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Inail: 100 schede di rischio da sovraccarico biomeccanico

Inail: 100 schede di rischio da sovraccarico biomeccanico

L’inail ha elaborato 100 schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura. Obiettivi della monografia, metodo valutativo e malattie professionali.

Roma, 29 Nov – In questi anni il rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori è stato spesso trattato con riferimento al comparto metalmeccanico, anche in relazione alle polemiche sulle inusuali metodologie di valutazione applicate da grandi aziende come la Fiat
In realtà questo rischio è ben presente sia in altri settori industriali, che nel mondo agricolo, nel settore artigiano e nel settore dei servizi.
In relazione al numero e al trend crescente delle malattie professionali in Italia, l’analisi e la gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori è diventata nel tempo una importante sfida per favorire una prevenzione reale e efficace nei luoghi di lavoro. Un sfida che deve tener conto delle difficoltà dell’iter valutativo e dell’attuazione di misure di prevenzione e protezione nelle aziende di piccole o medie dimensioni.
 
Per raccogliere questa sfida e per dare strumenti efficaci agli attori della sicurezza aziendale l’ Inail ha pubblicato in questi mesi alcuni utili materiali di lavoro relativi alla prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici da sovraccarico biomeccanico (DMS).
In particolare per offrire veri e propri strumenti conoscitivi a supporto delle valutazioni medico-legali e per dare indicazioni tecniche ai soggetti che si occupano di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è stata recentemente prodotta una monografia dal titolo “Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”.
 
La monografia prende in esame diversi compiti lavorativi, elaborando per ciascuno una scheda di rischio sintetica che raccoglie: descrizione del compito, indicazione degli eventuali macchinari/attrezzature in uso, fattori e stima del rischio da sovraccarico biomeccanico per l’arto superiore destro e quello sinistro, indicazioni non esaustive sugli interventi di prevenzione.
 
Il metodo valutativo applicato è la Check-list OCRA, un metodo “che ha il merito di considerare in maniera sintetica i fattori correlabili al sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, evidenziati dalla letteratura tecnica”.
Ricordiamo - come riportato al capitolo 3 della monografia - che la Check-list OCRA rappresenta in realtà “una semplificazione del metodo OCRA Index ed è ottimizzata nell’identificare rapidamente il livello di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, consentendo anche di raccogliere informazioni essenziali per la gestione del rischio stesso e del danno relativo alla popolazione lavorativa”. Questa check-list è uno strumento “di indubbia utilità, oltre che in ambito industriale, proprio in quei comparti produttivi - agricoltura, servizi ed artigianato - caratterizzati, come già indicato, dalle maggiori criticità nella valutazione e gestione del rischio, sia per le peculiarità intrinseche dei compiti/cicli lavorativi, sia per l’indisponibilità di risorse economiche e di personale adeguatamente formato”, in relazione alle dimensioni aziendali.
Questi i fattori di rischio considerati dalla Check-list OCRA per il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori: “carenza di periodi di recupero, frequenza di azione, applicazione di forza, assunzione di posture incongrue/presenza di stereotipia, oltre a differenti fattori complementari (vibrazioni meccaniche al sistema mano-braccio, esposizione a basse temperature, effettuazioni di lavori di precisione, ecc.). Viene inoltre presa in esame, per la stima del rischio, la durata netta giornaliera del lavoro ripetitivo”. Si sottolinea inoltre che la Check-list utilizzata fa riferimento al più recente aggiornamento del metodo (Colombini et Al.2011).
 
Tornando alle schede per ciascun compito “vengono ipotizzati e valutati differenti scenari lavorativi dipendenti dalle tempistiche di adibizione giornaliera e proposti alcuni fra i possibili interventi di prevenzione e protezione, di rapida e semplice attuazione”. È tuttavia evidente che i risultati stimati si riferiscono a specifiche caratteristiche (lay-out, macchinari/attrezzature utilizzate, organizzazione e ciclo di lavoro, ecc.) descritte per ciascun compito; “ne consegue che per un corretto utilizzo dei dati illustrati nelle schede, sarà necessario tener conto delle particolarità di ogni singola realtà lavorativa esaminata. Si sottolinea inoltre, che al fine di rendere confrontabili le stime ottenute ed al tempo stesso facilitarne l’utilizzo, si è preferito ipotizzare una adibizione giornaliera a ciascun compito, pari ad 8 ore, con presenza di 2 pause da 10 minuti ciascuna, oltre alla pausa mensa (comunque esterna all’orario di lavoro)”.
 

