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Lavoro, produttivita' e benessere

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Istruzione

07/02/2007

“I problemi dello stress sul lavoro: quale la via “necessaria” verso l’affermazione del benessere sul luogo di lavoro?”. Pubblicato il documento programmatico del convegno svoltosi recentemente a Roma.

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Nell’ambito dell’Osservatorio nazionale sul Benessere Organizzativo Cisl, è stato pubblicato il Documento programmatico del Convegno Europeo “I problemi dello stress sul lavoro: quale la via “necessaria” verso l’affermazione del benessere sul luogo di lavoro?” svoltosi a Roma il 2 e 3 Febbraio presso la sala delle Conferenze della Camera dei deputati a Palazzo Marini e organizzato da 626-CISL e SIF (Società Italiana di Psicoterapia Funzionale Corporea).

Riportiamo l’interessante introduzione in cui è ben delineato il contesto in cui si colloca il problema dello stress sul lavoro.

Nel documento è anche analizzata la situazione della salute e sicurezza in Europa, gli aspetti giuridici e la giurisprudenza, le acquisizioni della scienza, gli interventi collettivi in ambiente di lavoro e le azioni concrete possibili verso un modello italiano.

Sempre in tema, segnaliamo anche un articolo di approfondimento su “Responsabile nazionale della salute e sicurezza sul lavoro e della Responsabilità Sociale delle Imprese” a cura di Cinzia Frascheri.

Contesto
- L’Organizzazione Mondiale della Sanità già dal 1987 ha definito come salute «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo l’assenza di malattia o infermità».
- E’ pertanto condiviso l’assunto che il Benessere non vada inteso solo in senso individuale, ma correlato con il Benessere sociale.
- L’attenzione al Benessere significa mettere in primo piano l’importanza imprescindibile della persona, delle sue condizioni di vita intrecciate indissolubilmente con quelle sul posto di lavoro, e dei suoi riflessi, nell’ambito sociale e familiare.
- Il radicamento di uno stato di Benessere sul posto di lavoro, pertanto, può essere fortemente minato da una condizione di disagio lavorativo e/o di stress cronico, che rappresentano causa certa di danno e potenzialmente condizione-base dell’ammalarsi dell’individuo e, di riflesso, della società.
- Lo stress cronico e il disagio psico-fisico nei luoghi di lavoro non possono più essere considerati un problema occasionale ed individuale, in quanto vanno assumendo le proporzioni di un fenomeno globale, che colpisce ogni categoria professionale, in ogni luogo di lavoro ed in ogni Paese, e assurge a fattore invalidante della persona, in specifico nel contesto lavorativo. I danni che ne derivano hanno costi estremamente rilevanti per le aziende private e pubbliche.
- Lo stress è al secondo posto tra i problemi di salute e sicurezza sul lavoro ed interessa il 28% dei lavoratori dell’Unione Europea (dati Fondazione di Dublino 2002).
- Da anni in Europa sta crescendo l’impegno, espresso in diverse forme, volto a prevenire, riconoscere ed eliminare le cause del disagio psico- fisico nei luoghi di lavoro, piuttosto che limitarsi a trattarne le conseguenze.
- La prevenzione, la diagnosi e la cura vanno visti come fondamentali interventi per il raggiungimento del Benessere sul luogo di lavoro, ma anche dell’azienda, in quanto non in contrasto, ma anzi in accordo, con la produttività e l’efficienza aziendale e del Paese.
- L’organizzazione del lavoro non può trascurare che all’interno del processo lavorativo non vi è solo la componente tecnica, ma vi è l’elemento pulsante, la componente umana rappresentata dalla popolazione lavorativa nel suo complesso. Lo stato di efficienza, pertanto, raggiungibile portando i processi tecnici ad eccellenza, deve necessariamente comprendere anche il fattore umano. L’importanza di occuparsi di queste tematiche (con interventi preventivi, diagnostici, curativi) deve rientrare nel tessuto culturale della società per una piena e ampia consapevolezza.
- I luoghi di lavoro, oggi rappresentano più che mai, significativi contesti nei quali stimolare e promuovere lo sviluppo dellapersona, con conseguenti ricadute positive su tutto il sistema aziendale e, di riflesso, sociale.

Il documento è a cura di Cinzia Frascheri (CISL) e Luciano Rispoli (SIF).

 

 

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