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Utilizzare in sicurezza le macchine impastatrici e sfogliatrici

Utilizzare in sicurezza le macchine impastatrici e sfogliatrici
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Industria alimentare

21/06/2017

Un progetto multimediale si sofferma sulla tutela di salute e sicurezza nell’attività di lavorazione della pasta all’uovo. Focus sulla sicurezza nell’uso della macchina impastatrice/trafilatrice e della macchina sfogliatrice/taglierina.

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Bologna, 21 Giu – Come in molti comparti lavorativi anche nella lavorazione della pasta all’uovo l’utilizzo di attrezzature o macchine lungo la linea di produzione espone gli operatori a rischi di tipo infortunistico, ad esempio per contatti accidentali con organi di lavorazione o di trasmissione in movimento. 

 

Per entrare nel dettaglio del rischio macchina in queste lavorazioni del settore agroalimentare, possiamo fare riferimento ad un documento correlato al progetto multimediale Impresa Sicura, un progetto validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013 ed elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail.

 

Riguardo alla sicurezza nell’utilizzo delle macchine impiegate, nel documento “ Settore agroalimentare_La lavorazione della pasta all’uovo”  ci si sofferma innanzitutto sulla linea pasta all’uovo.

 

Infatti la fase di impasto e trafilatura della sfoglia “rappresenta la base per l’intero ciclo produttivo della pasta all’uovo”.

In particolare la macchina impastatrice/trafilatrice è “costituita da una coclea per l’inserimento manuale o automatizzato delle materie prime (semola e uova). La miscela delle materie prime viene quindi portata, in modo automatico, nella vasca per l’impasto. All’uscita dallo stampo per la trafilatura, la sfoglia viene passata sul nastro trasportatore per una prima fase di asciugatura e quindi inserita nei rulli per il taglio”. 

 

Riguardo alla macchina impastatrice/trafilatrice il documento riporta gli elementi di pericolo:

- abrasioni, tagli, strappi da contatto con l’utensile: per tale rischio la macchina deve essere dotata di ripari mobili interbloccanti. “L’apertura del riparo, che può essere una griglia metallica, deve impedire l’avvio della macchina nel caso sia ferma o deve garantire l’arresto della stessa nel caso sia in moto”; 

- elettrocuzione/folgorazione da contatto indiretto: per prevenire tale rischio è utilizzabile la messa a terra. “Tutte le masse metalliche devono essere portate a potenziale di terra al fine di evitare eventuali scariche accidentali dovute a correnti di guasto”. 

 

Il documento riporta anche indicazioni dettagliate sugli organi e sistemi di comando che “devono essere sicuri ed essere scelti tenendo conto dei guasti, dei disturbi e delle sollecitazioni prevedibili nell’ambito dell’uso progettato dell’attrezzatura. Se tali sistemi hanno un’incidenza sulla sicurezza devono essere chiaramente visibili individuabili ed eventualmente contrassegnati in maniera appropriata”.

Sono riportate anche specifiche indicazioni:

- avviamento: “l’avviamento della macchina deve poter avvenire, solo mediante un’azione volontaria e solo utilizzando specifici dispositivi di comando ben riconoscibili e protetti contro il rischio di azionamento accidentale (pedale o pulsante con cuffia di protezione, ecc.);

- arresto: la macchina deve disporre di un dispositivo di comando che consenta l’arresto in condizioni di sicurezza, in funzione dei rischi esistenti, di tutte le sue parti in movimento. Tale modalità di controllo deve essere sempre impostata nel caso di operazioni di manutenzione o sostituzione dell’utensile da taglio;

- arresto di emergenza: la macchina deve essere dotata di almeno un comando di arresto di emergenza collocato in posizione facilmente raggiungibile dall’operatore. L’ordine di arresto della macchina deve essere prioritario rispetto agli ordini di messa in moto”.

E riguardo alla modalità manutenzione si indica che “nel caso ci sia la necessità di effettuare delle regolazioni o delle operazioni di manutenzione con la macchina in funzione deve essere previsto un selettore modale in modo da poter garantire la velocità di funzionamento che permetta di effettuare le operazioni in totale sicurezza”.

