Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Logo PuntoSicuro
  • Iscriviti
  • Abbonati ora
  • Accedi
Il quotidiano sulla sicurezza
  • Home
  • Articoli
    • Sicurezza sul lavoro
    • Incendio, emergenza e primo soccorso
    • Security
    • Ambiente
    • Sicurezza
    • Tutti gli articoli
  • Documenti
  • Banca Dati
    • Banca Dati PuntoSicuro
    • Servizio di attestazione
    • Servizio I tuoi preferiti
  • Approfondimenti
    • Normativa sicurezza sul lavoro: D. Lgs. 81/2008
    • Normativa antincendio: D.M. 10 marzo 1998
    • Normativa primo soccorso: D.M. 388/2003
    • Protezione Dati Personali: GDPR 2016/679
    • Normativa Accordi Stato Regioni
    • Normativa Coronavirus
  • FORUM
  • PUBBLICITÀ

Hai dimenticato lo username?

Inserisci l'indirizzo Email associato al tuo account per ricevere il tuo username.

Errore! L'email inserita non è valida
Torna al Login

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.

Accetta i cookie


Crea PDF

Radiazioni solari e melanomi cutanei: quali sono le misure di prevenzione?

Radiazioni solari e melanomi cutanei: quali sono le misure di prevenzione?
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Sorveglianza sanitaria, malattie professionali

23/09/2024

Un documento Inail sul melanoma cutaneo da radiazioni solari presenta indicazioni per le misure di prevenzione e protezione. Focus sulla formazione e sulle misure organizzative e ambientali.

Radiazioni solari e melanomi cutanei: quali sono le misure di prevenzione?

Un documento Inail sul melanoma cutaneo da radiazioni solari presenta indicazioni per le misure di prevenzione e protezione. Focus sulla formazione e sulle misure organizzative e ambientali.


Roma, 23 Set – In Europa una forma di neoplasia maligna potenzialmente letale, il melanoma cutaneo, è in crescita: nel 2020 “sono stati diagnosticati 150.627 nuovi casi di melanoma cutaneo che rappresentano il 3,4% di tutti i tumori diagnosticati nel vecchio continente”.

E in Italia, tra il 2008 e il 2016, i melanomi “hanno riscontrato il maggior incremento medio annuo rispetto a tutte le altre neoplasie, sia per l’uomo che per la donna e in tutte le fasce di età, l’incidenza è in costante ascesa”.

Se poi l’epidemiologia di questa neoplasia “varia molto in relazione all’etnia e alla localizzazione geografica, la maggiore incidenza si riscontra nelle popolazioni caucasiche, infatti circa l’85% dei melanomi cutanei insorti annualmente riguardano popolazioni Europee, Nord-americane e

Australiane”.

 

A ricordarlo, fornendo questi dati, è un documento realizzato dalla Sovrintendenza sanitaria centrale dell’ Inail e dal titolo “ Il melanoma cutaneo professionale da radiazioni solari. Aspetti d’interesse medico-legale e prevenzionali”.

 

La pubblicazione, curata da Patrizio Rossi e Grazia Genga Mina (Sovrintendenza sanitaria centrale, Inail), rappresenta una “linea guida” condivisa da esperti clinici, medici del lavoro e medici legali “al fine di ricondurre l’accertamento del melanoma denunciato quale malattia professionale a univoci criteri di appropriatezza scientifica”.

 

Dopo aver già presentato, in un precedente articolo, alcune caratteristiche del melanoma cutaneo da radiazioni solari e alcuni aspetti normativi, oggi continuiamo a parlare del contenuto del documento parlando di misure di prevenzione e protezione.

 

Nel presentare il documento, l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:

  • Il melanoma cutaneo, le radiazioni solari e le misure organizzative
  • Il melanoma cutaneo, le radiazioni solari e le misure ambientali
  • Le radiazioni solari e le attività di informazione e formazione 
Pubblicità
RSPP-ASPP - Aggiornamento 8 ore - La tutela delle condizioni di lavoro: responsabilità e controlli ispettivi - Tutti i settori
RSPP - ASPP - RSPP-ASPP - Aggiornamento 8 ore - La tutela delle condizioni di lavoro: responsabilità e controlli ispettivi - Tutti i settori
Corso online di aggiornamento per RSPP-ASPP di attività appartenenti a tutti i settori di attività ATECO 2007. Il corso costituisce credito formativo per RSPP-ASPP, Docenti-formatori e Coordinatori per la sicurezza sul lavoro.

