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Sicurezza negli aeroporti: significative innovazioni allo scalo di Caselle
L'aeroporto di Torino-Caselle "oggi come oggi è uno dei piu' sicuri d'Italia e d'Europa'', queste le parole di Fabio Battaggia, l'amministratore delegato della Sagat, la società di gestione dello scalo torinese.
Dal 1997, anno in cui a causa di un violento temporale estivo vi era stato un black-out, ad oggi sono stati spesi circa 14 miliardi per installare presso lo scalo i piu' sofisticati ed efficienti sistemi di controllo.
L'attuale dotazione dello scalo è stato il risultato della pressione esercitata dalla direzione generale dell'aviazione civile, che attraverso un'inchiesta aveva verificato un tempo d'intervento da parte delle squadre d'emergenza superiore al previsto, e dalla Procura di Torino.
Grazie all'attenzione continua del giudice Guariniello, che all'indomani del secondo black-out dell'ottobre 1999, aveva aperto un dossier contestando alla Sagat l'attentato alla sicurezza dei trasporti e l'omissione volontaria di cautele contro gli incidenti, è stato installato un sistema di luci in pista decisamente all'avanguardia e dotato di tutti gli accorgimenti necessari alle movimentazioni degli aerei in sicurezza.
L'ingresso in pista è possibile soltanto dalla testata sud e un ''bip'' avvisa i conducenti dei veicoli per lo sgombero neve, o antincendio, quando si avvicinano troppo alle aree di sicurezza. Questi veicoli sono anche stati dotati di impianto satellitare Gps, in modo che la torre di controllo sappia sempre dove sono.
L'anno prossimo sarà, poi, installato il radar a terra.
L'azione di Guariniello per la sicurezza degli aeroporti non ha riguardato solo lo scalo di Caselle.
Nel 1999, infatti, Guariniello aveva proposto all'Enav, Ente nazionale per l'aviazione civile, di avviare un'indagine su tutti gli aeroporti italiani, compreso Linate.
Dal 1997, anno in cui a causa di un violento temporale estivo vi era stato un black-out, ad oggi sono stati spesi circa 14 miliardi per installare presso lo scalo i piu' sofisticati ed efficienti sistemi di controllo.
L'attuale dotazione dello scalo è stato il risultato della pressione esercitata dalla direzione generale dell'aviazione civile, che attraverso un'inchiesta aveva verificato un tempo d'intervento da parte delle squadre d'emergenza superiore al previsto, e dalla Procura di Torino.
Grazie all'attenzione continua del giudice Guariniello, che all'indomani del secondo black-out dell'ottobre 1999, aveva aperto un dossier contestando alla Sagat l'attentato alla sicurezza dei trasporti e l'omissione volontaria di cautele contro gli incidenti, è stato installato un sistema di luci in pista decisamente all'avanguardia e dotato di tutti gli accorgimenti necessari alle movimentazioni degli aerei in sicurezza.
L'ingresso in pista è possibile soltanto dalla testata sud e un ''bip'' avvisa i conducenti dei veicoli per lo sgombero neve, o antincendio, quando si avvicinano troppo alle aree di sicurezza. Questi veicoli sono anche stati dotati di impianto satellitare Gps, in modo che la torre di controllo sappia sempre dove sono.
L'anno prossimo sarà, poi, installato il radar a terra.
L'azione di Guariniello per la sicurezza degli aeroporti non ha riguardato solo lo scalo di Caselle.
Nel 1999, infatti, Guariniello aveva proposto all'Enav, Ente nazionale per l'aviazione civile, di avviare un'indagine su tutti gli aeroporti italiani, compreso Linate.
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