Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

La sicurezza stradale negli spostamenti per lavoro e sul lavoro

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Sicurezza stradale

20/07/2009

Disponibili gli atti di un convegno destinato a creare maggiore consapevolezza sulle cause degli incidenti stradali in ambito lavorativo e a presentare alcune proposte elaborate dalla Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale.

google_ad_client

Spesso non ce ne rendiamo conto, ma la strada è un luogo di lavoro per moltissimi lavoratori, un luogo di lavoro pieno di insidie e pericoli sui cui non è facile agire con efficaci misure di prevenzione.
A questo proposito i dati sono chiari.
Secondo quanto riportato dall’INAIL al 31 ottobre 2008, nel 2007 tutti gli infortuni mortali in ambito lavorativo occorsi sulla strada, sia quelli legati all’attività lavorativa sia quelli in itinere, hanno provocato 629 decessi, pari al 52,1% del totale dei decessi sul lavoro e pari al 10% circa di tutti i morti per incidenti stradali rilevati dall’ISTAT.


---- L'articolo continua dopo la pubblicità ----



 
Di fronte a dati così preoccupanti si è tenuto l’11 giugno 2009, durante la manifestazione Ambiente e Lavoro a Bologna, il convegno “La sicurezza stradale negli spostamenti per lavoro e sul lavoro”, di cui sono stati recentemente pubblicati gli atti.
 
Organizzato dalla Consulta nazionale sulla Sicurezza Stradale, il convegno aveva la finalità di:
- “contribuire a creare una maggiore consapevolezza sulle vittime degli incidenti stradalia Carico degli spostamenti casa-lavoro e degli spostamenti stradali sul lavoro; 
- favorire una maggiore collaborazione tra gli attori interessati;
- presentare alcune proposte elaborate dalla Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale per ridurre le vittime”.
 
In particolare il convegno era articolato in 4 sezioni:
- “relazione illustrativa di base (le vittime di incidenti stradali sul lavoro e durante gli spostamenti casa-lavoro: il quadro nazionale , evoluzione e confronti internazionali e tra le regioni Italiane, alcune casistiche ad alto rischio e le possibili azioni correttive, le politiche di sicurezza stradale applicata agli spostamenti sul e per il lavoro in alcuni Paesi Sviluppati);
- il punto di vista delle istituzioni e del sistema delle imprese e dei lavoratori: sei interventi di esponenti delle rappresentanze e degli organismi scelti tra quelli più significativi in questa materia;
- interventi programmati e dibattito;
- conclusioni e proposte: Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale”.
 
Riguardo agli interventi pubblicati sottolineiamo quello dell’Ing. Aldo Vittorio Molinari dal titolo “La sicurezza stradale negli spostamenti casa lavoro e sul lavoro. Il trasporto pubblico locale e la disciplina del traffico nelle strategie di miglioramento della sicurezza” cha fa un po’ il punto della situazione ricordando che:
- “la mobilità per motivi di lavoro, connessa allo spostamento casa – lavoro ed agli spostamenti in orario di lavoro, interessa una larga fascia della popolazione;
- l’utilizzo della ‘soluzione auto’, in molti casi, è obbligata da condizionamenti urbanistici ed organizzativi del lavoratore o del lavoro stesso;
- l’incidentalità in orario di lavoro è un fenomeno grave, influenzato anche da fattori psico-fisici;
- l’utilizzo della moto per motivi di lavoro è in continua crescita pur a fronte di negativi riscontri sul tema sicurezza;
- il trasporto collettivo è una valida alternativa soprattutto nelle realtà urbane e metropolitane nelle quali si concentra l’incidentalità stradale;
- gli interventi di sostegno al Trasporto Pubblico Locale debbono essere integrati e coordinati in modo sistemico: il presupposto a tutto è la diffusione di una sensibilità e cultura della sicurezza stradale nei cittadini e, in primis, nei decisori e nei tecnici tra i quali i mobility manager”.
 
Oltre a indicare e analizzare diversi dati, l’intervento indica anche le cause principali dell’incidentalità stradale nell’arco lavorativo e offre una sorta di diagnosi della situazione in relazione:
- allo “squilibrio modale a favore della strada: marginalità del trasporto pubblico”;
- ai “fenomeni di congestione sulla maglia stradale, temporalmente e spazialmente sempre più estesi”;
- ai problemi relativi al trasporto pubblico (“gap quali-quantitativo tra domanda di trasporto pubblico e offerta”, vulnerabilità del sistema, “condizioni critiche di accessibilità”, …).
 
Secondo l’autore una strategia idonea dovrebbe comprendere queste azioni:
- “promuovere e sensibilizzare la popolazione all’utilizzo del trasporto collettivo, in particolare a valorizzare la ferrovia in quanto modalità a bassa incidentalità ed a basso impatto ambientale;
-   introdurre azioni di coordinamento dei sistemi su gomma e su ferro, nella logica della ‘co-modalità’ ossia dell’integrazione efficace ed efficiente tra i modi di trasporto e del congeniale utilizzo della singola modalità;
- promuovere la sicurezza sia come provvedimenti sia come ‘cultura’ e responsabilità comportamentale”.
 
Ricordiamo infine che la relazione introduttiva di Maurizio Coppo, direttore della RST srl (Ricerche e Servizi per il Territorio) e responsabile della segreteria tecnica della Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale, ha affrontato questi temi:
- stato ed evoluzione degli infortuni stradali per lavoro;
- l’impatto sociale ed economico degli incidenti stradali per lavoro;
- indirizzi per una politica della sicurezza stradale della mobilità per lavoro.
 
In particolare in relazione alle esperienze condotte in Italia e in altri paesi europei e agli indirizzi del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, la Consulta Nazionale avanza una proposta articolata in cinque linee d’azione:
- “miglioramento della conoscenza del fenomeno;
- informazione e sensibilizzazione delle imprese;
- elaborazione di un repertorio di iniziative e provvedimenti tipo;
- costituzione di un fondo per promuovere la realizzazione di progetti pilota di rilevanza strategica relativi sia a misure nazionali, regionali e locali, sia a politiche aziendali;
- creazione di una sede di formazione tecnica, di monitoraggio degli interventi e di verifica della loro efficacia”.
 
 
Gli atti del convegno:
 
 
 
 
  
 
Tiziano Menduto
 

Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!