COVID-19: indicazioni per la prevenzione nei condomini
Il Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita in collaborazione con Centro Studi ANACI Lombardia, ha pubblicato un documento che propone una rilettura delle disposizioni istituzionali delle misure di prevenzione per il Coronavirus, con una interpretazione adattata al contesto condominiale, e offre risposte ad alcuni quesiti concreti posti da chi deve organizzare e gestire gli spazi comuni, i servizi, le relazioni in condominio.
COVID 19: indicazioni per la prevenzione nelle parti comuni del condominio
“Può essere utile chiarire alcune definizioni, perché spesso i termini di pulizia, igienizzazione, sanificazione, disinfezione vengono utilizzati senza distinzione.
• La pulizia consiste nella rimozione di polvere, residui, sporcizia dalle superfici, è realizzata con detergenti e mezzi meccanici e rimuove anche parte di contaminanti patogeni
• La igienizzazione consiste nella pulizia a fondo con sostanze in grado di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfici. Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio o candeggina) sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma non sono considerate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici.
• La disinfezione è il procedimento che con l’utilizzo di sostanze disinfettanti riduce la presenza di agenti patogeni, distruggendone o inattivandone in una quota rilevante ma non assoluta (si parlerebbe in tal caso di sterilizzazione).
• La sanificazione è l’intervento globalmente necessario per rendere sano un ambiente, che comprende le fasi di pulizia, igienizzazione e/o disinfezione, e di miglioramento delle condizioni ambientali (microclima: temperatura, l’umidità e ventilazione).
Il termine sanificazione quindi comprende le attività di pulizia ordinaria con acqua e detergente alla quale segue un trattamento di decontaminazione (igienizzazione e/o disinfezione). La sanificazione può essere necessaria per decontaminare interi ambienti, richiedendo quindi attrezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze professionali, oppure aree o superfici circoscritte, dove gli interventi sono alla portata anche di soggetti non professionali. La sanificazione interviene riducendo o abbattendo i microrganismi patogeni nell’immediato, ma la sua efficacia non dura nel tempo. Sono importanti gli interventi di pulizia e igienizzazione frequenti, anche se più circoscritti alle superfici di più frequente contatto.”
Il documento contiene alcune interessanti FAQ, tra le quali scegliamo di pubblicarne una relativa ai lavoratori legati al condominio:
“Quali sono gli ulteriori obblighi verso i dipendenti di condominio
Il custode o il dipendente di condominio può assumere in questo periodo un importante ruolo di connessione tra soggetti esterni e condomini, ricevendo merci, corrispondenza, ma anche relazionandosi con altri operatori professionali.
Il custode o il dipendente quindi può essere esposto al contatto con soggetti portatori di infezione. Va quindi ridefinita e comunicata la sua nuova attività ordinaria, le modalità di svolgimento, e soprattutto vanno fornite tutte le protezioni adeguate per i compiti assegnati.
1. Seguire accuratamente le indicazioni delle Autorità Sanitarie fornite via televisione, internet, stampa, eccetera
2. Informare immediatamente l’Amministrazione in caso di raffreddore o malessere o leggera febbre (e stare a casa: se la febbre supera i 37,5, chiamare il proprio medico di base)
3. Informare immediatamente l’Amministrazione in caso di possibili contatti accidentali con persone che hanno contratto il virus o che sono in quarantena conclamata
4. Evitare contatti fisici ravvicinati con i condòmini e ogni genere di visitatore, mantenendo almeno (cautelativamente) due metri di distanza
5. Utilizzare guanti in lattice monouso e, se possono farvi sentire più tranquilli, mascherine, che saranno forniti dal condominio
6. Non fare entrare nessuno in guardiola, salvo autorizzazioni dell'Amministrazione
7. Non entrare in casa di nessuno, salvo autorizzazioni dell'Amministrazione
8. In assenza di guanti, lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi, oppure utilizzare un disinfettante per mani a base di alcool
9. Gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani
10. Rispettare rigidamente le norme di sicurezza nel trattamento dei rifiuti (con utilizzo scrupoloso di tutti i dispositivi di protezione necessari)
11. Se siete a conoscenza di persone influenzate, raffreddate o con difficoltà respiratorie, evitare il più possibile di entrare in contatto (e se non possibile, mantenere obbligatoriamente i due metri di distanza di rispetto)
12. È possibile ritirare buste e pacchi, ma con guanti in lattice o lavarsi accuratamente le mani subito dopo, senza toccarsi il viso.”
Il documento prosegue, fra le altre cose, con un capitolo dedicato al “Distanziamento sociale: convivenza tra condomini e presenza di attività lavorative” dove viene precisato che in caso di “Per le Aziende che effettuano attività urgenti di riparazione guasti o installazioni indifferibili nei condomini e/o presso abitazioni occorre se possibile prendere contatti prima di effettuare l'intervento per fornire informazioni circa il contesto operativo, concordare l'accesso in sicurezza al condominio e/o presso abitazione dell'utente, avere informazioni sulle misure aziendali predisposte per il contenimento dell’epidemia, come l’uso di protezioni individuali, procedure di smaltimento rifiuti.”
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Rispondi Autore: Enzo - likes: 0 | 22/10/2020 (08:31:30) |
Mi sarei aspettato indicazioni o almeno consigli sulla gestione degli ascensori |
Rispondi Autore: Alfonso - likes: 0 | 02/12/2020 (12:26:12) |
Sono portiere di un fabbricato di 105 u. mobiliari. vi è uno studio medico associato dove spesso si trovano due medici nello stesso orario e puntualmente per far rispettare le regole devo litigare sia con il medico e sia con i pazienti vige nessuna tutela per noi esposti per far rispettare le regole non essendovi una indicazione unica al comportamento per la corretta vigilanza e prevenzione sempre abbandonati a noi stessi anche se si lavora per l'interesse collettivo avremmo bisogno di più sostegno giudiziario |