Condizioni di lavoro, fattori di rischio e infortuni nella logistica
Parigi, 4 Ott – Come ricordato negli articoli di presentazione di un breve saggio pubblicato su “Diritto della sicurezza sul lavoro”, il settore della logistica, un settore sempre più rilevante nell’economia moderna, ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi decenni. E di fronte alle molteplici e nuove sfide in termini di salute e sicurezza, sono necessarie idonee e innovative strategie di prevenzione.
Per affrontare questo tema, ci soffermiamo oggi su un contributo – a cura di Mathieu Hocquelet (Centre d’études et de recherche sur les qualifications - CEREQ) – presente nel dossier francese dell’Institut National de Recherche et de Sécurité pour la prévention des accidents du travail et des maladies professionnelle ( INRS) e dal titolo "Secteur logistique: renforcer la prévention face aux défis de la modernité” (Settore della logistica: rafforzare la prevenzione di fronte alle sfide della modernità). Un dossier pubblicato nella rivista tecnica dell’INRS “Hygiène & sécurité du travail” (HST) n° 267 di giugno 2022.
Il contributo, in lingua francese, “Risques professionnels dans la logistique: sinistralité élevée, nouvelles formes d’intensification du travail” ricorda che la profonda riorganizzazione dell’organizzazione lavorativa nei trasporti e nella logistica può avere un impatto considerevole sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori se non è accompagnata da adeguate misure di prevenzione.
Per presentare brevemente il contributo nel dossier INRS ci soffermiamo sui seguenti argomenti:
- La riorganizzazione del settore della logistica
- Il settore della logistica: i rischi, gli infortuni e le malattie professionali
- Il settore della logistica: le carenze, la formazione e l’attenzione necessaria
La riorganizzazione del settore della logistica
Il contributo ricorda la grande quantità di lavoratori, in Francia, nel settore della logistica, un settore che sta subendo una riorganizzazione, in gran parte legata allo sviluppo del commercio elettronico, della cosiddetta “logistica inversa”, l'insieme di pratiche e processi per gestire resi e rientri dei prodotti, e della “logistica urbana”, cioè la distribuzione e dello spostamento delle merci in ambienti urbani. Un cambiamento che si accompagna a una riorganizzazione geografica e digitale delle aree logistiche.
Con la rapida crescita delle vendite online e la diffusione di approcci basati su piattaforme, gli EPL (Entrepôts et plateformes logistiques) si trovano all'incrocio tra problemi di vecchia data e incertezze più recenti sul futuro del lavoro e dell'occupazione e, in questo senso, i magazzini logistici rappresentano un ricco campo di indagine in termini di trasformazioni delle condizioni di lavoro, sollevando interrogativi sulla salute occupazionale in lavori non qualificati o poco qualificati, svolti in industrie ad alta intensità di manodopera altamente competitive e in un contesto di grandi ristrutturazioni.
Il contributo, di cui presentiamo qualche breve traccia, si basa su una raccolta statistica e su una revisione della letteratura accademica sul lavoro nei magazzini di logistica, per fornire una panoramica delle condizioni di lavoro nei magazzini e nelle piattaforme logistiche.
Il settore della logistica: i rischi, gli infortuni e le malattie professionali
L'articolo riporta innanzitutto un'analisi della salute e sicurezza sul lavoro nei magazzini della logistica, concentrandosi sugli infortuni sul lavoro e sull'elevato tasso di infortuni del settore, chiaramente con riferimento alla realtà francese.
Secondo un’analisi dei dati, relativi agli infortuni e malattie professionali nel 2019 in Francia, gli infortuni sul lavoro nel settore della logistica si sono verificati più frequentemente a causa di una lesione subita durante il sollevamento, l'abbassamento o la messa a terra di un carico (29%), di una caduta dall'alto (17%), della perdita di controllo di una macchina o di un utensile di movimentazione (11%), di uno scivolamento, di un inciampo o di una caduta in piano (9%). Nel settore la movimentazione manuale e il trasporto di carichi sono le cause principali della stragrande maggioranza di infortuni e quasi tutte le malattie professionali registrate nei magazzini sono legate alla lombalgia e ad altri disturbi muscoloscheletrici (MSD).
Si segnala poi che gli infortuni sul lavoro sono strettamente legati alle grandi ristrutturazioni del settore.
Infatti dall'inizio degli anni 2000 l'industria logistica ha attraversato una fase di concentrazione e ristrutturazione con riorganizzazioni su larga scala. Questi cambiamenti hanno contribuito al deterioramento delle condizioni di lavoro in tutta la catena logistica.
La logistica è poi generalmente caratterizzata da una grande concorrenza. E le pressioni date dalla competizione/concorrenza mettono a dura prova il funzionamento delle catene logistiche. Questo porta a forme di lavoro particolarmente intense e ripetitive, ad un atteggiamento cauto nei confronti dell'innovazione e, più in particolare, dell'adozione di nuove tecnologie.
Inoltre in Francia per la manodopera c’è un ricorso significativo al lavoro temporaneo: un quarto delle persone che lavorano in un magazzino e piattaforma ha contratti a tempo determinato o temporanei.
Si parla poi di infortuni in itinere, che sono più frequenti della media, e di malattie professionali. Le condizioni di lavoro e di impiego, in particolare gli orari atipici, molto diffusi nel settore, possono poi portare a disturbi del sonno e dell'alimentazione.
Il settore della logistica: le carenze, la formazione e l’attenzione necessaria
Gli operatori del settore in Francia parlano spesso di una logistica “a due teste": un team di gestione molto qualificato e una grande maggioranza di lavoratori poco qualificati nei magazzini (movimentazione e raccolta ordini) e nei trasporti (autisti addetti alle consegne).
Inoltre:
- i lavori di magazzino sono caratterizzati da limitate opportunità di promozione e poche prospettive di sviluppo della carriera;
- la logistica sembra caratterizzata da una carenza di politiche di gestione delle risorse umane e da una carenza di politiche di incentivazione
In definitiva, conclude l’autore, in un settore con una lunga storia di problemi (frequenza degli infortuni e delle malattie professionali, durata dei congedi per malattia, …) e un futuro incerto con tecnologie di cui bisogna ancora comprende l’impatto sul mondo del lavoro (che secondo l’autore potrebbero portare ad un aumento della ripetitività, dell'intensità e della fatica), è necessario prestare sempre maggiore attenzione al legame tra lo stato di salute dei lavoratori e le attività del settore logistico.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Institut national de recherche et de sécurité pour la prévention des accidents du travail et des maladies professionnelle – INRS, “ Secteur logistique: renforcer la prévention face aux défis de la modernité”, dossier coordinato da Éric Veretout (INRS, département Expertise et conseil techniquee) e pubblicato nella rivista tecnica INRS “Hygiène & sécurité du travail” (HST) n° 267 di giugno 2022 (formato PDF, 4.40 MB)
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N.B.: Se i dati sul settore e sugli infortuni e malattie professionali contenute nei documenti INRS riguardano la realtà francese, le riflessioni e i suggerimenti riportati possono essere comunque utili per migliorare la prevenzione degli operatori.
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