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Movimenti ripetuti: cicli, azioni tecniche e azioni statiche
Chieti, 5 Ott â PuntoSicuro si è soffermata recentemente sulla valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico da movimenti ripetuti degli arti superiori con riferimento specifico al settore dellâabbigliamento.
In particolare abbiamo presentato alcune indicazioni relative alla valutazione contenute in una tesi di Ilenia Marfisi, presentata al Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro e premiata (grazie ad un accordo concluso con le UniversitĂ degli Studi de LâAquila e âG. DâAnnunzioâ di Chieti-Pescara) dallâAssociazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro ( AiFOS).
Per comprendere alcune particolari specificità della valutazione del rischio relativo alla ripetitività delle attività professionali è necessario dare alcune informazioni specifiche su cicli,tempi di ciclo e azioni tecniche.
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Nella tesi, dal titolo â Rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori in unâindustria di abbigliamentoâ, se ne parla ad esempio con riferimento alla frequenza di azione.
Infatti âper quantificare e valutare la ripetitivitĂ dei movimenti bisogna far riferimento alla frequenza dâazione, che risulta dal conteggio delle azioni tecniche in un ciclo, riferite allâunitĂ di tempo (espressa in minuti). Per ognuna di queste azioni tecniche si analizzerĂ la presenza di posture incongrue, il livello di forza, eventuali fattori complementariâ.
Intanto diamo alcune semplici definizioni, contenute nella tesi, dei termini utilizzati, con riferimento alla valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico da movimenti ripetuti degli arti superiori:
- âciclo: sequenza di azioni tecniche degli arti superiori che viene ripetuta piĂš volte sempre uguale a se stessa;
-tempo di ciclo: tempo totale assegnato per lo svolgimento della sequenza di azioni tecniche che caratterizzano il ciclo, il quale comprende tempi attivi e passivi ed eventuali altri parametri utilizzati per determinare la cadenza;
-azione tecnica: azione comportante attivitĂ degli arti superiori; non va identificata con il singolo movimento articolare ma con il complesso di movimenti di uno o piĂš segmenti corporei che permettono il compimento di una singola operazione lavorativaâ.
Ricordiamo che il calcolo delle azioni tecniche è, secondo la norma ISO 11228-3 ed il metodo OCRA, il punto di partenza per giungere ad una valutazione del rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori.
Nel documento sono elencati i criteri per la definizione e il conteggio delle azioni tecniche: afferrare, prendere, posizionare, riprendere, raggiungere, deporre, accompagnare, tenere, sostenere, inserire, estrarre, infilare, tirare, spingere, distendere, premere, bloccare, azionare, trasportare peso, trascinare, muovere peso, sollevare peso, abbassare peso, ruotare, avvitare, svitare, girare, arrotolare, chiudere, tagliare con forbici, tagliare con coltelli, strappare, colpire, pennellare, levigare, pulire, segnare, scrivere, lisciare, schiacciare, scorrere, lanciare, scuotere, curvare, piegare, raddrizzare, assestare, incastrare.
A titolo esemplificativo riportiamo alcune azioni tecniche con i criteri di conteggio:
-afferrare, prendere: âlâatto di afferrare un oggetto con la mano o con le dita, finalizzato a compiere unâattivitĂ . Sono sinonimi: prendere, impugnare, riprendere, riafferrare. Le azioni di afferrare con destra e riafferrare con sinistra vanno conteggiate come singole azioni di prendere e attribuite allâarto che le ha effettivamente eseguite. Il termine âpassare lâoggetto allâaltra manoâ non permette di stabilire quale arto lo ha eseguito;
-posizionare: âlâatto di posizionare un oggetto o un attrezzo in un punto prestabilito. Sono sinonimi: appoggiare, collocare, disporre, riposizionare, ricollocare, ecc. Le azioni di prendere e posizionare sono pressochĂŠ sempre presenti prima di ogni altra azione tecnica che definisce lâinizio della lavorazione vera e propria dellâoggettoâ;
-raggiungere: âlâatto arrivare a prendere un oggetto collocato oltre la lunghezza del braccio teso dellâoperatore e non è raggiungibile camminando. Lâoperatore esegue un movimento del tronco e della spalla per raggiungere lâoggetto. Se lâoggetto è collocato a distanza adeguata (entro 42 cm dalla spalla, o si veda la Norma UNI EN ISO 14738 â Sicurezza del macchinario)â, lâazione âraggiungereâ non deve essere conteggiata e si scriverĂ solo lâazione âprendereââ;
-tenere: âlâatto di mantenere un oggetto in mano tra il prendere e posizionare, per una durata superiore a 5 secondi consecutivi: essa rappresenta unâazione statica. Sono sinonimi: mantenere in mano, mantenere in prensione. Lâazione non va conteggiata quando il mantenimento in mano dellâoggetto dura meno di 5 sec consecutivi;
-sostenere: lâatto di sostenere, con lâarto superiore, carichi non in prensione o il corpo stesso, per una durata superiore a 5 sec consecutivi: essa rappresenta unâazione statica. Sono sinonimi: appoggiarsi sulle braccia, sostenere con lâavambraccio. Lâazione non va conteggiata quando il sostegno del corpo o dellâoggetto duri meno di 5 sec;
