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Rapporti regionali Inail di Piemonte e Molise

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

06/12/2006

Piemonte: in calo gli infortuni sul lavoro e gli incidenti mortali. Molise: diminuiscono gli infortuni, ma cala anche l’occupazione.

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Sono stati presentati i rapporti regionali Inail 2005 per il Piemonte e il Molise. In entrambe le regioni si assiste ad un calo degli infortuni, ma nel Molise calano meno e cala anche l’occupazione: lo 0,5% in meno rispetto all’anno precedente contro il 2,8% a livello nazionale (ma comunque oltre il 30% in meno rispetto a quelli indennizzati nel 1990).
La sostanziale stabilità del dato infortunistico, però, contrasta con la diminuzione del numero complessivo di occupati in regione (-2.300 unità) e non risulta in linea con i valori registrati a livello nazionale (-2,8% rispetto al 2005). Anche se – come il Rapporto mette in luce – tra il 2001 e il 2005 il calo degli infortuni in Molise è pari al 15%, mentre l’indice di frequenza infortunistica è al di sotto della media nazionale.
Settori produttivi.La diminuzione più accentuata si è verificata nel comparto dell’agricoltura (-101 casi pari ad oltre il -9%), controbilanciata dall’aumento registrato nell’industria e servizi (+50 casi pari al +1,5%) e nel settore della Pubblica amministrazione (+29 casi pari al +23%).
Infortuni mortali. Nel 2005 si sono verificati 4 infortuni mortali in meno rispetto all’anno precedente, passando da 16 a 12 casi. Dei 10 casi registrati nell’industria e servizi 4 si sono verificati nelle costruzioni e 2 nel commercio. La sede della lesione mortale è quasi sempre il cranio e la modalità di accadimento più ricorrente è la caduta dall’alto nell’industria e i mezzi di trasporto e di lavoro nell’agricoltura. L’indice infortunistico per gli infortuni mortali, nonostante la riduzione del 25% registrata nel 2005, risulta ancora essere tra le più elevate del territorio nazionale (15 casi per 100mila addetti INAIL).
Lavoratori stranieri e atipici. L’analisi degli infortuni 2005 riferita per tipologia di lavoratori evidenzia un aumento degli infortuni a carico dei lavoratori provenienti da paesi extracomunitari (passando da 102 casi del 2004 ai 156 del 2005) e di quelli interinali; stabili gli eventi lesivi a carico dei parasubordinati.
Infortuni in itinere.In aumento anche gli infortuni in itinere: sono passati dai 102 casi del 2004 ai 156 del 2005.
Malattie professionali.Le malattie professionali nell’industria e servizi nel 2005 sono state 114, in aumento rispetto ai 92 casi denunciati nel 2004. La tipologia più ricorrente è l’ipoacusia, seguite dalle patologie emergenti muscolo-scheletriche causate da movimenti ripetuti o posizioni lavorative incongrue.

 

Per il Piemonte, ilRapporto Regionale 2005 mostra un calo degli infortuni sul lavoro e degli incidenti mortali.

In termini assoluti, se nel 2001 sono stati denunciati quasi 82mila infortuni sul lavoro di cui 143 mortali, nel 2005 si è passati a 75.604 infortuni denunciati di cui 91 mortali.
Nella grande maggioranza dei casi si è trattato di eventi che si sono verificati tra lavoratori dell’industria e servizi (67.882 nel 2005, oltre il 90%), mentre nel settore agricolo gli incidenti sono stati 5.781.
Donne e lavoro. Il Rapporto Annuale dell’INAIL Piemonte del 2005 dedica una particolare attenzione al lavoro femminile.
Negli ultimi tre anni risulta in moderata crescita la percentuale di infortuni occorsi a lavoratrici denunciati e indennizzati. Si passa dal 25,89% del totale nel 2003 al 27,45% nel 2005.
Se si tiene conto che in questi anni l’occupazione femminile ha rappresentato costantemente oltre il 40% dell’occupazione totale risulta chiaro che le donne paiono meno esposte agli infortuni.
Per quanto riguarda invece le malattie professionali si nota come le donne siano maggiormente soggette ad alcuni tipi di patologia come quelle cutanee e osteoarticolari. Per il primo caso la spiegazione può essere legata alla maggior presenza femminile in specifici ambiti di lavoro, mentre per le malattie osteoarticolari il dato può dipendere da una maggiore predisposizione morfologica femminile a sviluppare disturbi di tipo muscolo-sheletrici.

Link ai rapporti regionali Inail 2005

 

 

 

 

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