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I 100 compiti inseriti nella monografia sono scelti fra quelli maggiormente rappresentativi, esaminati e valutati dai tecnici della Contarp (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione) dell’INAIL, a seguito di denunce di Malattia Professionale pervenute all’Istituto o ad approfondimenti tematici e studi di settore.
 
I dati in possesso dell’INAIL e relativi al quinquennio 2006 - 2010 “dimostrano, a livello nazionale, un incremento nel numero di denunce di Malattia Professionale (M.P.) pervenute all’Istituto in tutte e tre le Gestioni (‘Agricoltura’, ‘Industria e Servizi’ e ‘Dipendenti Conto Stato’)”:
-Gestione “Agricoltura”: le M.P. denunciate risultano essere più che quadruplicate (da 1.447 a 6.380);
-Gestione “Industria e Servizi”: sono incrementate del 42% (da circa 24.988 a 35.548);
-Gestione “Dipendenti Conto Stato”: risultano essere aumentate di oltre il 30% (da 317 a 419).
 
La monografia riporta alcune motivazioni per giustificare tale incremento:
 - “un fenomeno di emersione delle malattie cosiddette ‘perdute’, grazie ad una maggiore consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro, a seguito di iniziative di informazione e formazione intraprese da vari soggetti istituzionali e non, quali l’INAIL, le parti sociali, i patronati, i medici di famiglia, ecc.;
- un aumento delle M.P. osteo-articolari e muscolo-tendinee (dovute prevalentemente a sovraccarico biomeccanico), per l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 9 aprile 2008 (‘ Nuove tabelle delle malattie professionali nell’Industria e nell’Agricoltura’) che ha inserito tali patologie nell’elenco delle tecnopatie che godono della ‘presunzione legale d’origine’;
- un aumento delle denunce plurime dovuto all’elevata articolazione delle patologie tabellate”.
 
Si ricorda poi che le malattie professionali del sistema osteo-articolare da sovraccarico biomeccanico “comprendono oltre che quelle proprie degli arti superiori, anche le patologie di altri distretti corporei, come il rachide e gli arti inferiori”. E fra le malattie professionali del sistema osteo-articolare  denunciate con maggiore frequenza “sono comprese le tendiniti, le degenerazioni artrosiche e le sindromi del tunnel carpale, riconducibili in parte o in toto all’arto superiore”.
In particolare nel quinquennio considerato (2006 - 2010), le malattie professionali del sistema osteo-articolare da sovraccarico biomeccanico “presentano un andamento crescente rispetto al numero complessivo di M.P. denunciate, passando dal 35% nel 2006 (oltre 9.000), al 58% nel 2010 (circa 24.500)”.
Una tabella del documento, che vi invitiamo a visionare, riporta la distribuzione delle malattie professionali del sistema osteo-articolare da sovraccarico biomeccanico manifestatesi nel 2010, nell’ambito della Gestione “Industria e Servizi”, denunciate e riconosciute dall’INAIL.
 
In questa Gestione i settori con il maggior numero di riconoscimento di M.P. sono quelli delle Costruzioni e del Commercio, “a cui sono riconducibili nel complesso, circa il 24% delle M.P. riconosciute”. Questi lavori sono “caratterizzati da cicli di lavoro scarsamente standardizzabili ed anzi significativamente eterogenei nelle modalità e tempistiche di attuazione”.
Mentre altri settori prettamente industriali “quali quello delle Industrie alimentari, Industrie tessili e dell’abbigliamento, Metallurgia, fabbricazione prodotti in metallo e Fabbricazione macchine ed apparecchi meccanici, totalizzano complessivamente circa il 20% delle M.P.”.
 