 

Il melanoma cutaneo, le radiazioni solari e le misure organizzative

La pubblicazione che, riguardo ai lavoratori esposti, ricorda innanzitutto il contenuto del D.Lgs. 81/2008 e riporta un elenco non esaustivo delle lavorazioni che espongono alle radiazioni UV, sottolinea che la fotoprotezione è l’obiettivo che “deve essere necessariamente previsto per le lavorazioni all’aria aperta”. E bisogna prevedere in primo luogo “l’attuazione di una serie di misure organizzative, nonché di alcune misure ambientali, l’uso di appropriati dispositivi di protezione individuali (DPI) e indispensabili interventi di informazione e formazione dei lavoratori”

 

Partiamo dalle misure organizzative.

 

Come ricordato anche in molti nostri articoli dedicati ai lavoratori outdoor e al progetto Worklimate, le misure organizzative che garantiscono “un’efficace fotoprotezione prevedono l’organizzazione del lavoro che limiti il più possibile l’esposizione dei lavoratori al sole nelle ore centrali del giorno”.

In particolare, “dalle ore 11 alle 15, oppure dalle 12 alle 16 con l’ora legale, si privilegino i compiti lavorativi che si svolgono all’interno, mentre i compiti che devono essere necessariamente eseguiti all’esterno sono calendarizzati in orari mattutini e serali”.

 

Inoltre, laddove è possibile, è opportuno “prevedere una turnazione degli addetti alle mansioni svolte all’esterno”.

E per quanto concerne le pause e la consumazione dei pasti, “devono avvenire all’ombra e in luoghi riparati in assenza di superfici riflettenti”.

 

A questo proposito segnaliamo e rimandiamo alla lettura dei seguenti articoli:

  • Prevenire le patologie da calore: turni, ombra, emergenze e acclimatazione
  • Il decalogo per prevenire le patologie da calore nei luoghi di lavoro

 

Il melanoma cutaneo, le radiazioni solari e le misure ambientali

Per quanto riguarda le misure ambientali, esiste poi la possibilità di “schermare i lavoratori addetti a mansioni all’aperto dalle radiazioni UV solari con teli e coperture e fornire cabine schermate per lavoratori che devono sostare a lungo all’esterno”.

 

Si indica che per creare zone d'ombra esistono “strutture portatili (simili ad ombrelloni) che il lavoratore sposta secondo le proprie esigenze, ammesso che vi sia spazio sufficiente per utilizzarle. È importante considerare che più estesa è l’area di ombra, maggiore è la protezione e che essa è in ogni caso superiore al centro rispetto ai margini”.

I teli e le coperture devono poi essere “posizionati in modo da proteggere il lavoratore dalle superfici riflettenti circostanti: le superfici lisce sono più riflettenti delle ruvide, quelle chiare più delle scure, quelle lucide più delle opache”.

 

Senza dimenticare che durante le attività all’esterno è importante sfruttare quanto più possibile “le zone di ombra prodotte da alberi o costruzioni vicine, tenendo presente che l’ombra naturale prodotta dalla vegetazione riduce l’esposizione a radiazioni UV solari fino al 90%”.

Si indica poi che “alcuni dei materiali trasparenti di largo impiego, quali vetro e plastiche, filtrano prevalentemente le radiazioni UVC e UVB e quasi totalmente la componente UVA fino ai 350 nm. Per la componente UVA tra i 350 e i 400 nm la trasmissione varia in funzione del tipo di vetro”.

 

Il documento riporta poi le varie tipologie di coperture in vetro e indica che “il vetro laminato grigio presenta la più elevata protezione nei confronti dell’UVA in quanto blocca completamente la radiazione con λ < 380 nm e trasmette solo lo 0,9% delle radiazioni UVA, a fronte di una trasmissione di quasi il 63% del vetro chiaro non laminato”.

Tuttavia, “il vetro laminato non fornisce sufficiente protezione nei confronti della radiazione visibile, mentre altri tipi di vetro risultano maggiormente protettivi. Il vetro chiaro convenzionale può anche essere combinato con filtri che assorbono l’UV per ridurre ulteriormente la trasmissione”.

 

Le radiazioni solari e le attività di informazione e formazione

Concludiamo parlando di formazione e informazione.

 

Si ricorda che il d.Lgs. 81/2008 prevede “per il lavoratore il diritto ad una appropriata informazione ‘sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia, nonché ad una formazione ‘sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza’ (articolo 37) con specifiche in relazione ai: 

  1. ‘concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
  2. rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda’.

 

Si indica poi che con riferimento ai lavoratori outdoor esposti al rischio di radiazioni UV solari, l’informazione “dovrà vertere in particolar modo sui seguenti punti:

  • inquadramento delle radiazioni UV solari, delle occasioni di esposizione, variabilità dell’esposizione nelle differenti condizioni metereologiche, alle varie latitudini e ore del giorno;
  • effetti biologici delle radiazioni UV con particolare riferimento agli effetti dannosi acuti e cronici;
  • fattori individuali di ipersuscettibilità come il fototipo, la familiarità per specifiche patologie, l’assunzione di farmaci, l’uso o il contatto con specifiche sostanze durante l’attività lavorativa;
  • identificazione delle figure di riferimento per eventuali dubbi in merito alla sicurezza nell’ambiente di lavoro come il rappresentante dei lavoratori, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente”.

