Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Un furto elettronico di...identita'
La vicenda risale ad un mese fa, ma solo in questi giorni il New York Post ne ha dato notizia.
E' stato individuato ed arrestato dalla polizia di New York un uomo di 32 anni che, con un abile utilizzo di comunicazioni elettroniche fasulle, per alcuni mesi ha avuto accesso a conti e carte di credito di personaggi famosi, tra i quali Steven Spielberg.
Le somme sottratte ammonterebbero a milioni di dollari.
Grazie a comunicazioni fasulle, via Internet e via fax, l'uomo, spacciandosi per le sue ''vittime'', era riuscito ad ottenere da importanti aziende finanziarie dettagliate informazioni riguardo ai conti intestati alle persone delle quali, di volta in volta, assumeva ''l'identita' digitale''.
I contatti erano mantenuti via WAP o mediante caselle di posta elettronica vocale e le somme erano ritirate da corrieri.
Ad incastrare il giovane e' stato un conto poco ''sostanzioso'': il ''ladro di identita''' ha tentato di trasferire dal conto di una delle sue vittime una ingente somma che, in realta', non era disponibile.
La finanziaria ha cosi' richiesto all'intestatario del conto un riscontro ed ha appurato che la tale richiesta non era stata da lui inoltrata.
Grazie a questa segnalazione sono partite le indagini della polizia.
E' stato individuato ed arrestato dalla polizia di New York un uomo di 32 anni che, con un abile utilizzo di comunicazioni elettroniche fasulle, per alcuni mesi ha avuto accesso a conti e carte di credito di personaggi famosi, tra i quali Steven Spielberg.
Le somme sottratte ammonterebbero a milioni di dollari.
Grazie a comunicazioni fasulle, via Internet e via fax, l'uomo, spacciandosi per le sue ''vittime'', era riuscito ad ottenere da importanti aziende finanziarie dettagliate informazioni riguardo ai conti intestati alle persone delle quali, di volta in volta, assumeva ''l'identita' digitale''.
I contatti erano mantenuti via WAP o mediante caselle di posta elettronica vocale e le somme erano ritirate da corrieri.
Ad incastrare il giovane e' stato un conto poco ''sostanzioso'': il ''ladro di identita''' ha tentato di trasferire dal conto di una delle sue vittime una ingente somma che, in realta', non era disponibile.
La finanziaria ha cosi' richiesto all'intestatario del conto un riscontro ed ha appurato che la tale richiesta non era stata da lui inoltrata.
Grazie a questa segnalazione sono partite le indagini della polizia.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.