15 milioni di euro per la sicurezza stradale
Quasi 15 milioni di euro sono stati stanziati dalla regione Emilia Romagna per ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali. Il nuovo bando è previsto dal secondo Programma annuale del piano nazionale per la sicurezza stradale (Pnss) e sarà aperto entro luglio.
Un ulteriore bando di gara sarà aperto per la costituzione di un Centro di monitoraggio per la sicurezza stradale non appena i finanziamenti verranno resi disponibili dallo Stato.
I dati sul traffico e sulle strade che perverranno al Centro consentiranno di individuare le zone più a rischio e, quindi, di elaborare interventi mirati.
Una prima analisi degli incidenti stradali verificatisi in Emilia Romagna è stata pubblicata nel quaderno di statistica “Gli incidenti stradali in Emilia-Romagna", che raccoglie ed analizza i dati relativi agli incidenti dal 1998 al 2003.
Al continuo aumento del numero dei veicoli circolanti (erano 1.851.707 nel 1980 e 3.338.455 nel 2003) è corrisposta una diminuzione del numero dei morti (da 962 a 700) ed un aumento del numero degli incidenti stessi (da 17.664 a 24.712) e dei feriti (da 23.228 a 34.158) cresciuti, però, proporzionalmente meno del numero dei mezzi.
I giovani restano la categoria più a rischio: fra il 1991 ed il 2003 il numero di morti nelle stragi del sabato sera si è quasi dimezzato, passando da 129 a 71, ma le ore notturne rimangono le più pericolose.
Infatti per quanto riguarda la distribuzione degli incidenti durante l’arco della giornata, se il numero dei sinistri è maggiore nelle ore di punta (alle 8 del mattino, dalle 12 alle 13 e tra le 18 e le 19), le ore in cui gli stessi presentano il più alto tasso di mortalità è quella in cui il numero degli incidenti è più basso, cioè dall’1 alle 7 del mattino. Infine, va segnalato che il 75% degli incidenti avviene in città o in zone abitate e il 60% su strade urbane.
Altro dato da considerare è quello relativo i cosiddetti utenti deboli delle strade, ossia pedoni e ciclisti, che nel 2003 hanno rappresentato il 13% dei decessi per incidente ed il 4% dei feriti complessivi.
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