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Un incidente stradale ogni 2,2 minuti
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Discorrendo dei viaggi in auto, alcuni automobilisti sono soliti puntualizzare la loro media oraria: “Ho fatto da Milano a Roma in xxx ore, con una media di xxx km/h”; informazioni che divengono talvolta, a torto, motivo di vanto per l’elevata media raggiunta.
Sulle strade italiane vi è tuttavia una media oraria sconosciuta, ignorata: quella degli incidenti, dei morti e dei feriti in incidenti stradali.
Ogni 2,2 minuti si verifica un incidente stradale, ogni 1,18 minuti si registra un ferito e ogni ora e diciotto minuti una persona perde la vita sull’asfalto. (Dati riferiti al 2002).
Affinché una giornata non sia scandita da questi avvenimenti, l’Aci ha lanciato un appello a tutti gli italiani: "Il 7 aprile nè morti nè feriti sulle nostre strade. Io ci provo!".
Con questa “sfida” l’Aci aderisce all’iniziativa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha deciso di dedicare la giornata Mondiale della Salute, il 7 aprile 2004, alla sicurezza stradale.
Tutti gli automobilisti sono chiamati a collaborare, adottando comportamenti prudenti, limitando la velocità.
Le cause principali degli incidenti stradali nel nostro Paese sono riconducibili al mancato rispetto del codice della strada o ad una guida distratta o incerta.
Le rilevazioni del 2002 indicano infatti come principale causa degl incidenti la mancata distanza di sicurezza [incidenti 22.635 (9,5%), morti 331 (4,9%), feriti 35.338 (10,5%)], seguita da guida distratta, andamento indeciso [incidenti 20.622 (8,7%), morti 545 (8,1%), feriti 28.868 (8,5%)], eccesso di velocità [incidenti 19.981 (8,4%), morti 868 (12,9%), feriti 31.124 (9,2%)], mancata precedenza a destra [incidenti 12.958 (5,4%), morti 99 (1,5%) feriti 18.361 (5,4%)], mancato rispetto segnale di precedenza [incidenti 12.793 (5,4%), morti 98 (1,5%), feriti 18.423 (5,5%)].
Elevatissimo il costo sociale degli incidenti stradali in Italia : 34.108 milioni di euro l'anno (più del doppio dell'ultima Finanziaria), pari al 2,7% del PIL.
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Discorrendo dei viaggi in auto, alcuni automobilisti sono soliti puntualizzare la loro media oraria: “Ho fatto da Milano a Roma in xxx ore, con una media di xxx km/h”; informazioni che divengono talvolta, a torto, motivo di vanto per l’elevata media raggiunta.
Sulle strade italiane vi è tuttavia una media oraria sconosciuta, ignorata: quella degli incidenti, dei morti e dei feriti in incidenti stradali.
Ogni 2,2 minuti si verifica un incidente stradale, ogni 1,18 minuti si registra un ferito e ogni ora e diciotto minuti una persona perde la vita sull’asfalto. (Dati riferiti al 2002).
Affinché una giornata non sia scandita da questi avvenimenti, l’Aci ha lanciato un appello a tutti gli italiani: "Il 7 aprile nè morti nè feriti sulle nostre strade. Io ci provo!".
Con questa “sfida” l’Aci aderisce all’iniziativa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha deciso di dedicare la giornata Mondiale della Salute, il 7 aprile 2004, alla sicurezza stradale.
Tutti gli automobilisti sono chiamati a collaborare, adottando comportamenti prudenti, limitando la velocità.
Le cause principali degli incidenti stradali nel nostro Paese sono riconducibili al mancato rispetto del codice della strada o ad una guida distratta o incerta.
Le rilevazioni del 2002 indicano infatti come principale causa degl incidenti la mancata distanza di sicurezza [incidenti 22.635 (9,5%), morti 331 (4,9%), feriti 35.338 (10,5%)], seguita da guida distratta, andamento indeciso [incidenti 20.622 (8,7%), morti 545 (8,1%), feriti 28.868 (8,5%)], eccesso di velocità [incidenti 19.981 (8,4%), morti 868 (12,9%), feriti 31.124 (9,2%)], mancata precedenza a destra [incidenti 12.958 (5,4%), morti 99 (1,5%) feriti 18.361 (5,4%)], mancato rispetto segnale di precedenza [incidenti 12.793 (5,4%), morti 98 (1,5%), feriti 18.423 (5,5%)].
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