Segnaliamo che il documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, dedica ai vari aspetti relativi alla sicurezza delle macchine specifici approfondimenti (ad esempio in relazione ad avviamento, arresto, arresto d’emergenza, ripari, dispositivi di sicurezza, …).  

 

Vengono poi riportate utili informazioni sugli aspetti ergonomici e sul rischio rumore e l’esposizione a polveri.

 

Ad esempio riguardo al rischio rumore si sottolinea la necessità di “informarsi del livello di esposizione personale relativo all’utilizzo della macchina”: “dotarsi degli opportuni DPI se previsto nel documento di valutazione dei rischi” (DVR).

E anche per l’esposizione alle polveri può essere necessario “dotarsi degli opportuni DPI se previsto nel documento di valutazione dei rischi”. 

 

Tra i dispositivi di protezione individuale adeguati nell’utilizzo della macchina si segnalano le calzature da lavoro con suola antiscivolo. In ogni caso “deve essere fatta un’attenta valutazione sulle lavorazioni per poi definire le modalità di utilizzo dei DPI, seguendo scrupolosamente le indicazioni fornite dal datore di lavoro nel DVR”. 

 

Veniamo alle azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro.

 

Prima dell’utilizzo:

- “prendere visione delle istruzioni per l’uso ed essere formati all’utilizzo in sicurezza della macchina;

- verificare la presenza ed il corretto posizionamento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza;

- verificare il funzionamento del pulsante di arresto di emergenza;

- indossare i DPI indicati”.

Durante l’utilizzo:

- “indossare indumenti da lavoro idonei;

- segnalare tempestivamente malfunzionamenti o eventuali guasti al preposto”.

Dopo l’utilizzo:

- “spegnere la macchina;

- lasciare pulita e in ordine la zona circostante la macchina (in particolare il posto di lavoro)”.

 

Ci soffermiamo brevemente anche su un'altra attrezzatura utilizzata nella linea pasta all’uovo, la macchina sfogliatrice/taglierina

 

Per il rischio di abrasioni, tagli, strappi da contatto con l’utensile e/o parti meccaniche in movimento, la macchina deve essere dotata di:

- ripari fissi;

- la rimozione dei ripari fissi deve essere possibile solamente con utensili specifici;

- la zona di alimentazione della macchina taglierina deve rispettare le distanze minime di sicurezza tra l’area d’ingresso della sfoglia e il rullo di taglio in modo che non sia raggiungibile da alcuna parte del corpo;

- l’accessibilità alla lama deve essere interdetta con ripari fissi o con ripari amovibili dotati di sistemi di interblocco o con microinterruttori che ne impediscono il funzionamento una volta rilevata l’apertura del contatto”.   

E anche in questo caso per prevenire il rischio di elettrocuzione/folgorazione da contatto indiretto è necessaria la messa a terra: “tutte le masse metalliche devono essere portate a potenziale di terra al fine di evitare eventuali scariche accidentali dovute a correnti di guasto”.

 

Ci si sofferma poi sugli aspetti ergonomici:

- posizionamento: “le macchine devono essere installate in modo da garantire il libero accesso alla zona di lavoro;

- sovraccarico biomeccanico degli arti superiori: “nel caso in cui l’intercettamento e la raccolta della pasta tagliata, in uscita dalla taglierina, venga fatta manualmente il datore di lavoro deve valutare opportunamente tale rischio. Devono essere previste pause adeguate o la turnazione degli addetti”. 

 

Rimandando a futuri articoli la presentazione della sicurezza di altre macchine del comparto, segnaliamo in conclusione che riguardo alla macchina sfogliatrice/taglierina il documento di Impresa Sicura presenta anche indicazioni su organi di comando, segnaletica di sicurezza, dispositivi di protezione individuale e azioni per la sicurezza e igiene del lavoro.

 

 

 

Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite una registrazione al sito.

 

Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro - Buone Prassi -Documento approvato nella seduta del 27 novembre 2013 – Impresa Sicura

 

 

 

RTM



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