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Stoccaggio in sicurezza delle merci accatastate

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

25/07/2011

Una lista di controllo dedicata al controllo e alla prevenzione dei rischi per i lavoratori addetti allo stoccaggio delle merci. I principali pericoli, l’innalzamento e l’altezza delle cataste, le aree di deposito, le vie di circolazione e la formazione.

 
Lucerna, 25 Lug – Le attività di stoccaggio, di immagazzinamento carico e scarico merci non sono attività esenti da rischi. E non solamente per i pericoli per la salute di una movimentazione manuale inadeguata o per i rischi di incidente durante le movimentazioni effettuate con attrezzature come i carrelli elevatori
 
Per affrontare i rischi e le misure di prevenzione dell’attività di stoccaggio, ci affidiamo ad una lista di controllo di Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni; una lista di controllo prodotta qualche anno fa, prima dell’entrata in vigore del Decreto legislativo 81/2008, ma ancora valida e utile per i lavoratori.
 

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La lista di controllo, dal titolo “ Stoccaggio di merci accatastate”,  sottolinea che le operazioni di stoccaggio e accatastamento in ogni azienda devono essere “eseguite a regola d’arte per garantire la sicurezza degli addetti ai lavori e per consentire di trasbordare le merci in maniera efficiente”.
Questi sono i pericoli principali per i lavoratori addetti allo stoccaggio:
- “essere colpiti dal ribaltamento o dalla caduta delle merci;
- inciampare e cadere;
- pericoli connessi all’uso dei mezzi di trasporto”.
Bisogna tuttavia sottolineare che la lista di controllo volutamente non tratta dello stoccaggio di merci speciali (facilmente infiammabili, tossiche, …) e dei pericoli connessi.
 
Realizzazione delle cataste
Innanzitutto, prima di stoccare la merce, l’area di deposito deve essere scelta in modo accurato. “Bisogna tener conto soprattutto delle caratteristiche del pavimento (carico massimo sopportabile, assenza di dislivelli o irregolarità), delle condizioni di visibilità sulle vie di circolazione e dei cicli di produzione”.
 
È necessario poi che sia stata stabilita correttamente l’altezza massima consentita per le cataste.
Per stabilirla è bene tener conto dei seguenti aspetti:
– “caratteristiche delle merci, resistenza, forma, possibili deformazioni (se necessario rivolgersi al fornitore);
– caratteristiche del pavimento (sufficientemente resistente e piano);
– instabilità a causa di agenti esterni ( mezzi di trasporto, vento);
– vicinanza alle infrastrutture (illuminazione, rilevatori antincendio);
– sufficiente spazio di manovra sopra le cataste per i mezzi di sollevamento (ad es. gru)”.
Utilizzando questi dati può essere necessario ridurre l’altezza massima delle cataste.
 
Altre indicazioni relative alla formazione, all’innalzamento delle cataste:
- le regole per lo stoccaggio e il prelievo delle merci devono essere messe per iscritto e gli addetti ai lavori le devono conoscere;
- “le operazioni di stoccaggio e prelievo devono essere possibili senza doversi arrampicare sulle cataste”;
- quando si progetta un deposito all’aperto bisogna tenere in conto l’eventuale presenza di terze persone (bambini che giocano, vandali ecc.). “Possibili soluzioni: recinzione attorno al deposito e riduzione dell’altezza delle cataste”. 
 
Stato generale delle cataste 
La lista indica che per la sicurezza dei lavoratori è bene controllare che:
- il pavimento su cui poggiano le cataste sia sempre in buone condizioni (nessun dislivello, nessuna deformazione);
- le travi e i cunei di legno che servono da basamento siano sempre in buone condizioni;
- il pavimento del deposito e le pareti siano contrassegnati e le merci vengano accatastate all’interno delle linee di demarcazione;
- le vie di circolazione e gli accessi ai depositi siano liberi da ostacoli; 
- la catasta non si possa rovesciare o la merce cadere;
- le merci in fondo alla catasta non possano essere danneggiate da quelle sopra di esse. “Le indicazioni relative allo stoccaggio consegnate dal fornitore devono essere presenti”;
- per spostare le merci i lavoratori dispongano di adeguati ausili (ad es. pinze e forche speciali);
- i lavoratori abbiano a disposizione scale o di altri ausili per accedere alle cataste e questi siano in buono stato;
- le vie di circolazione nell’azienda siano correttamente dimensionate;
- le aree di deposito interne ed esterne all’azienda siano sufficientemente illuminate (“illuminamento minimo pari a 100 lux”).
 
Nel documento - a cui rimandiamo i nostri lettori per una lettura più esaustiva - sono presenti diverse immagini esplicative, ad esempio con riferimento ai criteri di base per dimensionare le vie di circolazione o agli esempi di basamento per una catasta di legno.
 
Organizzazione, formazione e comportamento dei lavoratori 
Alcune indicazioni in merito all’organizzazione del lavoro:
- i lavoratori devono disporre dei necessari dispositivi di protezione individuale;
- nel piano di manutenzione aziendale deve essere prevista la segnaletica adeguata, in modo da poterla aggiornare periodicamente;
- deve essere effettuata la manutenzione dei supporti e dei contenitori di movimentazione (palette, telai per palette, big bags, ecc.).
 
Qualche cenno sulla formazione.
I lavoratori devono essere istruiti e addestrati per l’attività che sono chiamati a svolgere.
E la formazione “deve comprendere:
– procedure per lo stoccaggio e il prelievo delle merci;
– uso corretto dei dispositivi di sollevamento ( carrelli elevatori, carroponti, ecc.);
– uso dei dispositivi di protezione individuale;
– ordine e pulizia nei depositi;
– manutenzione;
– verifica periodica delle condizioni delle merci”.
 
Infine, come spesso sottolineato nei documenti di Suva, si ricorda che i “superiori” devono verificare e imporre che le regole stabilite e comunicate durante la formazione siano rispettate.
 
 
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i lavoratori.
 
 
 
Suva, lista di controllo, “ Stoccaggio di merci accatastate”, (formato PDF, 507 kB).
 
 

 


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