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Manutenzione: come individuare personale qualificato e competente
Bologna, 16 Lug â Sappiamo quanto la manutenzione delle attrezzature di lavoro, - intesa come combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, previste durante il ciclo di vita di unâattrezzatura, destinate a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta â sia unâattivitĂ fondamentale per la sicurezza e salute dei lavoratori, ma a sua volta anche quanto sia unâattivitĂ ricca di pericoli per chi la svolge. Come ricordato da una precedente campagna dellâAgenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro dedicata interamente alla manutenzione sicura.
Ed è lo stesso D.Lgs. 81/2008 a richiedere lâobbligo di una corretta gestione delle attrezzature di lavoro (art. 71): ogni datore di lavoro deve ânon solo mettere a disposizione dei suoi lavoratori attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza conformemente alle disposizioni legislative nazionali o di recepimento delle direttive comunitarie e adeguate al lavoro da svolgere ma deve anche provvedere affinchĂŠ tali attrezzature siano oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la rispondenza alle caratteristiche tecniche e di funzionamento originaliâ.
A parlare di manutenzione, con particolare riferimento alle competenze necessarie per farla, è un intervento presentato al convegno Inail âMacchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materialiâ, convegno che si è tenuto il 17 ottobre 2013 ad Ambiente Lavoro di Bologna.
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Nellâintervento - dal titolo âL'individuazione delle Persone Competenti all'interno dell'organizzazione aziendaleâ e a cura dellâIng. Abdul Ghani Ahmad (Ministero del Lavoro e delle politiche sociali - Div. VI) - si sottolinea che gli interventi di manutenzione possono essere classificati nel âseguente modo:
- manutenzione ordinaria: esecuzione delle procedure specificate nel libretto dâuso dellâattrezzatura e che possono essere eseguite anche dallâoperatore al fine di assicurare il corretto uso dellâattrezzatura stessa;
- manutenzione straordinaria: interventi eseguiti in seguito al verificarsi di inconvenienti non prevedibili (ad esempio guasti, anomalie, âŚ) e che normalmente sono realizzati da tecnici specializzatiâ.
E gli scopi fondamentali della manutenzione sono:
- â mantenere le macchine e le attrezzature in grado di funzionare nelle condizioni stabilite dal costruttore;
- garantire la sicurezza degli operatori e la tutela ambientale;
- prolungare la vita utile delle attrezzature;
- prevenire i guasti al fine di evitare di intervenire successivamenteâ.
Dopo essersi soffermato sul registro delle manutenzioni e sui suoi contenuti, il relatore affronta due aspetti che riguardano le interfacce del sistema manutenuto e si riferiscono allâambiente esterno al sistema:
- âla prima interfaccia riguarda il sistema e lâuomo (utilizzatore o manutentore che sia) ed attiene alla sicurezza dellâambiente circostante al sistema, genericamente detta âluogo di lavoroâ;
- la seconda interfaccia riguarda il sistema e lâambiente in quanto tale ed attiene al mantenimento di una âecologiaâ compatibile con la tutela del patrimonio ambientale e con la salvaguarda dellâambiente naturaleâ.
Tali interfacce â âtenute sotto controllo solo in societĂ dove la sicurezza delle persone e la tutela dellâambiente sono valori consolidatiâ - hanno un formidabile impatto economico. âVedansi a tal proposito le statistiche sulla sicurezza del lavoro (infortuni), le quali evidenziano i costi generati e per contro le economie che si potrebbero conseguire se in qualche modo migliorassero queste statisticheâ.
E ricordando, che è lo stesso Testo Unico a chiedere che in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, âi lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compitiâ, lâintervento continua sottolineando che affinchĂŠ la manutenzione migliori il conto economico delle imprese, âè necessario rafforzare i suoi principali elementi costitutivi che sono:
- le competenze di base degli addetti;
- la formazione continua per adeguare le competenze nel tempo;
- la diagnostica tecnica precoce;
- il sistema informativoâ.
Se è necessario affidare unâattivitĂ importante come lâattivitĂ di manutenzione a personale competente e qualificato, dobbiamo interrogarci sul concetto di competenza.
Generalmente â continua il relatore - fa venire in mente il significato di âsaper fare bene una cosaâ, essere âpreparatiâed âespertiâ in un determinato settore o attivitĂ . Ă un concetto complesso che può essere definito anche in termini giuridici e che, tuttavia, può essere un comportamento osservabile e misurabile.