Ad oggi, sottolinea la monografia, i dati evidenziano come siano proprio le attività a carattere non industriale - oltre che quelle del comparto agricolo, dell’artigianato e dei servizi in genere -  a rappresentare “gli ambiti produttivi ove è maggiormente sentita la problematica del sovraccarico biomeccanico, costituendo quindi il target principale per la messa in campo di azioni, iniziative e progetti finalizzati all’analisi e gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori”.
      
 
L’indice generale del documento:
 
1. Introduzione
 
2. Malattie Professionali e sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
 
3. Metodologia di valutazione del rischio adottata
3.1 Criteri valutativi
 
4. Principi di prevenzione del rischio lavorativo da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
 
5. Come utilizzare i dati delle schede di rischio - Legenda scheda di rischio
 
Schede di valutazione del rischio lavorativo da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
 
1 Potatura invernale vite con forbici manuali
2 Potatura invernale albicocco con forbici elettroniche
3 Raccolta mele
4 Piantumazione fragole
5 Raccolta fragole
6 Raccolta olive con abbacchiatore elettromeccanico
7 Potatura piante ornamentali con forbici manuali
8 Rinvaso manuale piante ornamentali
9 Raccolta piante ornamentali
10 Acquacoltura - Alimentazione manuale
11 Acquacoltura - Pesca con retino
12 Lavorazione carni cunicole - Macellazione conigli
13 Lavorazione carni cunicole - Disosso conigli
14 Lavorazione carni avicole - Disosso cosce di pollo
15 Lavorazione carni avicole - Confezionamento cotolette di pollo
16 Produzione dei derivati del latte - Confezionamento ricotta
17 Produzione dei derivati del latte - Confezionamento mozzarelle
18 Produzione dei derivati del latte - Confezionamento scamorze
19 Preparazione gelati - Caricamento amarene
20 Confezionamento gelati - Preparazione scatole
21 Confezionamento gelati - Preparazione pallet 1
22 Confezionamento gelati - Preparazione pallet 2
23 Produzione di paste alimentari - Stesura manuale della sfoglia con mattarello
24 Produzione di paste alimentari - Preparazione manuale di pasta ripiena
25 Industria del tabacco - Lavorazione sigari
26 Industria delle confezioni - Modellista - Taglio
27 Industria delle confezioni - Cucitura giacche in stoffa
28 Fabbricazione articoli di calzetteria - Addetto alla cucipunte
29 Fabbricazione articoli di calzetteria - Imballaggio secondario collant
30 Industria delle confezioni - Cucitura maglie con macchina taglia e cuci
31 Lavorazione pelli - Addetto alla catena aerea
32 Lavorazione pelli - Finitura pelli - Messa al vento a rullo caldo
33 Lavorazione pelli - Addetto follonatura
34 Lavorazione pelli - Addetto palissonatura
35 Lavorazione pelli - Verniciatura per tamponatura manuale delle pelli
36 Lavorazione pelli - Verniciatura manuale a spruzzo delle pelli
37 Fabbricazione di articoli in pelle - Scartatura parti in pelle
38 Fabbricazione di articoli in pelle - Montaggio borse - Assemblaggio cerniera
39 Fabbricazione di articoli in pelle - Confezionamento portafogli
40 Fabbricazione di articoli in pelle - Cucitura coprisella di scooter
41 Fabbricazione di articoli in pelle - Chiusura pallet con nastro adesivo
42 Fabbricazione di calzature - Applicazione solette
43 Fabbricazione di calzature - Stiratura scarpe
44 Fabbricazione di calzature - Scarnitura della tomaia
45 Fabbricazione di calzature - Applicazione della punta sulla tomaia
46 Fabbricazione di calzature - Applicazione di rinforzo anteriore e fodera sulla tomaia
47 Fabbricazione di calzature - Orlatura della fodera sulla tomaia
48 Fabbricazione di calzature - Applicazione di fibbia sulla tomaia
49 Laboratori di corniciai - Doratura cornici
