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Alcol e lavoro: gli atti della conferenza nazionale sull’alcol

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Campagne di prevenzione

25/06/2009

Disponibili gli atti della conferenza nazionale sull’alcol: nel documento dedicato a guida e lavoro alcune considerazioni relative ai problemi alcol correlati. La soglia alcolemica, la formazione, la promozione della salute e la valutazione dei rischi.

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A Roma il 20 e il 21 ottobre 2008 si è tenuta la prima conferenza nazionale sull'alcol “Alcol più salute, meno rischi, Costruire alleanze per il benessere e la sicurezza".
L’iniziativa organizzata dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali in collaborazione con la Consulta nazionale sull'alcol e sui problemi alcol correlati e l'Isfol ha prodotto alcuni atti pubblicati sul sito relativo al Settore Politiche Sociali del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche Sociali.
 
Di particolare interesse il documento elaborato e concertato all’interno della sessione parallela “Guida e lavoro: politiche per la sicurezza del trasporto”.
Nel documento viene fatto un excursus della normativa vigente, specialmente in relazione al Decreto legislativo 81/2008 “che vede la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, non più orientata solo alla prevenzione delle malattie lavorative del singolo lavoratore, ma alla sicurezza e alla salute della collettività”.
In questa direzione si può intendere “l’inasprimento delle pene relativamente alla guida in stato di ebbrezza che è stato modificato dal testo del Decreto-Legge coordinato con la legge di conversione, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008”.
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Riportiamo alcune delle considerazioni emerse nella sessione:
 
- incongruenza tra le disposizioni e i regolamenti: “la legge prevede la soglia alcolemica per la guida di 0,5 mg/l, mentre l’intesa stato regioni sopra riportata vieta il consumo di alcol per tutte quelle categorie di lavoratori considerati ad elevato rischio d’infortunio”. È dunque auspicabile che “sia dichiarato con chiarezza che sul lavoro non è accettabile alcun valore di alcolemia sulla base scientifica che il tasso alcolemico non è prevedibile in relazione alla quantità di alcol ingerito e dipende invece da numerose variabili”;
 
- banca dati comune e flussi informativi: “non esiste una fonte di dati relativi agli incidenti stradali omogenea”, infatti le banche dati esistenti probabilmente a causa di difficoltà tecniche “non sono in grado di fotografare in tempo reale lo status quo”;
 
- sistema educativo:  si propone di “predisporre corsi di formazione sia per i datori di lavoro, i medici competenti, RSL, RSPP aziendali e responsabili aziendali, sia per gli istruttori di scuole guida”;
 
- alcol, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro: “gli effetti cronici di una assunzione vanno riportati alle azioni di prevenzione delle malattie croniche e quindi alla promozione di stili di vita sani nell’ambito della promozione della salute nei luoghi di lavoro” con particolare riferimento al D.Lgs. 81/08 art 25 comma 1 lettera a) “che coinvolge il medico competente in azioni volontarie dell’azienda, come del resto dovrebbe avvenire per la popolazione non in attualità di lavoro”;
 
- valutazione dei rischi: “gli effetti acuti e/o cronici dell’alcol sono tra le cause degli incidenti e infortuni sul lavoro e sono quindi oggetto della valutazione dei rischi obbligatoria da parte dei datori di lavoro. Le misure organizzative e preventive conseguenti alla valutazione del rischio da comportamenti pericolosi legati alla assunzione di alcol, nelle categorie a rischio elevato, sono di massima previste all’art. 15 del D.Lgs. 81/08 con particolare attenzione alla informazione, formazione dei lavoratori e condivisione delle regole, pertanto si propone di promuovere azioni ispirate a tali principi in maniera continuata ed organica”;
 
- adozione di protocolli condivisi di comportamenti volti alla valutazione dei rischi mirati alla prevenzione sui luoghi di lavoro: “si propone la predisposizione di linee guida nazionali per il monitoraggio e l’accreditamento dei disturbi da uso di alcol riscontrati sul posto di lavoro a seguito di episodi di abuso di alcol per i lavoratori che ricoprono le mansioni considerate ad alto rischio di infortuni, da concertare con le CML” (Commissioni Mediche Locali).
 
Gli atti disponibili della conferenza:
 
- "Consumi di alcol e impatto alcol correlato", Dottor Emanuele Scafato (formato PDF, 92 kB);
 
- "Stili di vita e cultura del bere in Italia", Dottoressa Carla Collicelli (formato PDF, 8 kB);
 
 
 
 
- Sessione Politiche di controllo: "Produzione, commercializzazione, promozione e vendita" (formato PDF, 78 kB);
 
 
Tiziano Menduto

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