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Malattie professionali in aumento

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In crescita le malattie professionali, in particolare quelle non tabellate e i casi indeterminati, la cui incidenza è attribuita ai tempi lunghi per l’accertamento e la corretta codificazione delle denunce.
Le malattie tabellate costituiscono solo circa il 25% di quelle denunciate.
Lo afferma il Rapporto annuale Inail, che ha analizzato l’evoluzione del fenomeno nel periodo 2000-2005 distintamente per le due principali gestioni dell’Agricoltura e dell’Industria e Servizi, considerando le malattie professionali per anno di manifestazione dell’affezione.
Nel quinquennio si sono manifestate in media circa 25 mila casi l’anno per l’Industria e Servizi ed un migliaio di casi in Agricoltura.

Industria e Servizi
Dopo l’incremento riscontrato nel 2001 e la riduzione del fenomeno nel biennio successivo, nel 2004 si è assistito ad una crescita del numero complessivo dei casi (24334 casi; +3% rispetto al 2003).
Nell’Industria e Servizi si rileva nel 2004 un ridimensionamento del dato per le malattie tabellate (5032 casi), accompagnato però da un parallelo incremento di quelle non tabellate (16094 casi), che sono la maggioranza dei casi.
Il 13% (3208) delle malattie professionali denunciate nell’Industria e nei Servizi è indeterminato.

Agricoltura
Nella gestione Agricoltura, nel quinquennio considerato vi è una sostanziale stabilità del fenomeno delle malattie professionali; nel 2004 si osserva tuttavia 2004 una leggera flessione dei casi denunciati (in totale 1030 casi).
Anche in Agricoltura è marcata la prevalenza delle malattie non tabellate (808 casi), che costituiscono l’86% delle malattie codificate. Il 9% (95) dei casi di malattie professionali denunciati nell’agricoltura è invece indeterminato.

Tipologie di malattie professionali
Per un’analisi sintetica della tipologia di malattia professionale che più frequentemente colpisce i lavoratori, è possibile restringere il campo di osservazione ad una decina di tecnopatie, che rappresentano da sole oltre il 50% dei casi.

“Tra le malattie tabellate  - afferma l’Inail - è sempre la ipoacusia e sordità a occupare il primo posto anche se la sua incidenza è costantemente in flessione dal 2000, quando rappresentava oltre la metà dei casi; si segnala la crescita in termini d’incidenza percentuale delle malattie collegate all’amianto (asbestosi e neoplasie da asbesto).
Anche in campo non tabellare l’ipoacusia è al vertice della graduatoria per numero di casi, ma il suo predominio numerico è stato fortemente eroso negli ultimi anni da patologie in ascesa quali tendiniti e sindrome del tunnel carpale.”

Inoltre è stata segnalata la rilevanza delle seguenti patologie:
- l’asma bronchiale e l’alveolite allergica nella gestione Agricoltura;
- le malattie cutanee e dell’apparato respiratorio nella gestione Industria e nei Servizi; dove anche la silicosi mantiene ancora una quota significativa;
- i tumori; i casi sono numericamente stabili.

Per approfondimenti: la prima parte del Rapporto annuale Inail.

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