 

La formazione è poi un momento più complesso che “consente al lavoratore di passare dalla sfera del sapere a quella del saper fare” e che “nel caso specifico verte principalmente sui seguenti elementi:

  • i comportamenti corretti da mettere in atto nei contesti di esposizione alle radiazioni UV solari lavorative ed extralavorativa come preferire l’ombra naturale, organizzare il lavoro in modo da ridurre il più possibile le attività all’aria aperta nelle ore centrali, etc;
  • il significato e la funzione delle misure di protezione ambientali come i teli, le coperture in vetro e le cabine dedicate;
  • la conoscenza e l’uso quotidiani dei mezzi di protezione individuale quali indumenti anti UV, occhiali protettivi, prodotti antisolari;
  • l’autoesame periodico della pelle e la capacità di riconoscere lesioni rapidamente evolutive da segnalare in breve tempo al medico competente mediante richiesta di visita di sorveglianza sanitaria ex art. 41 comma 2 del d.lgs. 81/08”.

 

Il documento ricorda che se la formazione “ha una fondamentale importanza preventiva per tutti i lavoratori”, assume poi “un particolare rilievo nei giovani”. Ed è importante che vengano “implementati appropriati programmi di informazione e formazione su questo rischio specifico anche nelle scuole professionali” (il documento fa riferimento al successo di alcune campagne già attuate sul tema).

 

Concludiamo rimandando alla lettura integrale del documento che riporta ulteriori informazioni, per quanto riguarda la prevenzione e protezione, su due temi importanti:

  • dispositivi di protezione individuale
  • sorveglianza sanitaria.

 

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, Sovrintendenza sanitaria centrale, “ Il melanoma cutaneo professionale da radiazioni solari. Aspetti d’interesse medico-legale e prevenzionali”, a cura di Patrizio Rossi e Grazia Genga Mina (Sovrintendenza sanitaria centrale, Inail) - edizione novembre 2023 (formato PDF, 2.93 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ Indicazioni e novità sul melanoma cutaneo professionale da radiazioni solari”.

 

 


Creative Commons License Licenza Creative Commons


I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'


Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro

Banca dati, normativa sulla sicurezza

Altri articoli sullo stesso argomento:

Il responsabile dell’inserimento delle persone con disabilità nella PA

I rischi dell’acrilonitrile: una stima dei lavoratori esposti

Come gestire i rischi connessi alle sostanze chimiche sensibilizzanti?

Fibre sostitutive dell’amianto di nuova generazione e tutela della salute


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Notizie FLASH

03LUG

Patente a crediti nei cantieri

02LUG

Estate al lavoro: proteggiti dal caldo con OiRA

30GIU

Addio all'Ing. Gerardo Porreca

Consulta gli ultimi documenti della Banca Dati

Banca dati, normativa sulla sicurezza
04/07/2025: Osservatorio Olympus - La gestione algoritmica dell’impresa tra tutele dei lavoratori e prospettive partecipative (sul modello della sicurezza sul lavoro?) - Michele Giaccaglia
04/07/2025: Inail – Sostanze chimiche sensibilizzanti – Factsheet edizione 2024
03/07/2025: Regione Lombardia - DGR n. XII/4499 del 03 giugno 2025 - Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
03/07/2025: Osservatorio Olympus - Il benessere lavorativo per la attraction e la retention delle risorse umane - Massimiliano De Falco
ACCEDIABBONATI ORA

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Articoli per categorie


RISCHI CAMPI ELETTROMAGNETICI

Le sfide e i rischi dell’aumento dell’esposizione ai campi elettromagnetici


VIDEOTERMINALI

Postura e videoterminalisti: un intervento per migliorare la prevenzione


INDUSTRIA MECCANICA

Industrie meccaniche: i rischi nelle attività di sgrassaggio


QUESITI SULLA SICUREZZA

La copia degli attestati della formazione sulla sicurezza


TUTTE LE CATEGORIE

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

PuntoSicuro Media Partner

PuntoSicuro Media Partner Healthy Workplaces

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

  • redazione@puntosicuro.it

  • (+39) 030.5531825

CHI SIAMO

  • Cos'è PuntoSicuro
  • Newsletter
  • FAQ Newsletter
  • Forum
  • Video PuntoSicuro
  • Fai pubblicità su PuntoSicuro

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

Logo Mega Italia Media

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174

Privacy Policy | Cookie Policy | Dichiarazione di accessibilità