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600 miliardi per accrescere la sicurezza: l'Inail approva i criteri per ripartire i finanziamenti

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Incentivi

12/06/2000

Adeguamento di macchinari, installazione e modifica di impianti, ma anche formazione sulla sicurezza tra i settori ai quali saranno destinate le risorse.

Il decreto 38/2000 di riforma dell'Inail ha stanziato 600 miliardi destinati alle imprese per interventi per la sicurezza sul lavoro; ora il Consiglio di amministrazione dell'Inail ha approvato le linee guida per per la distribuzione dei finanziamenti.

Le risorse saranno destinate a due distinti obiettivi.
Il primo, riservato alle piccole medie imprese artigiane ed agricole, per finanziare programmi di adeguamento alla normativa sulla sicurezza delle strutture e dell'organizzazione del lavoro.
Tra i settori di intervento previsti: l'eliminazione di macchine prive di marchiature CE; modifiche strutturali degli ambienti di lavoro; l'installazione di dispositivi di monitoraggio dello stato degli ambienti di lavoro; l'installazione o la ristrutturazione di impianti, apparecchi o dispositivi per incrementare il livello di sicurezza contro gli infortuni, per la riduzione dell'esposizione dei lavoratori ad agenti chimici, fisici e biologici.

Il secondo, per il quale potranno presentare la domanda tutte le aziende, per promuovere attivita' di formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro rivolta a tutti i lavoratori, ai rappresentanti per la sicurezza, ai responsabili del servizio prevenzione e protezione, agli addetti alle emergenze, ai datori di lavoro.
In tale ambito trova spazio anche la formazione multimediale.
I progetti saranno valutati non solo in base al numero dei destinatari, alla completezza delle proposte, ma anche, ad esempio, all'efficacia comunicativa.

Il provvedimento approvato dal Consiglio di amministrazione dell'Inail dovra' essere sottoposto al confronto con le parti sociali , solo in seguito sara' redatto un regolamento di attuazione che specifichera' le modalita' di ripartizione delle risorse, i criteri di priorita' per l'ammissione dei progetti, le modalita' in base alle quali dovranno essere formulati ed i termini di presentazione delle domande.

Le linee guida ed il regolamento dovranno essere poi approvati dal ministero del Lavoro.
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