • nella discussione dei risultati
  • nel correlare i risultati della sorveglianza sanitaria alla valutazione”.

 

E i risultati sono utili nella misura in cui:

  • “riflettono la reale situazione
  • suggeriscono un piano di miglioramento
  • aprono a processi di modifica della governance”.

 

Gli autori concludono poi segnalando diversi aspetti.

Ne riportiamo alcuni:

  • “Al MC si tende ad affidare sempre più compiti e sempre più responsabilità: è il riconoscimento di un valore che il periodo pandemico ha reso particolarmente, evidente assegnandogli un ruolo centrale nella gestione della prevenzione e nel contenimento dell’infezione.
  • Ci sono spazi e interventi che il MC può interpretare anche al di là degli obblighi di legge”.
  • “Il MC deve però avere una prospettiva diversa da quella che gli è stata costruita addosso, dove il formale sembra prevalere rispetto al sostanziale. In questo modo si corre il rischio che tutto il sistema di prevenzione si orienti ad una medicina difensiva.
  • Le direttrici che sembrano emergere dai PNP e dagli orientamenti della Commissione Europea invitano ad una prospettiva più aperta e costruttiva”.

 

Se nel titolo dell’intervento si parla anche di opportunità è poi perché “partecipare alla valutazione e gestione di questo rischio” permette ai medici competenti “una più completa conoscenza e intelligenza della realtà” e, di conseguenza, dà la possibilità di “lavorare più efficacemente”.

 

Rimandiamo, infine, alla lettura integrale delle slide che si soffermano anche su:

  • questionario di Karasek a 49 item e punti di forza
  • questionario di Siegrist
  • fattori inerenti l’organizzazione del lavoro in una pubblica amministrazione
  • work ability (WAI)
  • strumenti di valutazione dello SLC contestualizzati alle PMI
  • interviste semi-strutturate
  • risultati di alcune sperimentazioni

 

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

“Il ruolo del medico del lavoro tra complessità e opportunità”, a cura di D. Bontadi, R. Montagnani, P. Patanè, P. Torri (Gruppo di lavoro ANMA di Padova), intervento al convegno “Dallo stress lavoro correlato alla prevenzione dei rischi psicosociali”, marzo 2023.

 



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