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Pillole di sicurezza: le fasi della valutazione dei rischi

Pillole di sicurezza: le fasi della valutazione dei rischi
Federica Gozzini

Autore: Federica Gozzini

Categoria: Valutazione dei rischi

23/05/2019

Individuare e registrare i pericoli, valutare i pericoli e determinare il livello di rischio, individuare e attuare le misure di prevenzione e protezione, monitoraggio e revisione

 

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FASE 1 Individuazione e registrazione dei pericoli

FASE 2 Valutazione dei pericoli per determinare il livello di rischio

FASE 3 Individuazione delle misure di prevenzione e protezione

FASE 4 Attuazione delle misure

FASE 5 Monitoraggio e revisione

 

FASE 1 Individuazione e registrazione dei pericoli

È necessario individuare tutti i possibili pericoli connessi all’attività e valutare i seguenti fattori:

•fattore umano: mancanza di capacità fisiche o mentali, mancanza di conoscenze o abilità, mancanza di competenze, atteggiamento o comportamento scorretti.

•attrezzature: macchinari, attrezzi, software e hardware, tavoli o sedie.

•ambiente: luce, rumore, clima, temperatura, vibrazioni, qualità dell’aria o polvere.

•prodotto: sostanze pericolose, carichi pesanti e oggetti affilati o caldi.

•organizzazione: disposizione del luogo di lavoro, compiti, orario di lavoro, pause, turni, formazione, sistemi di lavoro, comunicazione, lavoro di squadra, contatto con visitatori, sostegno sociale o autonomia.

 

E’ poi utile visitare i locali aziendali e osservare:

•buone e cattive prassi dei lavoratori;

•macchinari e attrezzature sicuri e pericolosi;

•posti pericolosi, carenze o danni strutturali;

•punti di accesso per gli estranei;

•persone a rischio (collaboratori, fornitori, lavoratori esterni, visitatori);

•sostanze chimiche e i modi in cui sono stoccate e maneggiate;

•veicoli e loro movimento.

 

In riferimento alle attività lavorative può essere utile:

• suddividere attività complicate in compiti più semplici per individuare i pericoli più in dettaglio.

•discutere dei possibili pericoli con le persone coinvolte nelle attività che possono essere le più adatte a riconoscere i pericoli e a proporre soluzioni.

•tenere sempre a mente che le attività di supporto (come i lavori di manutenzione) vengono eseguite solo una volta ogni tanto, ma che proprio per questo motivo possono essere ancora più pericolose di altre.

•Pensare ai problemi che si sono verificati in passato e alle loro conseguenze.

 

FASE 2 Valutazione dei pericoli per determinare il livello di rischio

Dopo aver elencato i pericoli, è necessario valutarli per determinare il livello di rischio, che dipende da diversi fattori:

•probabilità che il pericolo si verifichi;

•gravità degli effetti dopo che il pericolo si è verificato;

•frequenza e durata dell’esposizione al pericolo;

 

FASE 3 Individuazione delle misure di prevenzione e protezione

È necessario individuare le misure da adottare per ridurre quanto più possibile il rischio tenendo presenti i principi generali della prevenzione:

1) attenuazione dei rischi nel seguente ordine:

a) eliminazione della fonte di pericolo,

b) sostituzione della fonte di pericolo,

c) riduzione dei pericoli derivanti dalla fonte,

d) isolamento della fonte di pericolo,

e) protezione del personale per mezzo di dispositivi di protezione individuale o d’altro tipo;

2) riduzione al minimo dell’  errore umano;

3) sorveglianza sanitaria.

 

 

FASE 4 Attuazione delle misure

È importante assegnare alle persone la responsabilità dell’attuazione delle misure di controllo nelle modalità stabilite, verificare regolarmente i progressi compiuti e stabilire un calendario per il loro completamento.

 

FASE 5 Monitoraggio e revisione

Non è possibile eliminare tutti i pericoli, però è possibile tenerli sotto controllo. Il rischio residuo è il rischio che rimane dopo l’adozione di misure di controllo appropriate. Dopo l’attuazione delle misure di controllo è necessario valutare nuovamente un pericolo alla luce delle nuove circostanze. Grazie alle misure adottate, la probabilità che il pericolo si verifichi adesso sarà verosimilmente minore. La gravità resterà invece uguale perché le conseguenze dell’evento pericoloso, qualora si verifichi, non cambiano.

 

Quando finisce questo processo? Non finisce mai. Deve essere costantemente rivisto e monitorato. Dato che le persone cambiano, le strutture si usurano, le attrezzature e i macchinari vengono sostituiti, i veicoli sono muniti di nuovi accessori e la tecnologia compie progressi, è necessario tenere aggiornata la valutazione dei rischi e valutare nuovamente i pericoli e i rischi potenziali dopo ogni cambiamento significativo.

 

Tenuta di registrazioni

È utile quindi tenere la registrazione delle valutazioni dei rischi scritte per:

•valutare i pericoli che avete individuato e stabilire i rischi e le misure di controllo;

•comunicare informazioni e conoscenze alle persone interessate;

•valutare le esigenze formative dei vostri collaboratori nei casi in cui la formazione è individuata come una misura di controllo;

•valutare di tanto in tanto se le misure di controllo necessarie sono attuate;

•fornire prove alle autorità;

•fornire prove dell’adempimento del dovere di diligenza in procedimenti giudiziari;

•registrare nuovi pericoli se cambiano le circostanze.

 

Federica Gozzini



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