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Autotrasporto in sicurezza: fissaggio e preparazione del carico

Autotrasporto in sicurezza: fissaggio e preparazione del carico
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Trasporti e magazzinaggio

12/03/2019

Un intervento si sofferma sulla normativa in materia di fissaggio dei carichi in rapporto al codice della strada. Focus sulle norme vigenti, sulla preparazione del carico e sulla scelta dell’unità per il trasporto.

 

Bologna, 12 Mar – Come ricordato anche nella rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto e all’analisi degli infortuni professionali, il tema della sicurezza nell’ambito della logistica riguarda diverse problematiche e rischi.

E se uno di questi è correlato al fissaggio dei carichi nel trasporto delle merci, dal 20 maggio 2018 sono in vigore le disposizioni previste dal Decreto ministeriale n. 215 del 19 Maggio 2017 che prevede la verifica su strada della fissazione del carico.

 

Per conoscere i rischi e le buone pratiche correlate al fissaggio del carico, con riferimento anche alle novità normative, possiamo fare riferimento ad un intervento al convegno “La sicurezza in logistica: dentro e fuori dal magazzino” che si è svolto il 21 novembre 2018 a Castel San Pietro Terme (BO), nell’ambito delle Settimane della Sicurezza 2018 organizzate dall' Associazione Tavolo 81 Imola.

 

Le novità normative in materia di fissaggio dei carichi

Nell’intervento “Come recepire la norma sul fissaggio carichi in azienda in rapporto al codice della strada”, a cura del Dott. Girolamo Simonato, si ricorda la pubblicazione, avvenuta il 19 maggio 2017, del già citato Decreto Ministeriale n. 215 che recepisce la Direttiva 2014/47/UE relativa ai controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali circolanti nell’Unione Europea.

 

Si indica che il decreto “impone una serie di controlli su strada che riguardano non solo i dispositivi di sicurezza - freni, pneumatici, ecc. - ma anche il fissaggio del carico (già obbligatorio per il trasporto stradale in regime ADR secondo la norma tecnica UNI EN 12195-1)”.



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L’intervento riporta poi alcune indicazioni tratte dall’articolo 30 del nuovo contratto CCNL Trasporto Logistica dove si indica che nell'ambito del proprio orario di lavoro così come definito dal CCNL, “il conducente, a esclusione del riempimento e dello svuotamento del container, è tenuto all'effettuazione e/o alla collaborazione alle operazioni di carico e scarico della merce e delle unità di carico vuote, trasportate o da trasportare, con il veicolo da lui condotto”. E il datore di lavoro “è tenuto a garantire l'adeguata formazione e l'osservanza delle norme di sicurezza previste dal D. Lgs. 81 /08, nonché la fornitura di idoneo vestiario, oltre la normale dotazione dei Dpi e delle adeguate attrezzature necessarie”.

 

Sono ricordate altre normative nazionali e europee di riferimento:

  • Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Codice della Strada – C.d.S.) e successive modificazioni
  • D.P.R. 495/92 Regolamento di esecuzione al C.d.S.
  • Decreto Legislativo 21 novembre 2005, n. 286 – Disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell’esercizio dell’attività di autotrasportatore.
  • Direttiva 2014/47/UE relativa ai controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali circolanti nell’Unione

 

La preparazione del carico

A questo proposito si indica che “un carico fissato male o non del tutto rappresenta un rischio per la sicurezza e ciò indipendentemente dal suo peso”. E “l‘obiettivo massimo del bloccaggio del carico è la sicurezza di tutti gli utenti del traffico e l’evitare inutili sofferenze alle persone”. 

Senza dimenticare che i carichi danneggiati “nuocciono al buon nome” della impresa di trasporti e i danni ai veicoli “causano fermi inutili in officina”.

 

L’ancoraggio del carico “garantisce un buon nome e ne vale la pena anche economicamente”! 

 

Si sottolinea che l’ancoraggio scrupoloso del carico “è un chiaro dovere” e contemporaneamente “protegge anche da spiacevoli multe”. 

Alcune indicazioni:

  • ‘i veicoli non devono essere sovraccaricati.
  • il carico deve essere collocato in modo che non sia di pericolo né d’ostacolo ad alcuno e che non possa cadere.
  • il conducente deve provvedere affinché non sia ostacolato nella guida né dal carico né in altro modo’. 

 

Riguardo alle responsabilità, l’ordinanza sulle norme della circolazione stradale dice chiaramente che ‘il conducente deve accertarsi che il veicolo e il carico sono conformi alle prescrizioni’. E questo rimane valido, “anche se il carico è stato preparato e caricato da terzi! Chi non si attiene alle prescrizioni deve aspettarsi conseguenze penali e può essere considerato responsabile in caso d’incidente”! 

 

Scelta dell’unità di trasporto 

L’intervento segnala poi che per garantire la sicurezza del trasporto è fondamentale scegliere l’unità più adatta di trasporto in base a:

  • tipologia e quantitativo della merce da trasportare;
  • modalità di trasporto prevista, ad esempio solo stradale oppure intermodale;
  • modalità di consegna prevista, ovvero scarico finale a destino piuttosto che scarichi parziali.

 

A questo proposito si ricorda che il trasporto su strada o trasporto su gomma “è sicuramente la tipologia di trasporto più utilizzata per il trasporto merci. Offre diversi vantaggi tra cui l'adattabilità al prodotto o a particolari servizi richiesti”. Inoltre:

  • “esiste un elevato numero di fornitori di questo servizio e permette di garantire la massima flessibilità;
  • esistono diverse tipologie di automezzi con caratteristiche specifiche al tipo di servizio offerto”.   

 

Il trasporto intermodale/combinato è poi indicato “per tratte molto lunghe. Vengono utilizzate unità di trasporto intermodale (container, casse mobili) e sfrutta anch'esso la rete fissa. Anche in questo caso i fornitori del servizio sono limitati” ma, come per il trasporto ferroviario, si ha “un occhio verso l'ecosostenibilità”. 

 

Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale delle slide dell’intervento che riportano diverse indicazioni su vari altri temi relativi ai carichi e alla sicurezza:

  • Aspetti di legalità, responsabilità del carico, con particolare riferimento a:
    • Art. 197 C.d.S.,
    • Art. 7 d.lgs. 286/05,
    • Circolare prot. n. 17277/23.14.12 del 19 luglio 2011,
  • Fissazione del carico, con particolare riferimento a:
    • art. 7, 10, 13 DM 215/2017
    • art. 72, 80, 164 D.Lgs. 285/1992

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Come recepire la norma sul fissaggio carichi in azienda in rapporto al codice della strada”, a cura del Dott. Girolamo Simonato, intervento al convegno “La sicurezza in logistica: dentro e fuori dal magazzino” nell’ambito delle Settimane della Sicurezza 2018 (formato PDF, 2.16 MB).

 

Scarica la normativa di riferimento:

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Decreto Ministeriale 19 maggio 2017, n. 215 - Recepimento della direttiva 2014/47/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014, relativa ai controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali circolanti nell'Unione e che abroga la direttiva 2000/30/CE

 

Decreto legislativo 21 novembre 2005, n.286 Disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell'esercizio dell'attività di autotrasportatore.



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