Problematiche derivanti dall’esecuzione di alcune lavorazioni
Il contributo che segue costituisce la seconda parte di un articolo che ha l’obiettivo di fornire una serie di indicazioni riguardanti i punti critici su cui, in fase di progettazione, il progettista e il CSP possono intervenire per eliminare o ridurre i rischi durante l’esecuzione dell’opera.
Leggi la prima parte dell’articolo:
Scelte progettuali e organizzative per eliminare o ridurre al minimo i rischi
In questo secondo contributo, ci si occuperà delle problematiche derivanti dall’esecuzione di una serie di tipologie di lavorazioni ricorrenti e cioè l’esecuzione di:
- scavi, trincee e fondazioni;
- murature;
- armature e strutture in cemento armato;
- lavori di carpenteria;
- lavori su facciate.
Scavi, trincee e fondazioni
- Individuare, in funzione delle caratteristiche geomeccaniche del sito ove verranno eseguiti i lavori di scavo, le possibili soluzioni progettuali atte a contenere i rischi di franamento del terreno o derivanti dagli spazi di lavoro ristretti quali, ad esempio, armature aggiuntive, maggiorazione dei volumi di scavo, miglioramento sagomatura/profili degli scavi, teli impermeabili di copertura, ecc.
- Fornire le indicazioni riguardo le aree interne al cantiere da destinare a stoccaggio provvisorio del materiale scavato.
- Pianificare le sequenze lavorative delle macchine movimento terra addette alla formazione dei piani di lavoro anche al fine ridurre il rischio per il personale di eventuali contatti accidentali con le stesse.
- Definire e dimensionare, in funzione dell’evoluzione dei lavori, le possibili aree di accumulo del terreno di risulta in attesa dell’allontanamento dal sito.
- Individuare le vie d’accesso per l’avvicinamento alle zone di scavo delle macchine di sollevamento e trasporto necessarie per posizionare casseri, gabbie d’armatura, elementi prefabbricati, ecc.
- Scegliere gli elementi da movimentare dando la priorità a quelli aventi peso e dimensioni contenuti nonché dotati di idonei punti di aggancio per una sicura movimentazione.
- Definire le vie d’accesso per l’avvicinamento alle zone di scavo delle autobetoniere e delle eventuali autopompe per il getto del cls, tenendo conto anche della necessità di disporre di spazio necessario per le manovre e per la sosta delle autobetoniere in attesa del getto.
- Valutare l’eventuale riutilizzo del materiale di scavo all’interno dello stesso cantiere e, se ciò non fosse possibile, fissare le modalità e le relative aree di stoccaggio del materiale di risulta prima dell’invio a discarica.
- Prevedere, in caso di interruzioni prolungate dei lavori, le modalità di protezione di quanto fino ad allora eseguito.
Murature
- Nel definire le tecniche di posa, per limitare i rischi per gli addetti, tenere conto delle dimensioni e del peso dei componenti nonché dei sistemi di connessione scelti.
- Scegliere tecniche di realizzazione delle murature tenendo conto della necessità di minimizzare il rumore, la formazione di polveri, la proiezione di schegge, l’utilizzo di materiali/sostanze pericolose per la salute, ecc.
- Nel caso di esecuzione di murature in elevazione, individuare le opere provvisionali che, in funzione della tipologia di opera da realizzare e delle soluzioni tecnologiche offerte dal mercato, garantiscano la sicurezza e la tutela della salute del personale addetto all’esecuzione dei lavori, prestando particolare attenzione alle tecniche da utilizzare per il montaggio e lo smontaggio delle stesse.
- Prevedere opere provvisionali tenendo conto della scelta del sistema costruttivo e delle tecniche utilizzate.
- Scegliere gli elementi da movimentare dando la priorità a quelli aventi peso e dimensioni contenuti nonché dotati di idonei punti di aggancio per una sicura movimentazione.
- Nella progettazione delle strutture tenere conto della necessità di prevedere l’allocazione dei dispositivi di ancoraggio delle opere provvisionali o dei dispositivi di protezione individuale da utilizzare anche per futuri interventi di manutenzione su quanto eseguito.
- Definire preventivamente definite le modalità di controllo/verifica della stabilità delle opere provvisionali predisposte per l’esecuzione dei lavori.
- Individuare i percorsi ottimali per la trasmissione dell’energia necessaria all’esecuzione dei lavori (elettrica, pneumatica, ecc.).
- Prevedere la tipologia delle protezioni da adottare per contenere il rischio di caduta di gravi dall’alto.
- Individuare preventivamente gli spazi necessari allo stoccaggio dei componenti utilizzati, dei leganti e degli aggregati.
- Prevedere, in caso di interruzioni prolungate dei lavori, le modalità di protezione di quanto fino ad allora eseguito.
Carmelo G. Catanoso
Ingegnere Consulente di Direzione
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