50 Laboratori di corniciai - Laccatura cornici
51 Fabbricazione di articoli in carta - Produzione sacchetti
52 Fabbricazione di articoli in carta - Produzione tovaglioli di carta
53 Fabbricazione di articoli in materie plastiche-Confezionamento contenitori in plastica da ½ l
54 Fabbricazione di articoli in materie plastiche - Serigrafia semiautomatica
55 Fabbricazione di articoli in vetro - Scelta manuale
56 Fabbricazione di articoli in vetro - Scelta e confezionamento calici in cristallo
57 Fabbricazione di articoli in vetro - Confezionamento vasi in cristallo
58 Fabbricazione di articoli in ceramica - Applicazione di manici a tazzine
59 Fabbricazione di articoli in ceramica - Realizzazione al tornio di un vaso
60 Fabbricazione di articoli in ceramica - Decorazione piatti in porcellana
61 Fabbricazione di articoli in ceramica - Applicazione decalcomanie su ciotole in ceramica
62 Produzione di alluminio semilavorati - Carico mattoni in allumina da sinterizzare
63 Piegatura lamiere - Addetto alla macchina piegatrice
64 Fabbricazione di ferramenta - Assemblaggio cerniere per porte di frigoriferi
65 Produzione di battagli per campane - Fucinatura al maglio
66 Fabbricazione schede elettroniche - Preparazione componenti schede elettroniche per PC
67 Fabbricazione apparecchiature per illuminazione - Sagomatura vetro cavo per insegne luminose
68 Fabbricazione di rubinetteria - Allestimento stampo per colata in alluminio
69 Fabbricazione di rubinetteria - Fonditore pezzi in alluminio
70 Fabbricazione di rubinetteria - Fonditore pezzi in ottone
71 Fabbricazione di accessori per autoveicoli - Cucitura coprivolante in pelle
72 Fabbricazione di oggetti di oreficeria - Formatura bottoni
73 Fabbricazione di oggetti di oreficeria - Limatura di metallo
74 Manutenzione - Sostituzione filtro della macchina confezionatrice latte UHT
75 Lavori edili - Posa in opera di rivestimenti per bagni
76 Lavori edili - Posa in opera di pavimenti
77 Lavori edili - Rimozione carta da parati
78 Lavori edili - Posa in opera di carta da parati
79 Lavori edili - Tinteggiatura a rullo
80 Autocarrozzeria - Carteggiatura manuale
81 Prodotti della macellazione - Taglio bistecche con l’osso
82 Commercio al dettaglio di giornali - Cernita e sistemazione dei quotidiani
83 Ristorazione - Preparazione di pizza
84 Pasticceria - Formatura bignè
85 Pasticceria - Farcitura bignè
86 Pasticceria - Formellatura cornetti
87 Pasticceria - Formellatura panini
88 Pasticceria - Preparazione fagottini
89 Barista - Preparazione caffetteria
90 Attività paramediche - Igiene dentale con uso di curette
91 Lavanderia - Stiratura capi in pelle con mangano
92 Lavanderia - Presterilizzazione di teli chirurgici
93 Parrucchieri - Rasatura manuale
94 Parrucchieri - Taglio capelli
95 Parrucchieri - Tintura capelli
96 Parrucchieri - Colpi di sole con cuffia
97 Parrucchieri - Piega con asciugacapelli per signora
98 Istituti di bellezza - Massaggio di impastamento
99 Istituti di bellezza - Massaggio di riflessologia plantare
100 Istituti di bellezza - Manicure e pedicure
 
6. Bibliografia
 
7. Glossario
 
 
 
Contarp Inail, “ Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura”, edizione 2012, pubblicazione realizzata da Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp) di Direzione Regionale Marche, Direzione Regionale Liguria, Direzione Regionale Toscana;  Autori: Ugo Caselli, Chiara Breschi, Raffaella Compagnoni, Marina Mameli, Eleonora Mastrominico, Daniela Sarto con la collaborazione di Silvia Mochi (formato PDF, 3.67 MB).
 
RTM

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Rispondi Autore: massimo brini - likes: 0
01/12/2012 (15:31:49)
molto interessante,applicabile anche in settori del pubblico impiego

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