06/02/2014: La “Metodologia delle Otto Discipline” è un’esperienza di Problem Solving orientata al lavoro di gruppo che è possibile applicare alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. A cura di Sebastiano Trapani.

D0 Un operario, in seguito ad una movimentazione manuale di un pannello di vetro, nella sala ispezioni, ha riportato un taglio nel pantalone provocandosi una lieve ferita. L’obiettivo è di analizzare l’evento attraverso l’8D Problem Solving. |
D1 Caso 1 Team Leader: RSPP Gruppo Interdisciplinare: Lavoratore Coinvolto, Responsabile della Sala Ispezioni, Dirigente per la Sicurezza Caso 2 Team Leader: Responsabile Vendite Gruppo Interdisciplinare: Operatore di Logistica, Segretaria, Preposto Ditta Esterna Quale fa al “Caso” nostro? |
D2 1) Chi? 2) Che Cosa? 3) Quando? 4) Dove? 5) Perché? 6) Come? 7) Quanto? 1) operatore 2) taglio pantaloni 3) 23 dicembre 2013 4) sala ispezioni 5) l’angolo del pannello non integro 6) durante rotazione manuale vetro 7) nessun costo. Elementare, Watson! L’obiettivo non è trovare il colpevole, bensì, la soluzione affinchè l’evento non possa verificarsi nuovamente in futuro. |
D3 L’RSPP ha disposto che in attesa del completamento dell’analisi 8D non sarà più possibile movimentare vetri in sala ispezione. |
D8 Un ringraziamento è dovuto anche a chi ha preparato e condiviso queste informazioni, non pensate! THE END |
Rispondi Autore: Colombo carlo ![]() | 06/02/2014 (08:28:13) |
Ottimo spunto! Solo una nota: l'rspp dispone che non si devono piu muovere i vetri e i vertici aziendali approvano? E la produzione prosegue? Be'...per questo è proprio un mondo fantastico!! |
Rispondi Autore: harleista ![]() | 06/02/2014 (08:42:46) |
...ma perchè mutuare quello che fanno altrove mentre da noi regna l'anarchia? la ford ammerigana è già ben diversa dalla ford europea, anche dal punto di vista dei prodotti... |
Rispondi Autore: Alessandro C. Orefice ![]() | 06/02/2014 (08:44:19) |
Grazie molte al collega/lettore del dono che ci ha fatto [cooperare con valore di fruizione è competenza sempre più ardua nel mondo, direbbe D. Fusaro, del 'capitalismo assoluto'] e per sostenere il confronto, voglio contribuire. Il modo esemplificato dall'intervento, si presenta davvero efficace per l'apprendimento organizzativo e per apprendere dalla organizzazione. Un apprendere nel senso etimologico del termine: porre le condizioni perché le persone possano 'far proprio 'cosa è accaduto', nel costume dell'agire delle relazioni lavorative che, in quanto tali sono sempre relazioni di potere [vedasi p.e.: M. Croizier 1998: "L'impresa in ascolto; R. Normann: La gestione strategica dei servizi;P. Gagliardi: "Le imprese come culture".Vorrei soffermarmi qui solo sulle difficoltà in cui si dibatte con altri approcci che condividono il metodo partecipativo e paritario. Nella mia esperienza infatti, la maggiore difficoltà che si incontra nell'approcciarsi al metodo proposto, sono le relazioni di potere che con riottosità all'ascolto/vedere, manifestano [quasi sempre]assolutismo [=sentirsi prosciolti] rispetto all'affacciarsi di una domanda di senso che il metodo [ad esempio quello dell'intervento qui esemplificato] intende introdurre nel problematizzare il mondo delle cose che accadono, ri-legandole ri-leggendole, ri-correndo all'analisi e ad un approccio esplicativo; così sottraendole alla deontologia imperante propria delle conclusioni superficiali che rispondono a logiche di potere ger-onto-kratiche, che niente avrebbero a dire il vero a che spartire con la responsabilità gerarchiche cui come 'mammiferi antropomorfi' [con le responsabilità che ne conseguono]siamo debitori. La cultura d'impresa organizzativa ai devoti dell'amministrare, i più del postmoderno, appare ancora fantasma della libertà corruttivo: una parolaccia insomma, un insulto evocato da un consulente 'extra-neo' infiltrato che vorrebbe comunicare, riflettere avverso il top dell'arkeo-logia aziendale]. Le collusioni di clan per eludere, insomma, sono pantano, duro nodo gordiano da sbrogliare. Croce e delizia Taylor-resistente, spesso preferita alchimia di chi comanda, patito complicemente da chi esegue. Il changing secondo questo pensiero sperimentato 'in corpore vili' ha a che fare insomma più con il frame riottoso e resistente del potere e dagli spazi di azione organizzativa,che per il cosa. E il primo ostacolo al cosa [=il neo metodo di analisi], non è il metodo in sé ma: la sua rappresentazione rispetto alla mappa che se n'è fatta il potere consolidatosi; gli interstizi delle trincee in cui sono a presidio le credenze su cosa sia bene e cosa sia male. Nel campo della sicurezza: la caccia al colpevole; l'identificazione di un cretino negligente; l'abitudine omertosa alla rimozione delle dissonanze, etc. similia]. |
Rispondi Autore: Colombo carlo ![]() | 06/02/2014 (10:41:28) |
Ottimo spunto! Solo una nota: l'rspp dispone che non si devono piu muovere i vetri e i vertici aziendali approvano? E la produzione prosegue? Be'...per questo è proprio un mondo fantastico!! |
Rispondi Autore: Sebastiano Trapani ![]() | 06/02/2014 (11:14:51) |
Carlo, se puoi sognarlo...puoi farlo! |
Rispondi Autore: harleista ![]() | 06/02/2014 (12:54:37) |
...mah, a sognare troppo si può cadere dal letto... |
Rispondi Autore: Carlo Colombo ![]() | 06/02/2014 (13:39:10) |
@ Sebastiano: sincero: tu l'hai mai fatto nella realtà oltre che nei sogni? quante aziende ti hanno seguito? |
Rispondi Autore: Sebastiano Trapani ![]() | 06/02/2014 (16:07:13) |
Nella realtà in cui lavoro la Metodologia 8d è perfettamente integrata ai processi aziendali e anche all'interno del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Tutto ciò è reso possibile da una forte cultura aziendale orientata al Problem Solving. Concordo perfettamente con te che senza l'impegno dell'alta direzione la missione potrebbe sembrare utopistica...ma sta a noi convincere gli scettici e a dimostrare con il lavoro e i fatti il valore aggiunto delle nostre iniziative. |