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Rischio chimico: indicazioni e strumenti per la valutazione dei rischi

Rischio chimico: indicazioni e strumenti per la valutazione dei rischi

Autore: Ufficio Stampa

Categoria: Valutazione dei rischi

15/09/2022

Come affrontare la valutazione dei rischi da esposizione ad agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni? Ci sono strumenti per elaborare facilmente idonei documenti di valutazione? Blumatica Chimico, il software che supporta le aziende.

 

L’utilizzo di sostanze chimiche è sempre più diffuso all’interno dei luoghi di lavoro. Alcune ricerche nei Paesi dell’Unione Europea hanno rilevato la presenza di sostanze pericolose in quasi il 40% degli ambienti lavorativi, con evidenti rischi per l’ambiente, la salute e la sicurezza dei lavoratori.

 

Risulta dunque evidente come l’analisi del rischio chimico non possa essere confinata alle industrie di processo, ai laboratori chimici, alle imprese che manipolano enormi quantità di sostanze chimiche. Sono molte di più le aziende che espongono i lavoratori, direttamente o indirettamente, a sostanze che possono causare danni per la salute o la sicurezza.

 

Lo stesso D.lgs. 81/2008 - Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – dedica al rischio chimico e alle sostanze pericolose uno dei tredici Titoli del decreto e prescrive che, anche nei casi in cui l’esposizione a tale rischio risulti essere al di sotto dei limiti di azione, occorre predisporre un idoneo documento di valutazione.

 

 

Cosa indicano i regolamenti europei riguardo alla pericolosità degli agenti chimici? Come eseguire la valutazione del rischio chimico? Esistono sistemi software che possono aiutare le aziende a elaborare idonei documenti di valutazione?

 

La valutazione del rischio chimico e i regolamenti europei

La valutazione del rischio chimico e l’identificazione dei fattori di rischio

Blumatica Chimico: lo strumento giusto per la valutazione del rischio chimico

 

La valutazione del rischio chimico e i regolamenti europei

Con l’emanazione del Regolamento 1907/2006 (Regolamento Reach), del Regolamento 1272/2008 (Regolamento CLP) e del Regolamento UE 830/2015 è cambiata la gestione delle sostanze chimiche in Europa con inevitabili conseguenze anche nell’attività di redazione e gestione del documento di valutazione del rischio chimico.

 

Ad esempio una delle finalità del Regolamento CLP, che per prevede nuovi criteri di classificazione, imballaggio ed etichettatura, è determinare quali proprietà di una sostanza o di una miscela permettono di classificarla come pericolosa affinché i pericoli che essa comporta possano essere adeguatamente identificati e resi noti.

 

Il Regolamento definisce 28 classi di pericolo: 16 classi di pericolo fisico, 10 classi di pericolo per la salute umana, una classe di pericolo per l'ambiente e una classe supplementare per le sostanze pericolose per lo strato di ozono.

 

Per una sostanza classificata secondo le regole previste dal CLP, vengono fornite diverse informazioni: pittogrammi, avvertenze, frasi H (per le indicazioni di pericolo), frasi EUH e frasi P (per le indicazioni di prudenza).

 

In particolare sono previsti 9 pittogrammi di cui 5 per i pericoli fisici, 3 per i pericoli per la salute ed 1 per i pericoli per l'ambiente e per ogni pittogramma sono identificate le classi e categorie di pericolo associate.

 

La valutazione del rischio chimico e l’identificazione dei fattori di rischio

La valutazione del rischio chimico è legata ad una serie di elementi detti fattori di rischio, la cui compresenza determina livelli di esposizione più o meno pericolosi per i lavoratori esposti.

 

Nell'identificazione di questi fattori occorre:

  • analizzare il ciclo produttivo, individuando i reparti, le relative attività e le mansioni svolte che comportano la presenza o l'utilizzo di agenti chimici;
  • elencare gli agenti chimici utilizzati per ogni reparto;
  • tenere conto del livello, tipo e durata dell'esposizione agli agenti chimici e della loro quantità;
  • tenere conto delle condizioni in cui vengono impiegati gli agenti chimici, ovvero dell'interazione con i fattori di rischio di tipo fisico quali: spazi di lavoro, temperatura, umidità, pressione, presenza di radiazioni nel campo del visibile, presenza di radiazioni infrarosse e ultraviolette, presenza di radiazioni ionizzanti, ecc.;
  • valutare l'influenza che possono avere gli impianti tecnici ausiliari (aspirazioni, ventilazioni, condizionamento, ecc.);
  • tenere conto delle eventuali misure di prevenzione e protezione già adottate o da adottare conseguentemente alla valutazione dei rischi come previsto dall'articolo 225 del D.Lgs. 81/2008.

 

Inoltre per le sostanze pericolose elencate nell'allegato XXXVIII del Testo Unico, eventualmente presenti nei reparti esaminati, è necessario verificare il rispetto dei valori limite di esposizione professionale, sia nelle 8 ore, sia nel breve termine. La valutazione andrà poi rivista in occasione di:

  • modifiche organizzative;
  • modifiche procedurali;
  • introduzione di nuova tecnologia;
  • introduzione di macchine e attrezzature;
  • ogni qualvolta la specifica situazione lo richieda.

 

In funzione dell'esito e del livello di rischio rilevato il datore di lavoro dovrà mettere in atto le idonee misure di protezione e prevenzione al fine di ridurre l'esposizione ai rischi che ne derivano.

 

Blumatica Chimico: lo strumento giusto per la valutazione del rischio chimico

Per poter eseguire, in modo semplice e allo stesso tempo completo, la valutazione dei rischi da esposizione ad agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni - ai sensi del Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. - Blumatica ha sviluppato il software Blumatica Chimico.

 

 

Corredato da un’ampia banca dati di circa 4000 sostanze, il software è indirizzato a quanti si occupano di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, consentendo di elaborare il Documento di Valutazione del Rischio Chimico per qualunque tipo di organizzazione.

L’utente potrà inoltre scegliere di eseguire la valutazione a partire dalle metodiche Mo.Va.Ris.ChAl.Pi.Ris.Ch ed Ispra.

 

Inoltre mediante Blumatica Chimico è possibile elaborare le seguenti schede di valutazione:

  • Rischio sicurezza
  • Analisi ambientali
  • Rischio salute
  • Rischio cancerogeno

E a supporto dell’utente sono state predisposte interfacce semplici ed intuitive arricchite di utili suggerimenti ed help rapidi.

 

 

Eseguire la valutazione del rischio chimico, oltre ad essere un obbligo di legge, consente di monitorare e pianificare idonei dispositivi di protezione al fine di ridurre l’esposizione dei lavoratori.

 

A questo proposito il software consente, in funzione della classe di rischio, di individuare in modo automatico le misure di prevenzione protezione da adottare.

 

Il link per avere ulteriori informazioni su Blumatica Chimico

 

 

Per avere altri dettagli su suite Blumatica Chimico è possibile visitare il sito Blumatica, scrivere a commerciali@blumatica.it e scaricare la versione di prova gratuita per 30 gg che consente di valutare tutte le funzionalità incluse nel software.

 

 





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