-inserire: lâatto di mettere un oggetto in un punto profondo (almeno 25 mm) e stretto (il gioco tra le pareti della canalina e lâoggetto non deve superare complessivamente i 5 mm). Ă sinonimo: introdurre. Allâatto di introdurre una componente in una canalina (o supporto) di una lunghezza uguale o superiore a 25 mm, si avrĂ lâazione inserire (se inferiore si avrĂ lâazione posizionare). Se il gioco tra le due componenti è inesistente (capovolgendo non si dissociano spontaneamente) si avranno le azioni posizionare piĂš inserireâ;
-tirare/spingere: âlâatto di tirare un oggetto ottenendone uno spostamento di luogo. Lâatto di spingere un oggetto ottenendone uno spostamento di luogo. Sono sinonimi: spostare, guidare, tirare o spingere un carrello. Si conta come azione tecnica ogni spostamento continuativo (senza interruzione del tiro o della spinta). Dopo ogni interruzione e ripresa e/o cambio di direzione, si conta una nuova azione tecnica di tirare o spingere. Inoltre si conta come azione tecnica sia che richieda sforzo o menoâ;
-premere: âlâatto di imprimere una forza con un attrezzo (avvitatore, trapano) senza provocare uno spostamento degli oggetti. Lâazione premere (spingere attrezzo) va conteggiata come unâazione tecnica solo se la forza è piĂš che leggera: almeno valore 3 in scala di BORGâ;
-trasportare peso: lâatto di trasferire manualmente (con gli arti superiori) un carico camminando per una distanza di almeno un metro (2 passi). Se il carico non ha le caratteristiche minime descritte, non si conterĂ lâazione trasporta tra le due azioni prendere e posizionareâ (oggetto pesante: oggetto con peso superiore a 3 kg per arto con presa in grip, presa di forza della mano, o peso superiore a 1 kg con altra presa);
-sollevare peso: âlâatto di trasferire dal basso allâalto un carico per una distanza verticale di almeno 50 cm. Se il carico non ha le caratteristiche minime descritte, non si conterĂ lâazione sollevare tra le due azioni prendere e posizionareâ;
-avvitare/svitare: âl'atto di ruotare manualmente cacciaviti o altri attrezzi allo scopo di posizionare un componente dotato di filettatura. Si conta come azione tecnica ogni rotazione fino al suo completamento prima di un nuovo afferramento; ricordarsi che prima di avvitare è pressochĂŠ quasi sempre presente l'azione prendere (cacciavite, attrezzo). Dopo ogni ripresa della mano, va contata una nuova azione di avvitare. Quando il cacciavite vengono fatti ruotare con la punta delle dita contare come unâazione per ogni avvitare senza contare prendere. Quando il cacciavite o lâattrezzo vengono fatti ruotare sulla vite, sul bullone o dado, vengono fatti ruotare con la punta delle dita contare come unâazione per ogni avvitare-svitare senza contare prendereâ;
-tagliare con coltelli: âl'atto di ottenere, con lame taglienti, coltelli, la divisione di un oggetto in due parti. Per lâ uso dei coltelli, si conta una azione tecnica per ogni taglio (o ogni riposizionamento della lama) o ad ogni cambiamento di direzione del taglio. Dopo l'azione prendere contare subito l'azione tagliare (senza l'azione posizionare la lama). Nell'uso del coltello per disosso, quando viene usata la punta prima dell'azione di taglio, contare anche l'azione posizionareâ;
-colpire: âl'atto di battere con un attrezzo o direttamente con gli arti superiori un punto di lavorazione al fine di ottenere un risultato tecnico. Sono sinonimi: martellare, battere, percuotere. Si conterĂ una azione tecnica ogni colpo sulla superficieâ.
Rimandandovi alla lettura del dettaglio delle altre azioni tecniche riportate nella tesi, ricordiamo che invece ânon vanno conteggiate come azioni tecniche: camminare senza trasportare carichi; passare un oggetto da una mano allâaltra; rilasciare un oggetto (lâazione non va conteggiata come azione tecnica quando un oggetto o un attrezzo, una volta finito di usare, non viene posizionato in un punto preciso, ma ârilasciatoâ per semplice apertura della mano o delle dita, per ritorno passivo o per caduta); muovere, sollevare, abbassare, trasportare un oggetto leggeroâ.
Concludiamo indicando che âdopo la descrizione delle azioni tecniche, si dĂ inizio alla valutazione della frequenza delle azioni nellâunitĂ di tempo (n. azioni per minuto) e del numero complessivo delle azioni nel compito e quindi nel turnoâ: il calcolo della frequenza âconsente una valida progettazione del lavoro e una stima dellâeffetto sulla saluteâ.
Senza dimenticare che nellâanalisi delle azioni tecniche e della frequenza âoccorre considerare le azioni staticheâ.
Si definiscono âazioni statiche tutte le azioni che durano 5 secondi o piĂš, in cui persiste fisso il tipo di contrazione muscolare, il livello di forza e la postura dellâarto superiore. Un esempio è quando un arto è impegnato a mantenere un oggetto o uno strumento e lâaltro esegue le operazioni. Per il conteggio delle azioni statiche, si calcolano 0,75 azioni per ogni secondo di âmantenimento in prensioneâ, quindi ad esempio 60 secondi di attivitĂ statica saranno considerati pari a 45 azioni tecniche dinamicheâ.
Ilenia Marfisi, â Rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori in unâindustria di abbigliamentoâ, tesi di laurea per il Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nellâambiente e nei luoghi di lavoro, FacoltĂ di medicina e chirurgia, UniversitĂ âG. DâAnnunzioâ di Chieti-Pescara, anno accademico 2010/2011 (formato PDF, 1.41 MB)
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