In particolare i possibili orientamenti fondamentali dellâapproccio per competenze, ad un livello âmacroâ sono:
- âlâapproccio individuale che enfatizza lâimportanza di alcune caratteristiche personali legate alla motivazione e alla realizzazione per la riuscita professionale;
- lâapproccio razionale per ârazionaleâ, âstrategicoâ o âsistemicoâ, (definito cioè sulle competenze essenziali che lâimpresa, come soggetto collettivo, deve possedere per essere competitiva);
- lâapproccio cognitivista. La competenza come il âsistema di rispostaâ di una persona in un determinato contestoâ.
Il relatore nel suo intervento â che vi invitiamo a visionare integralmente - si sofferma ampiamente sulle applicazioni del modello delle competenze in azienda, con specifico riferimento a vari aspetti:
- selezione;
- pianificazione e sviluppo;
- formazione;
- valutazione delle prestazioni;
- valutazione delle posizioni;
- sistemi retributivi ed incentivanti.
Riassumendo si può dire che la competenza ânon è direttamente proporzionale alla quantitĂ di conoscenze e di abilitĂ che possediamo (nĂŠ tantomeno ai titoli che ognuno di noi può ascrivere nel suo curriculum), quanto piuttosto alla capacitĂ di saperli applicare e adattare alle varie situazioni e contestiâ. Saremo âtanto piĂš competenti ⌠quanto piĂš saremo capaci di adattare i nostri comportamenti e il nostro stile ⌠alla varie situazioni in cui ci troviamo. In definitiva, le competenze si formano dallâintegrazione tra molteplici risorse interne della persona, costituite in modo particolare da nozioni (sapere), da abilitĂ (saper fare) ed anche da attitudini e caratteristiche personali (saper essere)â.
A questo proposito la relazione mostra come inserire il concetto di competenza in relazione agli obblighi previsti dalla normativa di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (ad esempio con riferimento ai datori di lavoro) e si sofferma sulle attivitĂ di controllo di cui allâart. 71 (comma 8) dove è richiesto che il datore di lavoro si rivolga a persona competente.
In questo caso âle norme tecniche ad oggi disponibiliâ definiscono ad esempio âi requisiti che le diverse figure chiamate a svolgere controlli sulle attrezzature di sollevamento devono possedereâ.
Riprendiamo brevemente alcuni profili del personale coinvolto nelle attivitĂ di controllo:
- conduttore di gru (identificabile con lâoperatore di cui allâart. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.): persona che fa funzionare la gru al fine di posizionare dei carichi. Ă responsabile della manovra corretta dellâattrezzatura. Deve essere adeguatamente addestrato per la specifica tipologia di gru ed avere una sufficiente conoscenza della gru, dei suoi comandi e dei suoi dispositivi di sicurezza. [EN 12480-1];
- imbracatore (identificabile con lâoperatore di cui allâart. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.): responsabile dellâattacco e dello sgancio del carico al e dallâorgano di presa della gru, cosĂŹ pure dellâutilizzo della corretta attrezzatura di sollevamento in conformitĂ con la pianificazione della manovra per il buon posizionamento dei carichi. [EN 12480-1];
- personale di manutenzione [identificabile con lâoperatore di cui allâart. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. se specificatamente qualificato secondo quanto previsto allâart. 71 comma 7 lett. b)]: personale responsabile della manutenzione della gru e del suo sicuro e soddisfacente funzionamento. Eâ tenuto ad effettuare ogni manutenzione necessaria. Deve avere piena familiaritĂ con lâattrezzatura ed i rischi che essa presenta e con le procedure di intervento previste. [EN 12480-1];
- tecnico esperto [identificabile con lâoperatore di cui allâart. 69 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. se in possesso delle competenze necessarie come previsto allâart. 71 comma 8 lett. c)]: persona che, per la sua preparazione ed esperienza, possiede capacitĂ e conoscenze nel campo delle gru e sufficiente familiaritĂ con le principali regolamentazioni per poter determinare eventuali scostamenti dalle condizioni previste.[ISO 9927].
Lâintervento si conclude riportando poi indicazioni sulle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori e si ribadisce la necessitĂ di usare personale di manutenzione qualificato e competente.
â L'individuazione delle Persone Competenti all'interno dell'organizzazione aziendaleâ, a cura dellâIng. Abdul Ghani Ahmad - Ministero del Lavoro e delle politiche sociali - Div. VI (formato PDF, 1.37 MB).
RTM
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: silvano sala - likes: 0 | 16/07/2014 (15:07:07) |
bello !! complimenti, esaustivo. |